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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ostuni: il sindaco incontra i vertici Aqp, tra chiarimenti e polemiche

OSTUNI - Faccia a faccia, a Palazzo di città, tra il sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella e i vertici di Aqp. Un incontro chiarificatore ma anche non privo di stoccate. “La provincia di Brindisi è stata penalizzata dall’Aqp, sull’onda di una riorganizzazione territoriale assunta senza ascoltare in materia l’organo istituzionale competente, ossia l’Ato, scavalcato sull’argomento. Questo resta un fatto grave. Quanto alle prospettive legate alla qualità dei servizi, le informazioni assunte dai vertici dell’Aqp sono comunque rassicuranti”. Tanto commenta il primo cittadino.

OSTUNI - Faccia a faccia, a Palazzo di città, tra il sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella e i vertici di Aqp. Un incontro chiarificatore ma anche non privo di stoccate. “La provincia di Brindisi è stata penalizzata dall’Aqp, sull’onda di una riorganizzazione territoriale assunta senza ascoltare in materia l’organo istituzionale competente, ossia l’Ato, scavalcato sull’argomento. Questo resta un fatto grave. Quanto alle prospettive legate alla qualità dei servizi, le informazioni assunte dai vertici dell’Aqp sono comunque rassicuranti”. Tanto commenta il primo cittadino, che nella mattinata di oggi ha ricevuto in Comune, anche nella sua veste di componente il comitato esecutivo dell’Ato Puglia, il direttore generale dell’Acquedotto Pugliese, Massimiliano Bianco, insieme al dirigente responsabile della neo macroarea Brindisi-Taranto, l’ingegnere Gaetano Barbone.

“Ho preso atto – commenta il sindaco, a margine della riunione - delle rassicurazioni e dei propositi, già peraltro oggetto delle missive che l’ingegnere Ivo Monteforte (amministratore unico di Aqp) aveva inviato in risposta alle mie perplessità. Pur augurandomi che la qualità e quantità dei servizi possa migliorare (anche sulla scorta delle competenze che ho avuto modo di apprezzare nell’ingegner Barbone), ho comunque manifestato le mie perplessità sui modi e sui metodi che sono stati seguiti”.

Tanzarella non ha risparmiato critiche all’operato dei dirigenti dell’Aqp: “Ritengo che la Provincia di Brindisi sia stata ancora una volta pregiudicata da questo percorso. Il comportamento dell’Aqp nei confronti dell’Ato non è stato molto corretto, nonostante in un passato non molto lontano, l’autorità si fosse spesa per raggiungere un’intesa e determinare obiettivi ben precisi, sia dal punto di vista degli investimenti che della determinazione della tariffa”.

L’ultima stoccata è specifica. E riguarda il mancato coinvolgimento dell’Ato nelle decisioni assunte dall’Aqp: “Resta questa ferita al territorio di Brindisi, una ferita sia politica che istituzionale. L’augurio è che quantomeno sul piano dell’efficienza, della possibilità di crescita e del miglioramento dei servizi, non ci sia altrettanta delusione per il nostro territorio”.

Sul tema del ridimensionamento dell’Unità territoriale della provincia di Brindisi dell’Aqp, alla vigilia dell’accorpamento, altrettanto chiare erano state le valutazioni espresse in un ordine del giorno dall’intero consiglio comunale della Città bianca: “Da anni ormai la Provincia di Brindisi appare, nell’immaginario collettivo, la cenerentola della province pugliesi e si è costretti periodicamente ad assistere a violenze e ferite inferte al processo di crescita e sviluppo per il quale, a parole, in tanti si battono e in pochi, invece, riescono a raggiungere risultati concreti”.

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