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“Patto di stabilità violato, silenzio assordante del sindaco Consales”

D’Attis: “Il Collegio ha contestato tutto il sistema”. Pennetta all’attacco martedì. Mangiameli: “No comment”. La relazione dei revisori arrivata nel giorno della discussione sulla sua incompatibilità

BRINDISI – Altro che sms con gli auguri di Pasqua e foto con le colombe in volo. A Palazzo di Città tutti contro tutti, sullo sfondo dello sforamento del patto di stabilità, o meglio sull’elusione evidenziata dal collegio dei revisori che resta ancora un “giallo” sul quantum: i “controllori” dei conti sono “contro” i funzionari del settore Servizi finanziari; i consiglieri di Forza Italia contestano un co-autore di quella relazione, Massimo Mangiameli, commercialista che loro stessi avevano proposto tre anni fa, salvo votare ora un presunto caso di incompatibilità.  E al tempo stesso, proprio sventolando quella relazione, sparano a zero sulla giunta di centrosinistra, puntando in primis al sindaco.

La situazione. Stando così le cose, la situazione meteo al Comune di Brindisi, per la domani e per il lunedì dell’Angelo è tutt’altro che serena, con rischio di precipitazioni insistenti martedì, quando i cancelli del Palazzo si apriranno di nuovo per ospitare – tra le altre riunioni–  quella della commissione consiliare al Bilancio con Giampiero Pennetta (Movimento per Schittulli) nuovo presidente, eletto per effetto dello sfarinamento della maggioranza Pd&Co.

Uno come lui che ha sempre guardato ai numeri del bilancio, ha in animo di sentire personalmente l’assessore titolare della delega, Carmelo Lo Martire. Lei sorpresa – sostiene – dalle conclusioni del collegio, visto che mai prima era avvenuta una cosa simile; lui per niente. Anzi. Se l’aspettava, l’aveva previsto. E non è il solo, dato che tra quelli che stavano aspettando la giunta al varco, c’è Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia.

Mauro D'AttisMauro D’Attis.  “I segnali c’erano dallo scorso anno, da quando cioè i revisori scrissero  il parere sul rendiconto del 2014”, ricorda il consigliere di opposizione. “La relazione sul patto di stabilità interno ci preoccupa non poco perché i revisori smontano in toto un sistema, quello dell’amministrazione comunale, e non singoli capitoli di entrate e di uscita. Il che vuol dire che la tenuta del bilancio cittadino è seriamente a rischio e su questo qualcuno deve dare spiegazioni non a me, ma a tutti i cittadini. Assordante è il silenzio del sindaco Mimmo Consales, sempre pronto a convocare conferenze stampa e a spedire comunicati. Questa volta tace”, dice colpendo di fioretto il capo del governo cittadino.

Un altro colpo in affondo D’Attis lo ha fatto in consiglio, lo scorso 31 marzo, proprio nei confronti di Mangiameli che ha scritto assieme alla dottoressa Rita Saracino la relazione (era assente il presidente Vittorio dell’Atti, presidente di Economia aziendale all’Ateneo di Bari).

Il caso Mangiameli. La sua “colpa”? Essere revisore contabile e al tempo stesso componente del collegio dei sindaci della società partecipata Bocche di Puglia. Quanto basta per sollevare l’incompatibilità di Mangiameli, status su cui si sono espressi favorevolmente cinque consiglieri: oltre D’Attis che pure lo aveva proposto nel 2012, Pietro Santoro, Cosimo Elmo, Pietro Guadalupi, tutti di Fi, e Riccardo Rossi, unico esponente del movimento “Brindisi Bene Comune”, il quale da qualche giorno è candidato governatore per la Regione Puglia per la lista “L’altra Puglia” legata all’idea di Europa con Tsipras. Mangiameli, quindi, si è ritrovato protagonista dei discorsi interni al Palazzo per due volte.

Mimmo ConsalesLa coincidenza. Coincidenza ha voluto che proprio nel giorno del consiglio comunale dedicato anche al caso della sua ipotetica incompatibilità, sulle scrivanie del sindaco Mimmo Consales, del presidente dell’assemblea consiliare Luciano Loiacono e del dirigente del settore Servizi Finanziari, Mirella Destino, sia arrivata la relazione del Collegio sul patto di stabilità interno per l’anno 2014.

“No comment”, dice il commercialista. “Non per scortesia, ma per opportunità visto che – come saprà – c’è un’istruttoria. Grazie e buona giornata”. Non aggiunge altro Mangiameli che assieme ai colleghi revisori tutto quello che aveva da dire l’ha scritto. Così come ha scritto – riferiscono dal Palazzo -  sulla sua incompatibilità, allegando pronunce dei giudici amministrativi, fra Tar e Consiglio di Stato, a titolo di giurisprudenza dalla sua parte.

Certo è che “pesano” le conclusioni dei revisori sull’esame a campione delle determinazioni dirigenziali: “sovrastima degli accertamenti di competenza relativi alle entrate di cui al titolo I”, quelle tributarie, quelle alimentate dai contribuenti. Da ridire anche sulle spese: imputazioni di voci di competenza dell’esercizio finanziario 2014 all’esercizio finanziario successivo. E sembra che tra queste ci sia l’aggio che il Comune versa alla società concessionaria per la riscossione dei tributi (Abaco).

Quanto sia grave lo sforamento, non è chiaro. Altrettanto certo è che la relazione sia già sul tavolo del dirigente del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, presso il Ministero delle Economie e delle Finanze, a cui è stata inviata tramite posta elettronica certificata; nonché alla Sezione Giurisdizionale per la Puglia della procura regionale della Corte dei Conti.

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