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Il dibattito pre-elettorale a Brindisi e la crisi delle finanze comunali

Molto poco è dato sapere delle  attuali azioni politiche  di qualche tradizionale Partito, (PD o UDC) rimasto ancora sullo scenario  brindisino,  se non da qualche organo di informazione o da voci raccolte occasionalmente

Molto poco è dato sapere delle  attuali azioni politiche  di qualche tradizionale Partito, (PD o UDC) rimasto ancora sullo scenario  brindisino,  se non da qualche organo di informazione o da voci raccolte occasionalmente che raccontano la impossibile intesa, per i continui scontri di vedute fra gruppi interni,  circa la gestione complessiva del partito che ne impedisce la rappresentazione democratica dello stesso.

Diversamente da costoro che non vengono  attratti neanche dal pensiero delle prossime consultazioni elettorali,  gruppi e movimenti politici, ben noti in città, con grande cautela hanno avviato qualche contatto  di confronto con altre forze ritenute di pari dignità e comunque interessate alla prossima tornata elettorale. Si  è trattato,  allo stato,  solo di fumose prove di dialogo fra i partecipanti all’incontro per l’assenza, sia pure modesta, di una piattaforma di base necessaria per l’avvio di un successivo elaborato ragionamento programmatico  da offrire ai cittadini elettori .

E’ auspicabile che le suddette  forze politiche, che saranno verosimilmente rappresentate in sede di consultazione elettorale da liste civiche, non abbiano a determinare il risultato della precedente edizione e siano invece capaci con i fatti e non con sterili parole a produrre il miracolo di una “Brindisi Capovolta” nella gestione del Comune.

Non vi è presunzione nell’affermare le numerose difficoltà che insidiano il percorso rivolto all’ottenimento di detto obiettivo, ma è altrettanto vero che la modestia, unita alla forza della volontà e del coraggio degli amministratori che saranno chiamati a governare la città, potrebbe condurre alla realizzazione di diverse finalità poste a base della comunità amministrata.

Sono queste le forze politiche in campo cui fare riferimento nella prossima consultazione elettorale non mancando di richiamare loro, molto sommessamente ed in estrema sintesi, alcuni fatti e circostanze di natura generale.

Solo gli stolti ed i mercanti che stazionano nelle vicinanze del tempio, pensano di poter superare “a piè pari” l’osservanza degli aspetti normativi che regolano la gestione dell’Ente Autarchico Territoriale,  a nulla rilevando che tanto costituisce ineludibile sostegno per evitare, come accaduto in precedenza, il ricorso alla ripetizione dell’istituto dello scioglimento del Consiglio comunale.

In buona sostanza, non hanno ragione d’essere incontri politici fra dette forze senza la necessaria premessa dell’oggetto della discussione: si dovrà parlare forse dello stato finanziario del Comune o del DUP posto a base del bilancio di previsione approvato dal commissario o della possibilità di impegno di spesa per una entrata già accertata di oltre 3,5 milioni per credito Iva dell’ente o per l’enorme massa creditoria di somme non ancora acquisite alle Casse comunali o per la intrapresa delle azioni per danni erariali e tanto altro ancora?   

E quindi di che si parla, di aria fitta? Può  accadere solo temporaneamente  che l’organo consiliare eletto debba prendere atto della situazione contabile dell’ente e redigere  un ridotto programma nelle more di una successiva, complessiva ed analitica rappresentazione amministrativa-contabile del Comune che sia da faro al percorso dell’amministrazione.

Non hanno storia, se non per mero fine di cronaca, lo sciame di pseudo personaggi, ignoranti e caproni, che hanno manifestato l’intenzione di candidarsi alle prossime elezioni, pure a rischio di ottenere (0) voti, per intenderci come accaduto nella precedente consultazione, al solo scopo di esserci  e comunque di vendere la presenza per  la scelta della nuova gestione comunale: ignorante non sai neanche che il posto di dirigente del Servizio Finanziario non è lottizzabile, e che per buona fortuna l’attuale dirigente ha tempo sino alla metà del prossimo anno prima di essere posta in quiescenza per cui vi sarà la possibilità di inserire, nel rispetto della norma, dirigente capace allo svolgimento del delicato incarico.

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