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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Multiservizi, accuse e pericoli

BRINDISI – Qualsiasi impresa non in regola con il Durc non può lavorare con le pubbliche amministrazioni. La Bms corre lo stesso rischio, poiché secondo l'ex amministratore Contardi «si è arretrata con i pagamenti all’erario». La Lomartire e Arigliano rispondono alle sue accuse. Ma si ha l'impressione che tante cose non abbiano funzionato. E che i brindisini rimpiangeranno la mancata privatizzazione della società partecipata.

BRINDISI – Qualsiasi impresa non in regola con il versamento dei contributi non ottiene il Durc e dunque non può lavorare con le pubbliche amministrazioni. Lo stesso rischio, a quanto pare, lo corre anche la Brindisi Multiservizi, se è vero che l’azienda si è arretrata con i pagamenti all’erario. Ma l’impressione è che, essendo ormai saltato il coperchio, dalla pentola Bms usciranno tante di quelle belle notizie che il Comune e i cittadini rimpiangeranno la mancata privatizzazione della società.

Per capirlo, basta leggere attentamente le note scritte negli ultimi giorni dal sindaco Consales, dall’amministratore attuale Francesco Arigliano, e da quello precedente, Teodoro Contardi. Note dalle quali emergono alcune stranezze.

Il Durc. Qualcuno sostiene che, trattandosi di società in house, il Durc non sarebbe necessario e quindi la società può continuare ad incassare i soldi del Comune. Ma non è così, ed è lo stesso Contardi a confermarlo: «Anche la Bms è soggetta al Durc. E fin quando c’ero io i contributi previdenziali sono stati sempre pagati, al contrario dell’Iva, per garantire il pagamento dei dipendenti. Mi risulta che da qualche mese i contributi non vengano più versati, di conseguenza la società non dovrebbe avere il Durc in regola e quindi non potrebbe più incassare soldi dal Comune. Inoltre, poiché i contributi previdenziali appartengono ai dipendenti e non alla società, si manifesterebbe anche un arricchimento non dovuto…».

Da Palazzo di Città però, l’assessore Carmela Lomartire precisa: «L’ultimo Durc della società, rilasciato il 10 settembre scorso, era in regola». E siccome il documento ha validità sei mesi, il problema dell’eventuale mancato pagamento dei contributi si porrà a metà 2014.

Il parco di Giulio. La struttura sarà anche bella, ma rischia di diventare un pozzo senza fondo, visto che soltanto per la custodia e la guardiania (24 ore su 24) costa al Comune 215 mila euro più iva l’anno. Potrebbe sembrare una cifra esagerata, e infatti l’amministrazione comunale ha contestato la fattura della Bms, ma Contardi dice: «Per quel servizio impegnavano almeno cinque persone al giorno». La manutenzione del verde all’interno del parco, invece, rientra nel capitolo di spesa della manutenzione del verde dell’intera città.

I telefoni cellulari. Il sindaco ha imposto il blocco dei pass gratuiti per i parcheggi e il taglio delle utenze telefoniche cellulari in uso ai dipendenti. Contardi replica: «Erano cose che io stesso avevo proposto al Comune ma nessuno ha mai dato risposta». E poi ci sarebbero 4-5 utenze pagate dalla Multiservizi, ma in realtà utilizzate da dirigenti comunali.

La nuova gestione. Consales e Arigliano hanno deciso il taglio delle consulenze, degli incarichi, delle spese inutili, ma Contardi sostiene che anche durante la nuova gestione qualche consulenza sarebbe già stata affidata: «A qualche avvocato e al direttore generale della Santa Teresa Spa, Riccardo Montingelli». Quest’ultimo avrebbe in qualche modo collaborato alla redazione del piano industriale 2013 della società, un piano che lo stesso Contardi ritiene «lacunoso» e che «in ogni caso poteva essere redatto da personale interno alla società».

In realtà, stando a quanto dichiarato da Arigliano a BrindisiReport.it, a Montingelli non sarebbe stata nessuna consulenza, ma l’amministratore unico, nell’ambito dell’elaborazione del piano economico finanziario («propedeutico alla predisposizione del piano industriale 2014-2016, che sarà redatto solo quando sarà approvato il bilancio e quando avremo certezza degli affidamenti che saranno garantiti alla Bms») ha ritenuto di sottoporre il documento all’attenzione della struttura tecnica della Santa Teresa.

Quanto agli avvocati, invece, si tratterebbe di incarichi dovuti, perché riferiti a cause in corso.

Quanto alle accuse di Contardi, Arigliano si affida ad un comunicato stampa: «Pur considerando ingenerose le critiche da egli espresse, preferisco non replicare e tacere lasciando la parola unicamente ai fatti ed agli eventuali risultati a venire. Quanto, poi, ad improbabili richieste di confronto rispondo che gli unici tavoli di confronto ai quali ho il dovere di non sottrarmi riguardano quelli con il Comune di Brindisi, nella persona del Sindaco e dei suoi delegati, quale Socio Unico e Mono-Committente della Brindisi Multiservizi; con la Cittadinanza, quale destinataria dei servizi ed effettiva sostenitrice della Società; con la Legalità. È esattamente l’osservanza della legalità ad avermi indotto, non appena insediato, ad attuare una verifica dello stato economico-finanziario e giuridico-amministrativo della Bms da cui è emersa la necessità di intervenire, tempestivamente e con decisione, sulle cause dello scostamento tra costi e ricavi aziendali, nonché sulle lacune statutarie e gestionali che, se non eliminate, metterebbero a rischio la permanenza della Società e, conseguentemente, il futuro dei suoi 175 dipendenti».

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