BRINDISI – Togliamo la sedia sotto il sedere ai voltagabbana. Lo propone Giovanni Brigante agli altri candidati sindaco, nell’ambito di un “patto tra galantuomini”. Le prossime amministrative, dice Brigante, che proprio ieri ha presentato il proprio programma elettorale, “potranno davvero consegnare una classe dirigente adeguata a gestire il governo di una città davvero strategica per le sorti dell’intera Puglia e dell’Italia meridionale. Non perdiamo anche questa occasione. Non facciamo in modo che anche nel prossimo consiglio comunale nani e ballerine condizionino l’operato ed il programma della giunta e del sindaco, mettendo in primo piano gli interessi di pochi soggetti rispetto a quelli della comunità intera”.
BRINDISI - Giovanni Brigante lancia la sua campagna elettorale e fa il sold-out nella sala conferenze dell’Hotel Orientale. Ci sono posti in piedi, anche se al tavolo, accanto al candidato, non siedono big della politica, ma la preside in pensione Claudia Zezza e la giovanissima Francesca Delicio, ecologista e laureanda in valutazione ambientale. Del resto uno degli slogan della campagna elettorale di Brigante è chiarissimo: «Rimasto solo, con i brindisini». Nessun grande partito, nessun laboratorio. Solo gente comune. Ma il candidato guarda la sala gremita e gongola: «Qualcuno ha detto che sono rimasto in completa solitudine. Bene, se essere in solitudine vuol dire stare in mezzo a tanta gente, sono felicissimo: meglio decidere con i cittadini che con altri».
BRINDISI - Cittadella, ultimo atto e nuova svolta. E’ convocata per il primo e per il due marzo l’assemblea straordinaria dei soci. All’ordine del giorno, stando alle indiscrezioni che ormai si susseguono da giorni, ci sarebbe la volontà, manifestata ed imposta dall’Amministrazione provinciale, di mettere in liquidazione la Spa, per dare vita a due, distinte società: la prima dovrebbe occuparsi della gestione del “condominio” (vale a dire degli immobili), la seconda sarebbe destinata ad assumere le redini dei servizi. Tra i nuovi soci, che saranno chiamati sui due fronti a rimpiazzare l’esistente già in caduta libera? Di tutto di più: dall’Asi (consorzio che gestisce le aree industriali nella provincia di Brindisi, presieduto da Marcello Rollo) a Confindustria, magari passando per la Camera di commercio. Questi i rumors.
BRINDISI – Un brand da esportare, un cavallo di battaglia, un media partner, un gadget: nato come cruccio e capriccio del presidente della Provincia Massimo Ferrarese, il marchio “Filia Solis”, già coperto da registrazione comunitaria da parte del competente Ufficio Uami (organo dell’UE), continua a volare basso, nonostante sia approdato per il terzo anno consecutivo alla Borsa internazionale del Turismo di Milano e sebbene l’Amministrazione stia provvedendo ad iniziative di diffusione del marchio stesso che, a conti fatti, si sarebbero concretizzate nella sponsorizzazione del festival “Mea Puglia” (organizzato da Al Bano Carrisi e tenutosi a Cellino San Marco nell’agosto scorso, nell’ambito della programmazione della “Estate Cellinese”) e nella produzione da parte dell’associazione culturale “Young Communication di Brindisi” di un servizio di fornitura gadget personalizzati presso la Bit 2012.
BRINDISI - In pista ufficialmente anche Roberto Fusco. E' di questa sera il comunicato delle tre formazioni politiche che a Brindisi sosterranno l'avvocato ambientalista, e che danno appuntamento a sabato ai giornalisti per la prima conferenza stampa di Fusco da candidato sindaco di Italia dei Valori- Lista Di Pietro, Federazione della Sinistra – Rifondazione comunista e "Lista Roberto Fusco" che metterà insieme settori di professionisti, medici e società civile. Dal tavolo iniziale mancano Sel che è stata sospinta verso il Laboratorio Ferrarese, e Brindisi Bene Comune che andrà per conto proprio.
BRINDISI - Luigi Modugno lascia il PdL, forse perchè sentiva puzza di bruciato, forse perchè ritiene vincente l'altra coalizione, quella promossa dal Laboratorio Ferrarese attorno al candidato sindaco Mimmo Consales, o forse perchè non ha politicamente accettato la candidatura di Mauro D'Attis, che ha giudicato "imposta". Non è che sia capitato in uno schieramento dovepoi si sia discusso molto prima di scegliere (dopo sì, ma era facile), in più si porta dietro da stamattina anche la maledizione di Tutankamon.
