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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Emiliano in Fiera rilancia sulla Tap da spostare a sud di Brindisi

Il governatore chiede una legge speciale per Taranto, silenzio sulle questioni industriali e ambientali brindisine

Pur sapendo che la posizione delle amministrazioni locali brindisine, e soprattutto quella di centrosinistra del Comune capoluogo, è contraria allo spostamento del gasdotto Tap a sud della città, ipotesi tecnicamente peraltro già scartata negli anni scorsi in fase di studi preliminari dallo stesso consorzio internazionale del la Trans Adriatic Pipeline,  il governatore della Puglia, Michele Emiliano, insiste su questo improbabile percorso e lo ha fatto anche stamani nel suo discorso alla cerimonia inaugurale della Fiera del Levante.

Rivolto al premiere Giuseppe Conte, Emiliano in un passaggio del suo intervento ha detto “ Diamoci da fare presidente. Innamoriamoci di questi progetti concreti, spieghiamo che a noi il gasdotto Tap non piace, ma che se proprio lo dobbiamo tenere è meglio fare meno danni possibili facendolo approdare dove il gas della dorsale Snam già esiste e non 50 chilometri più a sud, per poi costruire a spese degli italiani, il gasdotto on shore che lo riporti a Mesagne, come nella ammuina falsamente attribuita alla marina borbonica”.

Nell’intervento, Emiliano ha dedicato uno spazio notevole alla questione Taranto, alla luce del recente accordo sull’Ilva tra governo, sindacati e ArcelorMittal, ponendo il problema di una legge speciale per la città ionica e della decarbonizzazione dei suoi impianti industriali utilizzando il gas della Tap. Nessun cenno alle questioni delle bonifiche e degli impatti industriali dell’area brindisina, temi della salute inclusi, e della necessità di una approfondita riflessione sul suo futuro dopo le dismissioni dei grandi impianti energetici.

La questione avrà un peso sull’iniziativa del nuovo sindaco Riccardo Rossi, di affrontare i temi della possibile cessazione della centrale di Cerano nei prossimi anni, chiamando Enel a illustrare le proprie intenzioni, del rilancio di Cittadella della Ricerca (su cui la Regione Puglia aveva assunto una serie di impegni), e delle nuove politiche industriali, delle innovazioni, dell’università e della logistica dei trasporti (porto e aeroporto) e delle nuove interconnessioni? Senza contare la questione centrale del funzionamento delle strutture sanitarie.

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