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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

"Luigi sei meglio di Vasco": Di Maio accolto come una rock star

Centinaia di persone al maxi cinema Andromeda per la tappa brindisina del tour pugliese del candidato premier del Movimento 5 stelle. Attacco a Berlusconi: "Confermo che è un traditore della patria". Su Tap: "Un'opera inutile"

BRINDISI – Luigi Di Maio viene accolto come una rock star al maxi cinema Andromeda di Brindisi. Un fan gli dice: “Sei meglio di Vasco Rossi”. L’arrivo del candidato premier del Movimento 5 Stelle, al secondo giorno del tour elettorale che lo ha portato in giro per la Puglia, è previsto per le ore 14. Mezzora prima, la sala 6 della multisala è già gremita. Le forze dell’ordine (imponente la cornice di sicurezza garantita da poliziotti e carabinieri) sono costrette a sbarrare l’accesso alle decine di persone che non hanno trovato posto. L’auto con a bordo l’ex deputato pentastellato arriva a destinazione intorno alle 14,15.

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Le dichiarazioni di Di Maio alla stampa

Dopo l’incontro con la stampa, Di Maio viene travolto dal calore dei suoi sostenitori. C’è chi cerca di strappargli un selfie. Chi posa con delle magliette preparate per l’occasione.  Qualcuno gli sfiora il volto con una carezza. Una persona gli stringe la mano e non vuole saperne di mollare la presa. Poi il 32enne originario di Avellino raggiunge la sala, dove è accolto da un’ovazione. Mentre l’aspirante premier, cinturato dalla Digos e dalla Squadra Mobile, scende gli scalini e si dirige verso il palco, sullo schermo viene proiettato un comizio di Beppe Grillo.

Bagno di folla per Di Maio a Brindisi

Il pubblico è variegato. In platea si scorgono i volti di giovani e anziani, professionisti e studenti, operai e imprenditori (fra cui il direttore di Confindustria Brindisi, Angelo Guarini, seduto in prima fila). Tutti seguono in religioso silenzio l’intervento di Di Maio, preceduto dai discorsi dei candidati al parlamento Giovanni Luca Aresta, avvocato brindisino, Anna Macina e Patty Abate e dei consiglieri regionali Gianluca Bozzetti e Antonella Laricchia.

Carezza a Luigi Di Maio-2

Il candidato premier strappa il primo applauso quando riferisce una frase che ha sentito dire in città: “Stiamo meglio con il commissario prefettizio che con i sindaci eletti”.  Di Maio elogia l’istituto Majorana (“Un polo d’eccellenza che ha coinvolto docenti, studenti e genitori in una nuova mission in cui la tradizione si combina con la tecnologia”), dove in mattinata ha incontrato gli studenti, e sciorina alcuni fra i must del programma elettorale dei Cinque stelle: no allo spesometro, largo alla meritocrazia, abolizione delle leggi inutili, sganciare la politica dalle nomine dei vertici della sanità. Più volte il suo intervento viene interrotto dagli applausi.

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"Berlusconi traditore della patria"

Le considerazioni sui temi caldi della campagna elettorale le aveva già riservate al nutrito manipolo di giornalisti che lo attendeva all’esterno del maxi cinema.  Di Maio replica a Berlusconi, che ha minacciato una querela nei suoi confronti, per averlo definito un traditore della patria. “Non solo confermo che Berlusconi sia un traditore della patria. Ma soprattutto ricordo agli italiani – afferma Di Maio - che Berlusconi è uno di quelli che ha firmato i trattati più vergognosi sull’immigrazione, che insieme al centrosinistra oggi hanno creato un fenomeno migratorio fuori controllo in Italia. Un business dell’immigrazione”. 

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"Autisti di camorristi in Forza Italia e nel Pdl"

Poi rilancia la battaglia contro gli “impresentabili”. “Oggi il procuratore nazionale antimafia de Rhao  - sostiene Di Maio - ha fatto un appello importantissimo. Ha detto agli italiani di non votare per le forze politiche che hanno dentro gli impresentabili. Noi ci sentiamo di rilanciare l’appello del procuratore de Raho. Noi siamo l’unica forza politica che non ha impresentabili nelle liste e che ha regolamenti molto stretti che non permettono neanche ai condannati in primo grado di candidarsi. Figuriamoci a persone indagate per corruzione, come ci sono nel Pd o autisti di camorristi come ci sono in Forza Italia e nel Pdl”

La polemica per la visita al Maiorana

Di Maio si dice “molto preoccupato per il caos che può generarsi dal 4 marzo in poi. Chi vota coalizioni come quella di Salvini e Berlusconi condanna l’Italia a una continua guerra tra forze politiche. Salvini e Berlusconi non vanno d’accordo su nulla. Stanno litigando su tutto in campagna elettorale: dagli abusi edilizi al tema dell’immigrazione, al tema dei trattati europei. Non vanno d’accordo su nulla in campagna elettorale, immaginate l’Italia il giorno dopo in mano a loro”.

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"Tap non è opera strategica"

Il candidato premier affronta anche le questioni riguardanti l’Ilva (“Per noi l’Ilva può creare migliaia di posti di lavoro in più se iniziamo a fare riconversione industriale e bonifiche, nostri programmi arrivano fino a 15mila posti di lavoro") e il gasdotto Tap: “Credo che sulla Tap ci sia un obiettivo molto chiaro in questo momento, quello di fare soldi”. “Non è un’opera strategica, ma un’opera che serve a fare business e a far fare business ad altri paesi. Se vogliamo incominciare a parlare di infrastrutture per le energie – prosegue Di Maio - se vogliamo parlare di riconversione energetica dell’Italia, non dobbiamo parlare di Tap ma di un programma sulle rinnovabili. E’ una visione novecentesca di fare energia senza nessun piano, senza nessun programma. Perché l’Italia importa già il quantitativo di gas che serve alle famiglie italiane per alimentarsi. Quello che penso è che ancora una volta non ci troviamo a spendere soldi per fare opere ma a fare opere per spendere soldi. Se questo poi deturpa il paesaggio, noi non siamo d’accordo”.

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"Rilanceremo la Puglia e la difenderemo in Europa"

Un pensiero anche all’Unione Europea. “La Puglia la rilanceremo e difenderemo prima di tutto in Europa. Dobbiamo essere in grado di contare a livello europeo. Lo potremo fare - sostiene ancora Di Maio - se cominceremo a dire agli altri Paesi che gli italiani danno 20 miliardi di euro per il funzionamento dell’Ue. Ne rientrano soltanto 12”.

Intorno alle 16, una seconda standing ovation accompagna la partenza di Di Maio. Il candidato torna a bordo dell’auto con le insegne del Movimento 5 stelle e si mette in viaggio alla volta di Lecce. Qui,  presso le "Officine Cantelmo, è atteso da un altro bagno di folla.

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