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Lettera/ Sull'incontro con Barbara Lezzi

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che ci ha spedito Laura Schena, a nome del meet up "Brindisi in Movimento", organizzatore dell'incontro pubblico dell'altra sera tra la senatrice del M5S., Barbara Lezzi, e i cittadini. La lettera puntualizza alcune circostanze dell'assemblea.

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che ci ha spedito Laura Schena, a nome del meet up "Brindisi in Movimento", organizzatore dell'incontro pubblico dell'altra sera tra la senatrice del M5S., Barbara Lezzi, e i cittadini. La lettera puntualizza alcune circostanze dell'assemblea, e muove alcune osservazioni e critiche all'articolo del nostro collega Fabio Mollica. Pubblichiamo integralmente la lettera, con una risposta di Mollica che a sua volta chiarisce senza polemiche i punti del servizio oggetto della nota inviataci.

Spett.le Sig. Mollica, intanto mi presento: sono Schena Laura, ho 26 anni, brindisina "doc", laureata, disoccupata e sono una delle organizzatrici dell'evento del 4 gennaio con la senatrice Barbara Lezzi, nonchè attivista del meet up "Brindisi in Movimento". Mi permetto (a nome del gruppo) di puntualizzare, in riferimento al Suo articolo del giorno 5 Gennaio pubblicato su BrindisiReport, quanto segue; premetto che leggo con piacere, ormai da tempo, "Brindisireport.it", perche', a mio avviso, dimostra un grande senso di obiettività sulle tematiche affrontate, come poche altre testate locali e nazionali.

La invito, quindi, a fare in modo che lo spirito di questa testata rimanga tale, diffondendo notizie veritiere e di fonti certe, cercando di rimanere in una posizione quanto più neutrale possibile e, magari, aiutarci a migliorare ed a crescere tramite un confronto costruttivo e dettagliato. Detto questo, confermo che, durante l'assemblea tenutasi giorno 4 gennaio con la senatrice del M5S Barbara Lezzi (della durata di 3 ore), ci sono stati momenti, durati all'incirca una decina di minuti massimo, molto animati ed in particolare:

1) Un soggetto fazioso ha chiesto alla Senatrice se conoscesse il Mes, il Fiscal Compact ed altro (accettati e/o concordati durante l'ultimo governo del Pd-PdL-Scelta Civica) e la stessa, in maniera chiara e netta, ha risposto nei termini e nei modi corretti dando le dovute spiegazioni su tutti i quesiti posti. Vista la faziosita' precostituita dell'intervento, è stato zittito da buona parte del pubblico;

2) L'intervento di un gruppo di dieci esponenti del "Comitato del 9 dicembre" (come dimostrano le foto scattate durante l'evento), il quale ha chiesto alla senatrice ed a tutto il Parlamento le immediate dimissioni, sottolineando la loro incostituzionalità; anche in questa circostanza la senatrice ha risposto nei dovuti termini e modi, dando tutte spiegazioni del caso. In particolare, ha risposto che il M5S è consapevole della loro incostituzionalità e che si fa sostenitore della necessità delle dimissioni dell'intero Parlamento, aggiungendo poi che tale decisione non è stata ancora presa dal movimento, a causa del famoso "Porcellum" (incostituzionale), il quale riporterebbe il Parlamento nelle mani del "Partito Unico" (Pd-PdL). Da qui la proposta del M5S nazionale di una nuova legge elettorale o di tornare al vecchio "Mattarellum ";

3) L'ultimo intervento, oggetto di animosità ma non certo di rissa, tanto meno di un regolamento dei conti (termine direi quasi "paramafioso"), ne' di duelli, ne' di scontri fisici come erroneamente riportato, e' stato circa un comunicato stampa fatto da un altro meet up locale qualche tempo fa in merito al Tap e pubblicato da voi stessi. La senatrice ha chiarito, una volta per tutte, che il "Movimento 5 Stelle" nazionale e' contrario al Tap, che si faccia nel Leccese, nel Tarantino o nel Brindisino ed ha preso le dovute distanze da quel comunicato (sembrerebbe poi smentito da uno nuovo mai pubblicato) per evitare qualsivoglia strumentalizzazione e/o confusione in merito a questa questione. A tutto questo, ha aggiunto e sottolineato che si dissocia da qualsiasi decisione presa che vada contro ciò che il M5S nazionale sostiene (come nel caso del Tap).

