"Nella legge di bilancio ci sono i fondi per far ripartire la Cittadella della ricerca"
L'europarlamentare Andrea Caroppo: "Stanziamento di 50 milioni di euro per ciascuno dei prossimi 3 anni per la costituzione di ecosistemi dell’innovazione"
BRINDISI - "Occorre sfruttare i fondi messi a disposizione dalla legge di bilancio per cominciare a sviluppare, intorno alla Cittadella della ricerca di Brindisi, un polo dell’innovazione": è quanto evidenzia Andrea Caroppo (foto sotto), membro della commissione Industria, Ricerca ed Energia al Parlamento Europeo. "Tra le misure previste nella nuova legge di bilancio vi è uno stanziamento di 50 milioni di euro per ciascuno dei prossimi 3 anni per la costituzione nelle regioni del Sud di ecosistemi dell’innovazione (art. 33), che hanno l'obiettivo di favorire l'avanzamento tecnologico e la crescita del Mezzogiorno attraverso la riqualificazione o la creazione di infrastrutture materiali e immateriali per lo svolgimento di attività di formazione, ricerca multidisciplinare e creazione di impresa".
"Sono i cosiddetti poli dell’innovazione, per la nascita e lo sviluppo dei quali - spiega Caroppo - sono necessari la presenza e l’interazione virtuosa tra imprese, università ed enti di ricerca, terzo settore e pubbliche amministrazioni del territorio. Come quello sorto a San Giovanni a Teduccio, dove, intorno all’area ex-Cirio, nella zona est di Napoli, la Regione Campania ha investito ad oggi 93 milioni di euro tra risorse nazionali e fondi europei in quello che - avendo messo in rete università come la Federico II, imprese come Apple, Cisco, Tim, Axa, Q8, Merck, laboratori di ricerca e incubatori di start up - è ormai considerato uno tra i migliori progetti europei di sviluppo regionale".
"E’ ciò che potrebbe diventare la Cittadella della ricerca di Brindisi - conclude Caroppo -, il cui ecosistema già esistente meriterebbe proprio di essere riqualificato in un ecosistema dell’innovazione. Con i fondi messi a disposizione dalla legge di bilancio può svilupparsi, intorno ad un’area come quella del brindisino votata alla produttività, un contesto già impegnato nella ricerca e nell’innovazione: è un'occasione imperdibile per una vera transizione industriale".