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"Ora primarie anche nei collegi elettorali"

Prosegue il dibattito sulla situazione politica. Oggi è la volta dell'ex senatore del Pci, Michele Miraglia, che pone il problema di dare ancora impulso alla pratica delle primarie, applicandola anche nei collegi per la selezione dei candidati del centrosinistra. ----------------------------------------- Le primarie del centro-sinistra sono state un evento troppo importante e dirompente, con effetti incisivi e perduranti sull'intero sistema politico italiano, perchè si possa immaginare di accantonarlo o, peggio ancora, di archiviarlo. Il precipitare della situazione politica con la caduta del governo Monti, decisa irresponsabilmente dalla destra berlusconiana, deve indurre, invece, le forze della coalizione di centro-sinistra, dopo il successo e l'ampia partecipazione di popolo, avutasi con le primarie, a mantenere una forte continuità tra l'impegno profuso nella recente campagna e quello, ben più rilevante e decisivo, richiesto per le elezioni politiche di inizio 2013, delle quali, del resto, le primarie hanno costituito la fase preparatoria.

Prosegue il dibattito sulla situazione politica. Oggi è la volta dell'ex senatore del Pci, Michele Miraglia, che pone il problema di dare ancora impulso alla pratica delle primarie, applicandola anche nei collegi per la selezione dei candidati del centrosinistra.

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Le primarie del centro-sinistra sono state un evento troppo importante e dirompente, con effetti incisivi e perduranti sull'intero sistema politico italiano, perchè si possa immaginare di accantonarlo o, peggio ancora, di archiviarlo. Il precipitare della situazione politica con la caduta del governo Monti, decisa irresponsabilmente dalla destra berlusconiana, deve indurre, invece, le forze della coalizione di centro-sinistra, dopo il successo e l'ampia partecipazione di popolo, avutasi con le primarie, a mantenere una forte continuità tra l'impegno profuso nella recente campagna e quello, ben più rilevante e decisivo, richiesto per le elezioni politiche di inizio 2013, delle quali, del resto, le primarie hanno costituito la fase preparatoria.

Si sono appena celebrate, da parte di un unico officiante, "le singolarie", come direbbe Fiorello, con la proclamazione solenne dell'ennesima "discesa in campo" del Cavaliere, con l'inevitabile corollario indecoroso offerto dai parlamentari del PdL, che dopo aver espresso, in molti, dissenso e critica per i comportamenti precedenti e le decisioni del capo, sono rientrati tutti, con qualche eccezione, battendosi il petto, sotto la sua ala protettrice, per ottenere l'investitura parlamentare dall'alto, in virtù del "porcellum", mantenuto in vigore dallo stesso Berlusconi per disporre a piacimento dei suoi nominati.

Si sono anche concluse "le parlamentarie", le elezioni farsa online dei candidati al parlamento del Movimento 5 Stelle con la partecipazione al voto, via web, di alcune migliaia di elettori, un'inezia per un movimento che proclama di voler praticare la democrazia dal basso e che aspira a diventare il secondo partito iitaliano. Tale selezione, avvenuta in assenza di trasparenza e senza garanzie per i candidati, ha messo in discussione la stessa legittimità delle elezioni, che si sono svolte secondo le prescrizioni insindacabili di Grillo, proprietario esclusivo del marchio M5S, il quale, con l'assistenza del suo "guru web" Casaleggio, ha fissato le regole della consultazione, stabilendone l'esecuzione e controllandone i risultati.

Se quella appena descrittta è la situazione di partenza e lo spettacolo desolante offerto dalle principali forze politiche in campo, con l'esclusione del Terzo Polo, ancora in via di definizione, la coalizione di centro-sinistra deve poter marcare la differenza rispetto alle procedure antidemocratiche praticate dai competitori ed avviare con alacrità un'ampia e partecitata consultazione popolare per la selezione dei parlamentari, sull'esempio delle primarie. Forti dell'esperienza acquisita e con l'entusiasmo seguito al successo ottenuto, sollecitati dalla favorevole accoglienza o, quanto meno, dall'interesse generale ricevuto nel Paese, si tratta ora, mentre i tempi stringono, di ripetere l'esperimento delle primarie, procedendo ad una diffusa consultazione di popolo, in ambiti più circoscritti ( le primarie di collegio ), per giungere con la massima trasparenza e democraticità, a selezionare i candidati al futuro Parlamento, dimostrando così di prepararsi con serietà ed impegno a diventare forza di governo del Paese.

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