A tal punto, vorrei far notare come gli altri 260 minuti circa siano stati molto sentiti e partecipati. Lo e' stato l'intervento dei due ragazzi del "Gruppo Archeo", che hanno fatto una presentazione molto interessante, seppur sintetica, della storia del porto di Brindisi, nonchè hanno delineato la situazione attuale di alcuni nostri monumenti (come il Castello Alfonsino), seguito dal video-denuncia sul porto, "partorito" da noi stessi, che molti presenti hanno vissuto con intensa commozione confermata alla fine dell'assemblea.

Tutto questo ha portato ad un soddisfacente risultato: la senatrice si farà carico, insieme agli altri parlamentari del M5S nazionale, di chiedere chiarezza sulle nomine dei presidenti e risposte in merito alla petizione per la trasparenza degli atti dell'Autorità' Portuale.

Per ultimo, nel suo articolo si è parlato della "genitorialità della petizione". Senza soffermarmi sulla falsità della dichiarazione per cui l'idea originaria sia stata pensata da membri esterni agli organizzatori dell'assemblea, rispondo che si dovrebbe dare importanza (ed essere contenti) del fatto che, finalmente, si è raggiunto un obiettivo concreto piu ché risaltare chi ha fatto cosa, in che contesto ed in che proporzione. Il Movimento è, soprattutto, "attivismo" puro, fatto nelle piazze ed a contatto con la gente, per il compimento di obiettivi prefissati comuni.

Per quanto riguarda il fatto che facciamo rimpiangere la dialettica fra i partiti della prima e seconda Repubblica, mi permetta, non Le rispondo nemmeno. Si commenta da solo. Le faccio notare, inoltre, che durante tutta l'assemblea non si è mai fatto accenno a soldi raccolti nei vari gazebo (anche perchè nei mesi scorsi nessun gazebo e' stato fatto da parte di questo meet up). Pertanto, data l'imprecisione delle informazioni da lei riportate, la esorto a rettificare quanto pubblicato.

In aggiunta, perchè non ha citato l'intervento della giovanissima laureata, la quale ha affermato, emozionata, che è costretta, come tanti, a lasciare questa citta' per l'assenza di meritocrazia in ogni dove e che la stessa si è complimentata con gli organizzatori ed i partecipanti, esortandoci a non fermarci ed a continuare su questa strada?

Perchè non far menzione anche degli interventi costruttivi sul lavoro del Parlamento e/o riguardanti le altre tematiche affrontate durante assemblea? Perchè non scrivere dei tanti complimenti che abbiamo ricevuto alla fine e della soddisfazione dei partecipanti? Vorrei puntualizzare che la sottoscritta non ha mai avuto esperienze politiche, ma non le nascondo che mi ha sorpreso la partecipazione della cittadinanza, il fatto che per invitare una senatrice del governo italiano non ho dovuto fare scale sante, non ho dovuto passare tramite segretari di partito, non mi sono dovuta far raccomandare da nessuno, ma solo chiedere, avere avuto il piacere di andare a cena e pagare ognuno la propria quota (compresa la senatrice), senza l'utilizzo di soldi pubblici, poter parlare serenamente di tante problematiche (non solo del porto di Brindisi) e vedere una Senatrice affranta nel leggere le notizie di cittadini che si suicidano perche' non riescono ad arrivare a fine mese.

