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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Left: "Vento di cambiamento? A Brindisi servirebbe un maestrale che spazza tutto"

"La crisi di Giunta si sta delineando sempre di più come mero riassetto di equilibri all’interno delle forze di maggioranza"

BRINDISI - Ancora una stoccata da parte di Left Brindisi nei confronti dell'Amministrazione Rossi, nei giorni del rimpasto. Per Left più che un vento di cambiamento, servirebbe "un maestrale che spazza tutto". Si legge in una nota stampa a firma del coordinamento cittadino: "Doveva essere l’Amministrazione che avrebbe portato un vento di cambiamento e francamente, molti di noi ci avevano creduto e hanno contribuito a farla votare. Purtroppo, nei quasi tre anni di vita, seminando vento a parole è stata raccolta bonaccia nei fatti. Successivamente la tempesta del Covid ha evidenziato ancora di più l’incapacità dei marinai al comando". 

Prosegue la nota: "La crisi di Giunta era stata annunciata come necessaria per un rilancio, ma come avevamo temuto, si sta delineando sempre di più come mero riassetto di equilibri all’interno delle forze di maggioranza e dei singoli consiglieri che la compongono. Spartizione di poltrone in sintesi, per sfamare appetiti di potere residui.  Niente di nuovo rispetto a quella vecchia politica contro cui qualche tempo fa si scagliava l’attuale sindaco. Le uniche modifiche riguarderanno probabilmente la sostituzione di un assessore tecnico scelto proprio da Rossi e che dovrà lasciare il posto, non certamente per inadeguatezza o per incapacità ma per fare spazio a richieste o interessi di  qualcun altro".

Poi, da Left proseguono con un paragone con la situazione del Pd a livello nazionale: "Eppure in Italia sembra che qualcosa stia cambiando grazie proprio a quel nuovo Pd che il suo attuale segretario vorrebbe dar vita. Si diffonde e suscita speranze la percezione che la politica non può più essere intesa come spartizioni di posti e prebende. Cosi molti nodi vengono e verranno al pettine proprio nel Pd. La politica è chiamata ad una rigenerazione per evitare uno scollamento ulteriore dal Paese reale. Ciò che è avvenuto nel Pd a livello nazionale ne è lo specchio. Zingaretti, disgustato dalla sete di poltrone del suo partito, ha lasciato e Letta si sta cimentando nel rifondarlo. Abbiamo molto apprezzato il discorso programmatico del neo segretario. Purtroppo in questo caso siamo lontani da Roma e il ponentino soffiato da lui  non arriva nella nostra città.  Da noi i canoni di governo sono rimasti gli stessi, il Pd ormai minoranza,  con la complicità di un’altra minoranza (Bbc) e con la connivenza interessata del sistema Emiliano, pensa alla permanenza dello statu quo per occupare spazi di potere, spartire qualche incarico e tirare a campare sulla testa di una città in grande difficoltà. Si spera solo che almeno i punti programmatici definiti la scorsa settimana dagli iscritti del Pd non rimangano lettera morta, anche se appaiono già rimossi dagli stessi proponenti il cui maggiore impegno sembra profuso solo per la definizione degli assetti in giunta e negli enti". 
 

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