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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Mesagne

“Mesagne, il sindaco Molfetta continua a tradire gli elettori"

Pd all’attacco: “Si appropria del lavoro fatto dalle passate Amministrazioni. Atteggiamento arrogante”. Conferenza stampa del gruppo consiliare e del segretario cittadino sui primi sette mesi di governo: “Ecco tutte le promesse non mantenute”

MESAGNE – “Bocciata su tutta la linea l’Amministrazione del sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta, che da un lato si appropria del lavoro altrui, vale a dire di quello ereditato dal Pd con un avanzo di un milione e 200mila euro, spacciandolo come proprio e dall’altro continua a non tenere fede alle promesse fatte in campagna elettorale”.

Sono andati all’attacco i consiglieri comunali del Pd, questo pomeriggio 22 gennaio, in occasione della conferenza stampa nel corso della quale hanno puntato il dito contro il primo cittadino, eletto al ballottaggio il 31 maggio scorso, con il 57,55 dei consensi: testa d’ariete del gruppo dei contestatori, è  Giovanni Mingolla, ex presidente della Provincia, ma soprattutto rivale diretto di Molfetta alle amministrative, a seguire ci sono gli eletti della lista, Fernando Orsini, Rosanna Saracino e Alessandro Pastore, e il segretario cittadino Francesco Rogoli, pronto alla guerra.

Guerra politica, s’intende, dopo aver aspettato per sette mesi che la Giunta guidata da Molfetta, ex capogruppo di Sel nella passata legislatura sostenuto dal deputato Antonio Matarrelli anche lui ormai ex Sel,  portasse a casa i risultati annunciati nel programma poi votato dai mesagnesi.

Obiettivi non ne sarebbero stati raggiunti. Anzi. Mesagne, secondo i contestatori, corre il serio rischio di fare non uno, ma cento passo indietro se non si corregge il tiro, stando quanto è stato scritto nel documento che porta le firme degli iscritti al Partito democratico.c4a682aef1ab611361baf5de1d81858a-2

La prima parte del testo, per i firmatari, equivale all’elenco delle presunte bugie dell’Amministrazione: prima di tutto “le tasse non sono state ridotte”, poi “sono stati tagliati alcuni servizi essenziali”, ancora è stato accesso un mutuo per il rifacimento delle strade anziché impiegare l’avanzo di Amministrazione lasciato in eredità, pari a un milione e 200mila euro. Il prestito, secondo il Pd, “poteva essere meglio impiegato per investimenti calibrati sullo sviluppo strategico della città”.

Sarebbe stata tradita anche la promessa di trasparenza amministrativa così come quella della legalità: “Si affidano strutture comunali, come lo stadio cittadino, con incarico diretto a privati cittadini  per interventi di ristrutturazione in economia, escludendo tutte le numerose aziende del territorio capaci di realizzazioni a regola d’arte, senza che siano chiari né la legittimità del procedimento seguito, né tanto meno il beneficio conseguito dall’Amministrazione”, è scritto. “Si affidano direttamente congrue somme di danaro pubblico ad associazioni culturali appena costituite per organizzare eventi estivi e natalizi escludendo tutti gli altri operatori specializzati nel settore. Non si pubblicano tempestivamente, nella sezione accessibile a tutti i cittadini,  atti con cui l’amministrazione affida, gestisce e dirige la cosa pubblica”.

Non sarebbero corrispondenti al vero, anche la presentazione di risultati amministrativi che invece secondo il Pd altro non sono, se non “conclusioni e/o rendicontazioni, nella migliore delle ipotesi, del lavoro fatto da precedenti amministrazioni”. “Probabilmente, l’essere a corto  di argomenti e iniziative, induce il sindaco Molfetta ad appropriarsi  del lavoro altrui”.

 A titolo di esempio, nel documento, sono stati indicati i “lavori delle opere idrauliche per il ridurre il rischio di allagamenti, che hanno avuto inizio con la gestione Sconosciuto, per proseguire con Incalza e Scoditti, quelli per la circonvallazione Sud, il progetto esecutivo per i lavori di rigenerazione urbana dell’area ex campo sportivo. In elenco, inoltre, gli interventi nelle scuole, l’ampliamento del cimitero, la gestione del traffico e dei parcheggi, il restyling di Muro Tenente per mezzo milione di euro”. E poi il piano del commercio.

Il Pd “di fronte a queste manifestazioni di approssimazione ed inadeguatezza, avverte fortemente il dovere di contrastare la cattiva amministrazione praticata dalla giunta Molfetta e di promuovere in ogni sede istituzionale e politica, insieme a quanti saranno disponibili, una serrata attività di proposta di buone pratiche amministrative che risponda ad una idea di sviluppo sistematico della città e sia capace di soddisfare i bisogni reali dei cittadini”. In altri termini, fuoco alle polveri.

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