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Madonna della Nova: pronto il nuovo look per il santuario rupestre

OSTUNI - Recuperata l’area: il Santuario riconsegnato ai Fedeli. Si svolgerà domani (sabato, 26 febbraio, con inizio alle ore 19) la cerimonia di riapertura al pubblico del Santuario rupestre della “Madonna della Nova”. Ultimato l’intervento di riqualificazione degli spazi esterni, torna così a splendere uno dei monumenti più antichi della Città bianca. Alla presenza del sindaco di Ostuni, DomenicoTanzarella, del rettore del santuario, don Paolo Zofra e di numerose autorità, si svolgerà la cerimonia di riapertura del sito.

OSTUNI -  Recuperata l’area: il Santuario riconsegnato ai fedeli. Si svolgerà domani (sabato, 26 febbraio, con inizio alle ore 19) la cerimonia di riapertura al pubblico del Santuario rupestre della “Madonna della Nova”. Ultimato l’intervento di riqualificazione degli spazi esterni, torna così a splendere uno dei monumenti più antichi della Città bianca. Alla presenza del sindaco di Ostuni, DomenicoTanzarella, del rettore del santuario, don Paolo Zofra e di numerose autorità, si svolgerà la cerimonia di riapertura del sito.

Le opere in progetto - curate dagli architetti Pasqua Capriglia, Domenico Sasso, Stefania Suma e dall’ingegnere Mirna Pignatelli - hanno riguardato l’abbattimento di varie opere abusive come il muro in cemento armato (realizzato in adiacenza alla Chiesa) e la rimozione della rampa. Successivamente si è proceduto alla pulizia dell’area adiacente il santuario, alla sistemazione del canale di scolo, alla formazione dei terrazzamenti con cui è stata ripristinata la situazione orografica originaria. Tra le novità, la costruzione dei muretti a secco, il recupero della lama, la realizzazione dell’impianto elettrico lungo i percorsi, la posa in opera di basolato in pietra calcarea e, soprattutto, la costruzione ex novo di un’altra scalinata laterale all’edificio sacro.

Utilizzando i fondi rivenienti dal Prusst, l’Amministrazione comunale lo scorso anno affidò l’incarico di progettazione, contando su un mutuo concesso dalla Cassa Depositi e prestiti, per 175 mila euro. La Chiesetta della Madonna della Nova (situata nel cuore dell’omonimo quartiere, nella zona sottostante l’imbocco della provinciale per Carovigno) fu usata come lazzaretto durante l'epidemia di peste di fine Settecento e divenne meta di pellegrinaggi negli anni del secondo conflitto mondiale ed è il più antico santuario mariano di Ostuni.

Venne edificata in stile romanico-gotico nella prima metà del XVI secolo di fronte ad una ben più antica cripta basiliana e, ancora oggi, presenta una semplice facciata, su cui si apre un unico, prezioso portale ad ogiva ingentilita dal piccolo rosone decorato con l'immagine di Gesù (interrotta da un cornicione che segna i due piani costituenti il complesso e incorniciata da piccoli archetti sopra i quali, sulla destra, si erge il campanile a vela).

L'interno della chiesa è costituito da un'aula unica, rettangolare con volta a botte a sesto acuto. Ai lati dell'altare settecentesco in stile barocco-rococò, si aprono gli ingressi alla cripta, una grotta naturale in cui è stato collocato un altare che alcuni pensano fosse originariamente situato in una minuscola chiesa antistante l'attuale complesso architettonico. Le pareti della cripta sono affrescate e il più antico decoro musivo sembra essere "La Supplica", affresco del XIII secolo di sapore bizantino.

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