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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

“Non sono voltagabbana: il Pd ora è diverso. Brindisi al bivio”

Riccardo Rossi: “Fuori dalle liste anche chi ha responsabilità politica per gli ultimi 15 anni”. Sui Cinque Stelle: “Non hanno autonomia”. E sul notaio Errico: “Se vuole collaborare, ci siamo”. Impossibile l’accordo con Marino

BRINDISI – “Capisco le critiche e posso anche comprendere chi dell’intesa tra Brindisi Bene Comune, Pd e Liberi e Uguali dà una lettura di incoerenza, ma non è così. Non sono un voltagabbana. Sono convinto che insieme siamo pronti per chiamare la città alla sfida per affermare il proprio futuro e questo perché il quadro politico è cambiato, a partire dal fatto che il Partito democratico non è lo stesso di prima e che c’è la novità di Liberi e Uguali”.

Il municipio di Brindisi durante l'incontro su Multiservizi-2

Nella prima intervista da candidato sindaco di Brindisi, ufficiale, per la coalizione di sinistra, Riccardo Rossi intende prima di tutto rispondere a quanti non sembrano aver condiviso la decisione del leader del movimento Bbc, reduce dall’esperienza dell’Amministrazione centrista di Angela Carluccio, come numero uno dell’opposizione. C’è, infatti, chi si dice dubbioso e chi si spinge anche più in là, sostenendo che si sia stato persino in tradimento rispetto ai valori di Brindisi Bene Comune, visto che sino alla passata tornata elettorale Rossi e i suoi si presentavano come alternativa al Pd. Espressione della sinistra autentica.

Cos’è cambiato rispetto all’ultima tornata elettorale e al 2012, anno in cui Bbc si è affacciato sulla scena politica brindisina?

“Ci sono state una serie di novità che come movimento abbiamo avuto il dovere di considerare. Mi riferisco in primis al fatto che, rispetto al 2012, non esiste più quello che venne definito come laboratorio nato dall’intesa tra Il Partito democratico e le forze centriste di Massimo Ferrarese, rispetto alle quali era impensabile una qualsiasi forma di collaborazione. Il Pd, a sua volta, ha avuto una metamorfosi conseguenza di quanto è avvenuto al proprio interno”.

Fa riferimento, immagino, al Pd locale, tra segreteria provinciale affidata a Rosetta Fusco  e cittadina con Francesco Cannalire? E al fatto che siano state prese distanze dal Pd regionale di Michele Emiliano.

“Sì, certamente questa presa di posizione ha eliminato gli ostacoli del passato. Ma mi permetta una precisazione: non è un Pd contro qualcuno, né una coalizione contro Emiliano, ma per Brindisi, in favore della sua dignità troppe volte soccombente perché le scelte strategiche dello sviluppo sono state imposte dall’alto, per volontà altrui. Noi vogliamo dire basta a qualsiasi impostazione di questa natura e vogliamo rivendicare la pari dignità di una città che ha tantissimo da dire e chiede di essere ascoltata, senza diktat alcuno”.

rosetta fusco-3

Ma restano le differenze sul piano nazionale.

“La valutazione di Bbc è strettamente legata alla città di Brindisi, rispetto alla quale, assieme a Liberi e Uguali, abbiamo iniziato a dialogare nei mesi scorsi per costruire una nuova pagina. Le differenze a livello nazionale restano. Il punto è che mai come adesso è necessario un ragionamento locale improntato alla discontinuità, vale a dire alla netta rottura con quel è che è stato, alla chiusura definitiva con la classe politica che ha amministrato Brindisi negli ultimi 15 anni, determinato il disastro che è sotto gli occhi di tutti. Per questo motivo, riteniamo che sia arrivato il momento della svolta”.

Gli elettori di Brindisi, quindi, sono chiamati ad affrontare un bivio. Da un lato c’è Riccardo Rossi candidato sindaco, dall’altro c’è Massimo Ciullo, candidato in pectore per il centrodestra. E ci sono i Cinque Stelle in attesa di certificazione.

“Noi chiediamo alla città di Brindisi di svoltare a sinistra con Pd Liberi e Uguali e Bbc per avere un cambiamento vero, non solo nella forma, ma anche nella sostanza e ci riferiamo alle idee, alle proposte e alle persone”.

Persone, da intendere come aspiranti candidati consiglieri e possibili assessori da nominare. Il riferimento non è affatto casuale.

“Guardi il riferimento è chiaro nel senso che noi vogliamo liste pulite non solo pretendendo che non ci siamo imputati e neppure indagati, ma andiamo oltre perché terremo fuori tutti colori i quali hanno una responsabilità politico-amministrativo per quanto avvenuto a Brindisi. No, quindi, a chi ha fatto pressioni se non addirittura ricattato i sindaci. Crediamo che sia la politica a doversi fare carico di una rottura di questo tipo, non solo l’autorità giudiziaria che in città più di una volta ha determinato la caduta delle Amministrazioni”.

massimo ciullo-3

A proposito di liste pulite, il suo diretto rivale, Massimo Ciullo, pretende la firma del Codice etico.

“Ho letto, ma non mi sembra che quello da sola possa fare la differenza visto quanto accaduto alla sindaca Carluccio: il codice fu varato nel periodo in cui il notaio Errico era ancora suo garante della trasparenza e della legalità e non ha portato da nessuna parte. Non è mai stato firmato dai consiglieri e dagli assessori. Ad ogni modo, lo prenderemo in esame e nel caso lo aggiorneremo”.

Dei Cinque Stelle cosa pensa? Non crede che l’accordo di Bbc con il Pd possa portare gli scontenti in direzione dei grillini?

“Se si guardano le cose in superficie, sì, potrebbe anche accadere. Ma c’è una differenza enorme rispetto ai Cinque Stelle e sta nell’autonomia: non mi pare che siano loro a scegliere, vedasi cosa è successo al povero Stefano Alparone (escluso dalle parlamentarie, dopo essere stato consigliere comunale a Brindisi, ndr). Credo, quindi, che ci sia un bel problema di governo: chi deciderà? Come si farà con l’autonomia? Non si potrà fare poi molto, se non poco o nulla in un contesto del genere”.

Nando Marino

La coalizione di Rossi candidato sindaco è definita o c’è spazio per un’apertura alle forze che si definiscono moderate e che si sono raccolte attorno a Nando Marino, ex espressione del centrosinistra guidato dal Pd?

“C’è una oggettiva distanza rispetto a questo gruppo di moderati dal punto di vista delle idee e dei progetti, così come delle persone: diciamo no a una sorta di armata Brancaleone che rischia di sfaldarsi perché di provenienza differente, con retaggi del passato. Siamo, invece, aperti alla collaborazione di persone di buona volontà che si ispirano ai principi del cattolicesimo sociale e all’insegnamento di Papa Francesco”.

Il cattolicesimo e il riferimento al Pontefice, richiamano l’appello lanciato dal notaio Michele Errico con il movimento Brindisi città virtuosa, nata da una costola della Fondazione Lazzati. C’è possibilità di aprire al notaio?

“Se il notaio Errico vuole collaborare al nostro progetto politico, noi ci siamo. Vedremo se, nei prossimi giorni, il suo movimento vorrà dialogare. Nel frattempo ci mettiamo al lavoro per definire alcuni aspetti del programma che intendiamo sin da subito presentare ai brindisini in modo tale che decidano di svoltare nella direzione giusta, quella di Bbc, Pd e Liberi e Uguali”.

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