BRINDISI – Alla fine ha sciolto le riserve, accettando ufficialmente la candidatura a sindaco che i vertici cittadini e provinciali del Pdl gli hanno offerto, dopo un lungo calvario ma senza l’impiccio delle Primarie. A lui l’onore e l’onere di difendere, dinanzi all’elettorato, i sette anni dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco uscente Domenico Mennitti. La rottura con Nuova Italia? “Un problema interno al partito che andrà risolto ma che non può distrarci dai problemi concreti della città. Sono pronto a proseguire il mio impegno ed a mettermi al servizio della collettività, facendo tesoro dell’esperienza acquisita, forte di una rinnovata coalizione”.
ERCHIE – Proveniente dalla Margherita, ha fatto parte della costituente del Pd nel 2007, è stato cinque anni in consiglio comunale, ma adesso dopo la vicenda della scelta del candidato per le amministrative del 6 e 7 maggio, il medico Antonio Cosma lascia il Partito Democratico e si dichiara indipendente da tutti, e anche dagli “indipendenti” (un riferimento al candidato proposto da Sel, che piace ai vertici provinciali del centrosinistra, Giuseppe Polito?). Un altro effetto collaterale del tentativo di comprimere l’autonomia dei circoli e delle sezioni locali attuato dalla segreterie provinciali, quando le candidature non erano quelle comprese negli accordi di vertice.
BRINDISI - Il Pd presenta il candidato sindaco Mimmo Consales e lo fa chiamando come testimoni i vertici pugliesi del partito, il presidente Michele Emiliano ed il segretario Sergio Blasi. Nella sala conferenze del Museo Ribezzo, il giornalista di Telenorba pubblicizza i punti cardine della sua linea politica. Non parla di programma, perché quello lo scriverà nei prossimi giorni con gli alleati, e dice che non farà polemiche con gli avversari, «perché questa città ha così tanti problemi che non si può più permettere di perdere tempo con le polemiche».
BRINDISI - “Assestamento di Bilancio approvato senza tenere conto dei debiti fuori bilancio e senza menzionare il danno erariale arrecato. L’esempio lampante? Le istanze di pignoramento nei confronti del Comune di Brindisi, per non aver pagato nei 120 giorni inizialmente previsti e nei successivi termini fissati nei precetti, le spese di soccombenza della Pubblica amministrazione locale nelle causa di opposizione a due distinti verbali per violazioni al codice della strada”. E’ quanto denuncia in una nota indirizzata al Commissario prefettizio Bruno Pezzuto e alla Corte dei Conti di Bari, il consigliere comunale uscente Enzo Albano (Pd).
BRINDISI - Che non fosse finita così, all'interno del PdL, era nell'aria sin dalla due giorni del congresso di Riva Marina, con l'assenza dell'intera corrente di Mantovano. Che ora però si fa viva, accusa la maggioranza di pratiche politiche bulgare, e il candidato sindaco Mauro D'Attis di aver fatto saltare le primarie. Non è l'unica formazione politica col mal di pancia, il PdL, nel panorama elettorale brindisino, da destra a sinistra, e la faccenda non si chiuderà col voto, molto probabilmente, soprattutto in caso di sconfitta.
BRINDISI - Left e l'area di sinistra del pd sono due cose diverse, e Left non è nata per fare campagne elettorali, nè ora nè in futuro, Una precisazione, questa, che è stata diramata alla stampa con una nota firmata da Enzo Casone, Carmine Dipietrangelo e Giuseppe Ferraro, onde evitare - si dice nel testo - che si confondano i "due soggetti collettivi".
BRINDISI - Mauro D'Attis, vice sindaco uscente è il candidato ufficiale del Pdl nella corsa per la poltrona di primo cittadino di Brindisi. Il Popolo delle Libertà chiude il cerchio dopo una fase travagliata per la scelta del nome attorno al quale far partire la campagna elettorale. La decisione è stata raggiunta, come previsto, in mattinata dai vertici del partito riunitosi per trovare una sintesi con le altre forze di centro destra per presentarsi compatti alla competizione elettorale.
