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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Marconi pinacoteca? Meglio università

BRINDISI - Studenti presenti. Assessora assente, salvo poi comparire a mezzogiorno nel Salone della Provincia, per dire la sua nel corso di una conferenza stampa. Così il presidente della Commissione provinciale, Francesco Fistetti, sbotta: “Su un tema così delicato, quale il futuro dell’Istituto Marconi di Brindisi, non è possibile arroccarsi sulle proprie posizioni. E’ dovere delle Istituzioni quello di cercare un confronto, al fine di vagliare soluzioni equilibrate e condivise. Per questa ragione ho ritenuto stamane di prendere parte alla conferenza stampa indetta dall’Amministrazione provinciale e di chiedere lumi all’assessore Paola Baldassarre, in riferimento alla sua mancata presenza alle audizioni della Commissione. Impegni l’avrebbero trattenuta altrove, è stata la risposta. Ci siamo così aggiornati a martedì prossimo. Speriamo bene”.

BRINDISI   - Studenti presenti. Assessora Paola Baldassarre assente, salvo poi comparire a mezzogiorno nel Salone della Provincia, per dire la sua nel corso di una conferenza stampa.  Così il presidente della Commissione provinciale, Francesco Fistetti, sbotta: “Su un tema così delicato, quale il futuro dell’Istituto Marconi di Brindisi, non è possibile arroccarsi sulle proprie posizioni". Ma un altro assessore, quello al Bilancio, propone: "Facciamone la sede dei corsi dell'Università di Bari".

"E’ dovere delle istituzioni - prosegue Fistetti - quello di cercare un confronto, al fine di vagliare soluzioni equilibrate e condivise. Per questa ragione ho ritenuto stamane di prendere parte alla conferenza stampa indetta dall’Amministrazione provinciale e di chiedere lumi all’assessore Paola Baldassarre, in riferimento alla sua mancata presenza alle audizioni della Commissione. Impegni l’avrebbero trattenuta altrove, è stata la risposta. Ci siamo così aggiornati a martedì prossimo. Speriamo bene”.

Resta alta, dunque, l'attenzione attorno alla decisione dell’amministrazione provinciale di cancellare 85 anni di storia, facendo calare definitivamente il sipario sull’Istituto “Marconi” di Brindisi. “E’ giusto ed opportuno, al di là delle motivazioni che possono spingere, legittimamente o meno, ad assumere scelte anche dolorose, che la Provincia ascolti le ragioni degli studenti, dei docenti, del Comitato cittadino. E’ innegabile che ci siano plausibili ragioni di economicità dietro la necessità di valutare l’accorpamento tra gli istituti superiori Flacco e Marconi di Brindisi. Ma sulla futura destinazione d’uso dell’edificio dell’attuale Marconi ci si deve confrontare, al fine di individuare, anche sotto il profilo didattico e culturale, la soluzione più adeguata e dignitosa”.

Ed un’alternativa sulla quale confrontarsi c’è, come sottolinea lo stesso Fistetti: “La proposta di spostare nell’edificio del Marconi i corsi di Economia ed Informatica dell’Università di Bari potrebbe rappresentare un punto di incontro tra le diverse posizioni. Mi auguro che su tale ipotesi possa maturare una riflessione seria”. Questa idea arriva dall'assessore provinciale al Bilancio, Enzo Baldassarre.

A giudicare, dunque, dai progetti illustrati dall’assessore provinciale Paola Baldassarre, sul destino del Marconi ci sarà da discutere parecchio anche in giunta. Nelle intenzioni dell’amministrazione provinciale, ha detto la titolare della delega all'Istruzione, la struttura diventerà un contenitore culturale: “La cui fruizione – ha sottolineato l’assessora - sarà dell’intera città di Brindisi e della sua provincia. Un’ala del Marconi diventerà sede della Pinacoteca provinciale con l’esposizione di tutti i quadri di proprietà della Provincia mentre un’altra parte sarà messa a disposizione delle associazioni culturali e di volontariato del territorio creando un vero e proprio polo culturale in cui ruoteranno le attività culturali della città. Il tutto attraverso fondi regionali e comunitari, cercando anche di rientrare nei finanziamenti previsti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale”.

