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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

"Non si perda altro tempo nella definizione della squadra di governo"

È terminata da qualche giorno, almeno sulla carta, la campagna elettorale. Una campagna elettorale breve, ma decisamente intensa, non tanto per i contenuti esposti quanto per il pathos espresso

È terminata da qualche giorno, almeno sulla carta, la campagna elettorale. Una campagna elettorale breve, ma decisamente intensa, non tanto per i contenuti esposti quanto per il pathos espresso. Abbiamo assistito ad una campagna estremamente social, combattuta a colpi di like e di condivisioni e proprio in questa pubblica arena sono andati in scena spettacoli anche poco edificanti.

Ma tutto questo è, o almeno dovrebbe essere, ormai archiviato. Colgo l’occasione per ribadire i migliori auguri di buon lavoro alla Sig.ra Sindaco.

Rivestire il ruolo di primo cittadino non è, di certo, impresa facile, non solo per la quantità e l’importanza dei problemi che ci si ritrova ad affrontare, ma soprattutto per le responsabilità che tutti, sostenitori e detrattori, addebiteranno, in via esclusiva, a chi siede su quella poltrona.

È un modo di pensare conveniente, che deresponsabilizza, rende possibile continuare a lamentarsi, ad elencare tutte le negatività e a puntare l'indice contro chi non è capace di imporre il cambiamento, così come rende possibile salire sul carro dei vincitori, facendo comunque attenzione a restare con una gamba fuori, per poterlo abbandonare il prima possibile, in caso di bisogno.

Da chi ha oggi la responsabilità di assumere le decisioni invece dovremmo pretendere coraggio e lungimiranza. Coraggio di programmare soprattutto per il lungo periodo, esaltando merito e professionalità, accettando il fatto che i frutti del proprio lavoro potranno essere raccolti da altri. Dovremmo pretendere che non si perda altro tempo nella definizione della squadra di governo. Sono d’altronde convinto che avremmo assistito ad analoga pantomima qualunque coalizione avesse vinto le elezioni, prova ne sia il fatto che nessuno ha avuto il coraggio di presentare i propri assessori in campagna elettorale.

Dovremmo pretenderlo con il massimo dell'attenzione, ma innanzitutto dando l'esempio, adeguando i nostri comportamenti di singoli cittadini alle necessità della "nostra" comunità e alimentando quel senso di appartenenza verso di essa.

Non è necessario essere sindaci o assessori o far parte del consiglio comunale per incidere sulla vita della propria città. Se ognuno di noi, facesse, oltre al proprio dovere, anche una sola cosa in più al giorno, per la nostra comunità, tutto funzionerebbe diversamente.

Dal raccogliere una carta buttata per terra da qualche maleducato, al proporre una iniziativa di interesse pubblico, provando a concretizzarla, coinvolgendo altri concittadini. Sarebbe un passo avanti verso un modello di cittadinanza attiva che vedrebbe accresciuto in ognuno di noi il senso di responsabilità.

Abituarci a fare qualcosa e non solo a parlare di qualcosa costringerebbe ad informarci. Aumentando il livello di conoscenza, potremmo partecipare alle discussioni sulla nostra città con maggiore senso critico.

Sarebbe necessario acquisire quella consapevolezza che la partecipazione non ha valore solo quando si tifa per l'una o l'altra squadra, ma soprattutto quando si concretizza in azioni rivolte al bene comune, non in una visione ipocritamente buonista, ma perché solo da esso può discendere il benessere personale.

La città ha bisogno di cogliere tutte le opportunità che si presentano e non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Mettiamo veramente la parola fine, una volta per tutte, a questa campagna elettorale, rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a lavorare.

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