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Venerdì, 19 Aprile 2024
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«Nomine inutili alle "partecipate”»

BRINDISI - Dopo le critiche del capogruppo del Pdl, Pietro Santoro, arrivano quelle del capogruppo della Puglia prima di tutto, Massimiliano Oggiano. Il primo aveva criticato una delle tre nomine fatte dal sindaco Consales sulle partecipate, rifacendosi alla competenza. Il secondo invece pone un problema di tempi e utilità.

BRINDISI - Dopo le critiche del capogruppo del Pdl, Pietro Santoro, arrivano quelle del capogruppo della Puglia prima di tutto, Massimiliano Oggiano. Il primo aveva criticato una delle tre nomine fatte dal sindaco Consales sulle partecipate, rifacendosi alla competenza. Il secondo invece pone un problema di tempi e utilità.

«Esprimiamo forti perplessità e disorientamento sulle ultime nomine in seno alle societa' partecipate (a totale capitale pubblico Farmacia srl e Energeko Gas Italia srl) del Comune di Brindisi come su quella che presumibilmente avverrà a breve alla Brindisi Multiservizi srl. Non  si comprende la motivazione politica di tali scelte! Il governo infatti ha sancito lo scioglimento obbligatorio delle società a totale capitale pubblico che svolgono servizi strumentali (Multiservizi ed Energeko quindi vi rientrano) entro il 31 dicembre 2013, ovvero l'alienazione dell'intera partecipazione pubblica con procedure di evidenza pubblica entro il 30 giugno 2013 e la contestuale assegnazione del servizio strumentale per cinque anni alla società privatizzata: che senso ha nominare nuovi amministratori per così breve tempo'».

Secondo Oggiano, se l'Amministrazione dovesse decidere per lo scioglimento, questi amministratori avrebbero un mero ruolo commissari liquidatori. «Diversamente, se si dovesse decidere di venderle entro il 30 giugno 2013, non avrebbero alcun ruolo se non quello di ratificare una scelta del socio (il Comune di Brindisi) e traghettare un'operazione delicata quanto fondamentale per il futuro delle Società».

Le nomine, per il capogruppo del partito di opposizione, «sono la conseguenza di rivendicazioni condizionanti di Udc e Noi Centro (già viste nell'ultimo Consiglio Comunale sulla vicenda delle unioni civili), che però in questo caso si sono assunti una grave responsabilità poiché il futuro della Multiservizi e dell'Energeko non può essere barattato e sacrificato nel nome di una spartizione che di fatto mette a serio rischio il futuro delle stesse e dei lavoratori».

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