BRINDISI – Molti di loro hanno la tessera del Partito Democratico, e proprio oggi hanno promesso pubblicamente che lavoreranno “nel Pd per il Pd”, malgrado non condividano il metodo utilizzato per stabilire le alleanze elettorali e selezionare il candidato e si riservino di valutare prima la presenza concreta o meno di alcuni punti programmatici per promettere anche sostegno pieno a Mimmo Consales.
BRINDISI – L’unanimità attorno al suo nome non c’è ancora. Ma attorno al suo nome il centrodestra potrebbe ritrovarsi unito (o quasi) come non lo era da anni. Contraddizione in termini, ma tant'è. E al culmine di una lunga giornata segnata da incontri, contatti e trattative, la candidatura a sindaco di Brindisi di Mauro D’Attis, vice primo cittadino uscente, appare ormai scontata. I giochi sembrano chiusi e l’ufficialità dovrebbe arrivare entro la mattinata di domani, salvo che nell’arco di una notte il Popolo delle Libertà non riesca a stupire con effetti speciali, pescando in extremis dalla società civile quella candidatura esterna che, ipotizzata per mesi, metterebbe d'accordo centrodestra e terzo polo (Fli). Convergenza che non è escluso possa ugualmente concretizzarsi anche attorno alla candidatura di D’Attis, visto il passo indietro di Lorenzo Maggi, formalizzato nella giornata di oggi ai vertici provinciali di Futuro e Libertà.
BRINDISI – Vogliono a tutti i costi cambiare questa città, in meglio naturalmente. Ed ecco che, dopo la costituzione avvenuta qualche mese addietro, il Partito delle Aziende scende nell'agone politico candidando il suo sindaco, Nando De Giosa, noto avvocato del Foro di Brindisi. Quello del Partito delle aziende è un progetto trasversale con simpatie per il centrodestra.
BRINDISI - Resta intatto il giudizio negativo sul metodo utilizzato per relizzare le alleanze elettorali e la scelta del candidato sindaco, resta tutta intera la preoccupazione per lo strappo a sinistra e con i movimenti, la la sinistra del Pd annuncia - a scanso di equivoci - che lavorerà per il Pd e nel Pd. L'appoggio al candidato Mimmo Consales? E' strettamente vincolato ai contenuti del suo programma e all'apertura alle donne delle liste e dell'eventuale, futuro governo della città. Tutto questo in un nuovo documento che pubblichiamo integralmente.
CEGLIE MESSAPICA - "Ho deciso di revocare l’esecutivo cittadino, che ringrazio per la lealtà e l’impegno, convinto che sia necessario fare il punto sull’attuazione del programma e aprire una discussione con l’intera città (Associazione, Sindacati, Parrocchie, mondo della Scuola, categorie professionali, partiti tutti) per condividere l’agenda delle priorità da affrontare”. Così parlò il sindaco di Ceglie Messapica, Luigi Caroli, che in mattinata ha azzerato la Giunta.
BRINDISI - “Prendo atto del passo indietro di Nando Marino, sebbene la sua rinuncia non può che sorprendere, visto l’entusiasmo con il quale aveva raccolto l’offerta di candidatura da parte del Pdl. Trovo, viceversa, stupefacente e inammissibile, vale a dire di una gravità senza precedenti, che qualcuno possa impunemente vantarsi davanti alle telecamere di aver contribuito, dal fronte politico opposto, a far sì che Marino si ravvedesse”. A tuonare è l’onorevole Luigi Vitali. E quel “qualcuno”,al quale si riferisce, sarebbe il presidente della Provincia Massimo Ferrarese, che ai microfoni di una emittente locale, incalzato sul tema, avrebbe affermato di aver recitato un ruolo nel ripensamento dell’imprenditore commerciale.
BRINDISI – “Apprendo da vostri articoli di un mio presunto coinvolgimento nella attuale bagarre politica per le elezioni amministrative. Pur nel rispetto di chi ha proposto il mio nome , il mio impegno professionale e sociale continuerà ad essere svolto nella città di Brindisi come Medico e non già come politico”. Con questo breve messaggio il dottor Giovanni Quarta, primario ematologo dell’ospedale “Perrino”, smentisce le voci che lo vogliono tra i papabili candidati a sindaco per il Centrodestra. Non sarà, dunque, attorno alla sua figura che Pdl e Fli dovranno cercare una sintesi, per unire le forze.