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Nomine Asi, ultima chiamata: il Pd punta su Brigante, Monetti pronto a dire addio

BRINDISI – Lunedì mattina, al primo punto dell'ordine del giorno del consiglio comunale di Brindisi, c'è la discussione sulle nomine per i rappresentanti di Palazzo di Città presso il consorzio Asi (ex Sisri). E dopo i continui rinvii delle scorse sedute, per effetto di accordi mai raggiunti sulle candidature né all'interno del centrodestra né in seno al centrosinistra, quella di dopodomani potrebbe essere davvero l'ultima occasione per evitare che la Regione decida per il commissariamento.

BRINDISI – Lunedì mattina, al primo punto dell'ordine del giorno del consiglio comunale di Brindisi, c'è la discussione sulle nomine per i rappresentanti di Palazzo di Città presso il consorzio Asi (ex Sisri). E dopo i continui rinvii delle scorse sedute, per effetto di accordi mai raggiunti sulle candidature né all'interno del centrodestra né in seno al centrosinistra, quella di dopodomani potrebbe essere davvero l'ultima occasione per evitare che la Regione decida per il commissariamento.

Nessuna certezza, si diceva, né tra i banchi della maggioranza né all'interno dell'opposizione. Anzi proprio dal centrosinistra si registrano i malumori più freschi, dopo che il Pd sembra aver deciso di puntare sul capogruppo Salvatore Brigante. Soluzione, questa, del tutto sgradita al vicepresidente del Consiglio comunale Antonio Monetti, anch'egli in corsa. “E non ho intenzione di ritirare la mia candidatura – ha affermato -, anche se ho deciso di seguire la linea del partito”. Ma il suo disappunto è più che evidente, ed è lo stesso Monetti a motivarlo: “Già da tempo mi era stato assicurato che sulla mia nomina al Consorzio Asi non ci sarebbero stati problemi, invece tutto è cambiato nel giro di poche settimane. Non solo: sono convinto che la mia candidatura sarebbe servita a ricompattare tutto il centrosinistra, visto che anche altri gruppi dell'opposizione non avrebbero avuto niente da ridire sulla mia eventuale nomina. Inoltre, essendo stato il candidato alle ultime Regionali, credevo di godere di una certa considerazione all'interno del Partito Democratico. Evidentemente mi sbagliavo”. L'impressione, insomma, è che Monetti possa sì votare Brigante, adeguandosi alla decisione del partito, ma che il suo stesso futuro nel Pd sia tutt'altro che certo. L'addio sembra essere vicino, se non proprio inevitabile.

Nulla di deciso nemmeno nel centrodestra, al cui interno si registrano cinque candidature, e con una spalmatura del genere, logica aritmetica induce a ritenere che possa bastare un basso numero di voti per far parte del Consorzio. Le preferenze non dovrebbero essere comunque un problema per il coordinatore cittadino del Pdl Pietro Santoro, che sembra uno dei più probabili. Chi, a quel punto, il secondo? La partita interna vede coinvolti il capogruppo del Pdl Angelo Rizziello, il vice Pasquale Dagnello, l'ex assessore Antonio D'Autilia e il consigliere di “Brindisi c'è” Roberto Rizzo.

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