Questo, come tanti altri dettagli, mi confermano che sono salvi i miei principi di onestà, semplicità ed altruismo. Tutto questo mi da la forza di continuare, per non dire un domani "non ci ho provato". Volevo chiarire che non c'è alcun rancore da parte nostra. Siamo un gruppo di persone che non ha mai chiesto soldi a nessuno (ma ci auto-finanziamo), non prendiamo finanziamenti pubblici e tutto il lavoro di questi mesi è stato fatto in prima persona da tutti noi, collaborando efficacemente, come se fossimo una grande famiglia, prima di ogni altra cosa.

Non vogliamo meriti, lo facciamo per il grande senso di appartenenza e di orgoglio nei confronti della nostra città; lo facciamo perchè crediamo in un modo diverso di fare politica, basata su trasparenza, onestà e sul principio che pone in prima linea il progetto, l'idea e non la persona o, peggio, il partito. Pensiamo che il "bene comune" si possa raggiungere con la collaborazione e l'operatività di tanti.

Concludo dicendo che, se lo riterrà opportuno, potrà pubblicare questa mia lettera (integralmente) o lasciarla in allegato all'email; in tal caso, Le assicuro che non sarà oggetto di critiche da parte nostra, ma le confermo che sia il video-denuncia che il video integrale dell'assemblea verranno pubblicati a breve sul nostro canale YouTube a bontà di quanto sopra esposto. La saluto cordialmente, Laura Schena.

Risponde Fabio Mollica:

Gentile Laura, in merito ai punti 1 e 2, la invito a rileggere l’articolo: credo che il racconto che ho fatto sia più o meno identico al suo. Ho riportato le “provocazioni” e le risposte della senatrice. Ho sicuramente esagerato nella conta dei “forconi”, scrivendo che erano una ventina. Ammetto di non averli contati. Ma la differenza non mi sembra così importante.

Quanto al punto 3, nell’articolo si parlava di scontro verbale, anche se ad un certo punto ho temuto che potessero volare dei ceffoni. Non ho comunque gradito il clima da pollice verso o pollice in su, né l’acredine nei confronti dell’ex presidente della Provincia, Nicola Frugis, intervenuto nel dibattito. Tutti siamo contro la vecchia politica, ma il clima da caccia alle streghe rischia di scatenare pruriti e reazioni come quelle di chi augura su Facebook la morte a Bersani. Non sarà il suo caso, né di Mino Taveri e di molti altri presenti, ma qualcuno di loro si è lasciato andare a commenti beceri e minacciosi nei miei confronti dopo aver letto l’articolo.

Le faccio notare che tutto l’articolo era dedicato alle cose dette dalla senatrice e solo la parte finale parlava dello scontro verbale. Quanto alla “genitorialità delle vostre iniziative”, francamente mi riguarda poco, ma gli aderenti all’altro meet up l’hanno rivendicata durante l’assemblea e non mi è sembrato di vedere alcun tentativo di fare pace tra di voi. Siete voi attivisti grillini che vi siete rinfacciati chi ha fatto cosa, non certo BrindisiReport.it.

In merito ai soldi spariti che sarebbero stati raccolti nei gazebo durante la raccolta firme per il porto, ho riportato una confidenza di un attivista dell’altro meet up: non ho scritto che i gazebo li avete messi voi, né ho scritto chi avrebbe preso quei soldi (cosa che nemmeno mi interessa). Quindi non vedo cosa dovrei rettificare.

Il suo e il vostro impegno non può che farmi piacere, non condivido però la voglia di insegnare come svolgere il lavoro di giornalista, che spesso contraddistingue le forze politiche vecchie e nuove. Non si può certo raccontare per intero una conferenza di tre ore, né si può pretendere di leggere solo cose belle. Ma siccome l’impegno di giovani in politica non può che essere visto come un ottimo segnale, prometto di stare più attento ed essere ancora più preciso nelle prossime occasioni. Cordialmente. (FM)

 

 

 

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