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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

"Le illazioni di un centro in crisi"

Leggo, allibito, in un comunicato a firma di Giampiero Epifani e Roberto Rizzo, affermazioni che mi sconcertano. Non riesco a capire se esse siano frutto del più generale clima di confusione che alligna nella politica, a Brindisi in particolare.

Leggo, allibito, in un comunicato a firma di Giampiero Epifani e Roberto Rizzo, affermazioni che mi sconcertano. Non riesco a capire se esse siano frutto del più generale clima di confusione che alligna nella politica, a Brindisi in particolare, o dell’alterato stato d’animo dei centristi dopo i risultati delle recenti elezioni politiche nazionali e locali.

Non oso pensare comunque che tale stato d’animo possa consentire affermazioni del genere, che sono invece tipiche di chi non è lucido e che per trovare giustificazioni alle proprie defaillance e contraddizioni, va alla ricerca di fantasmi e complotti.

L’iniziativa dell’Associazione Sviluppo e Lavoro è stata autonomamente assunta e inviata a me in quanto presidente di Left Brindisi, così come è stata notificata ad altri movimenti e partiti che si richiamerebbero alla sinistra. A questo invito ho risposto immediatamente che non è intenzione mia e di Left partecipare ad iniziative che vedano direttamente impegnati partiti o liste che hanno ruoli nelle sedi istituzionali ed amministrative.

Ribadisco, e ribadiamo, ancora una volta, che Left è un’associazione culturale, che si richiama ai valori della sinistra, che dibatte anche di politica ma che non è interessata assolutamente a logiche o a trame di schieramento palesi od occulte, né tanto meno alle dinamiche politiche “paesane” che abbiano come obbiettivo interferire nelle gestioni amministrative e nei rapporti tra partiti.

Voglio ricordare ad Epifani e a Rizzo (folgorati sulla strada di Ferrarese e Rollo) che solo sino a qualche mese fa militavano in schieramenti ostili al centrosinistra e allo stesso Laboratorio. Quel Laboratorio che personalmente ho contribuito a creare per consentire a Ferrarese di diventare presidente della Provincia, e a cui, insieme a tanti suoi amici (anche del mio stesso partito), da anni, in diverse circostanze ho ribadito il mio definitivo disinteresse per qualsiasi coinvolgimento politico di natura personale.

E’ ora di smetterla. Coerentemente con ciò che da qualche anno autonomamente ho deciso, non sono interessato ad impegni attivi nella politica, tanto meno alle manovre di corridoio o alle congiure di palazzo, ammesso che da qualche parte siano in atto. Vale la pena ricordare, a proposito di protagonisti di ribaltoni del passato, che alcuni di quegli attori si trovano proprio nella maggioranza di cui Epifani e Rizzo fanno parte, quindi abbandonassero entrambi questo argomento per evitare altre pessime figure.

Da uomo della sinistra il mio sostegno all’amministrazione Consales, uomo dello stesso mio partito non si può prestare a manovre e strumentalizzazioni. Non altrettanto si può affermare, invece, del comportamento quotidiano, transumanze comprese, delle rivendicazioni personali di rappresentanti dei partiti centristi nella recente crisi che ha scosso la stabilità dell’amministrazione comunale.

Se rappresentanti così “autorevoli” del Centro oggi si avventurano in fantasiose e offensive illazioni evidentemente sono lontani dai problemi reali di una città in estrema sofferenza e sicuramente non hanno ancora capito quello che è successo anche a Brindisi il 24 e il 25 febbraio scorso, che ha visto il Movimento 5 Stelle diventare il primo partito della città, il Pdl il secondo, il Pd - purtroppo per me - il terzo, e a seguire Sel-Sviluppo e Lavoro quarto, ed infine, quinte, le forze del cosiddetto Polo Centrista.

*presidente Left

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