Ma ci sarebbe comunque una spesa per tenere aperta la struttura, scuola o non scuola. Da parte sua, l’assessore al Bilancio, Vincenzo Baldassarre, aprendo la conferenza stampa ha infatti sottolineato come l’accorpamento tra il Flacco e il Marconi sia stato deciso per una serie di ragioni che vanno dalla volontà di offrire agli studenti un servizio più adeguato, efficiente e in regola con le disposizioni di legge riguardo la sicurezza a quello più prettamente economico riguardo alle spese finora sostenute dall’Ente per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’Istituto Marconi.

E’ stato evidenziato che si accorpano due istituti identici, entrambi commerciali con indirizzo in ragioneria, che hanno lo stesso corpo docente e la stessa dirigenza. In secondo luogo gli alunni del Marconi possono usufruire di un edificio più moderno e attrezzato, quello del Flacco di proprietà della Provincia, rispondente quindi alle vigenti disposizioni di legge sull’edilizia scolastica, dotato di un auditorium e una palestra, che invece non sono presenti nel Marconi.

Infine dal punto di vista dell’economicità è stato illustrato come nell’ultimo triennio le spese sostenute dalla Provincia per il Marconi ammontino a più di 300.000 euro tra manutenzione (250.000 euro); gasolio per il riscaldamento (46.000 euro) e energia elettrica (30.000 euro), incidendo quindi per più di centomila euro all’anno sul bilancio dell’Ente.

Sin qui il numeri che ne suggerirebbero la chiusura. Ma sulla futura destinazione d’uso dello storico edificio, tra gli omonimi assessori sarebbero trasparite divergenze: possibilista - al contrario della sua collega di giunta - l’assessore al Bilancio, sull’ipotesi di destinare la struttura a nuova sede dell’Università. In tal caso, alcune spese di gestione potrebbero essere coperte in concorso con l'Ateneo barese, mentre la Provincia protrebbe cartolarizzare l'edificio del Casale ex Ipai dove ora hanno sede i corsi, e realizzare una entrata importante. Infine, la lunga storia di scuola dell'edificio di via Cortine troverebbe un giusto sbocco.

"Intanto sia chiaro: l'accorpamento degli Istituti scolastici rientra tra le competenze della Provincia e che tali provvedimenti rispondono a esigenze di contenimento della spesa che ci vengono imposte dai parametri di legge.  Detto questo, possiamo discutere sul futuro della struttura. Non c’è un muro contro muro. C’è una proposta – spiega Vincenzo Baldassarre - avanzata e illustrata dall’assessore competente. Ciò non esclude che possano trovare udienza nella Giunta ed essere di conseguenza  esaminate dall’esecutivo anche altre ipotesi, compresa quella del trasferimento dei corsi universitari presso il Marconi. Proposta che personalmente ritengo ragionevole e costruttiva, oltre che compatibile con i criteri di economicità posti alla base dell’accorpamento tra il Marconi ed il Flacco”.

E lo stesso Baldassarre spiega anche le ragioni che lo spingono a condividere la proposta alternativa: “Intanto verrebbe preservata, sotto il profilo didattico formativo, la memoria storica dell’Istituto, che da essere sede della Ragioneria diventerebbe sede della facoltà di Economia. Se così fosse concretizzeremmo nei fatti quello che altri hanno auspicato soltanto a parole, ossia il trasferimento dell’Università nel centro di Brindisi. Sotto il profilo economico e del contenimento della spesa, poi, una operazione di questo tipo consentirebbe di accedere ai fondi ex Cipe e di contenere i costi di gestione, che grazie alla convenzione con l’Università verrebbero ad essere notevolmente ammortizzati”.

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