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Pd, al direttivo cittadino la decisione sugli assessori Luperti e Monetti

La segreteria provinciale insiste: “Vanno sostituiti viste le criticità su urbanistica e rifiuti”. Il sindaco: “Lavorano bene, prevarrà il senso di responsabilità del partito”. Bruno: “Pronto a dimettermi se me lo chiede Emiliano”

BRINDISI – La quiete (apparente) dopo la tempesta, dopo il gran rifiuto del sindaco Mimmo Consales che ha detto “no” davanti alla richiesta arrivata da Bari e confermata dalla segreteria provinciale di azzerare la giunta o comunque di sostituire gli assessori del Pd all’Urbanistica, Pasquale Luperti, e all’Ecologia, Antonio Monetti.

Adesso il clima è disteso, lo qualificano persino come sereno, sia il primo cittadino, finito nell’occhio del ciclone, sia i contestatori del Partito democratico (da cui resta sospeso), in cui un giorno se ne dicono di tutti i colori e l’altro si stringono la mano come se nulla fosse successo. E’ la politica, si dice. E la politica oggi racconta di una “lite” che sembra superata da prove di dialogo andate in scena nel pomeriggio di ieri che si ripeteranno lunedì prossimo, anche alla presenza dei consiglieri regionali e dei parlamentari.

Antonio MonettiMa non è in seno al direttivo provinciale che il cosiddetto caso Consales troverà soluzione: tutto dipende dalle valutazioni dell’organo cittadino del Pd che dovrà essere convocato dal segretario brindisino Antonio Elefante, il quale prima di essere sfiduciato ha azzerato la sua stessa segreteria. E il caso vuole che proprio Elefante, il primo ad aver lanciato frecce contro il sindaco e gli assessori Luperti e Monetti, ritenuti poco attenti alle reali esigenza della città, avrà la responsabilità della convocazione.

La questione è tutta politica, benché sia stata presentata come nodo amministrativo da sciogliere per dare slancio all’azione del Comune in campi delicati come l’urbanistica e i rifiuti, anche sull’onda delle vicende giudiziarie, dalla denuncia del professore Giorgio Goggi messo alla porta per il Pug all’inchiesta sulla discarica di Autigno e sull’impianto di Cdr.

Ma è anche numerica, dal momento che la decisione se “salvare” o meno la coppia Luperti-Monetti, è rimessa ai voti. E stando all’attuale composizione del direttivo, il gruppo che sostiene Elefante è più ristretto rispetto a quello che invece ha dichiarato fedeltà a Consales, in cui rientrano i componenti del consiglio comunale, guidati da Salvatore Brigante (il quale a sua volta ha preso le distanza da Elefante che pure aveva sostenuto).

I numeri, del resto, assicurano al sindaco la maggioranza necessaria per governare, visto che Consales ha il supporto pieno oltre che del gruppo consiliare Pd, ad eccezione di Elefante che voterà volta per volta dopo l’astensione dal bilancio in segno di sfiducia per l’aumento delle tasse, di Impegno sociale, rientrato dopo un periodo di stand-by, così come dei centristi, al netto delle defezioni di Francesco Cannalire di Iniziativa democratica-Api e di Francesco Renna di Brindisi di tutti, quest’ultimo convinto della necessità di azzerare la giunta.

Quanto ai centristi, a dire il vero, non sono riconosciuti come partiti o come movimenti dal segretario provinciale del Pd, Maurizio Bruno: “Poiché nella realtà del Comune di Brindisi non esistono altri partiti dopo quello democratico, poiché si rappresentano da soli, la richiesta di sostituzione è chiaramente riferita ai due assessori e ovviamente non è contaminata da alcuna considerazione personale, ma appunto da valutazioni sulle criticità che sono emerse soprattutto di recente”, dice all’indomani dell’incontro in cui ha avuto modo di ascoltare il sindaco, su richiesta di quest’ultimo.

Michele Emiliano-3“Le indicazioni spettano al Pd e al direttivo cittadino”, continua. “Noi come segreteria provinciale, così come quella regionale che fa capo a Michele Emiliano, insistiamo su un cambio per arrivare sino alla fine del mandato”. Staffetta con i tecnici? “No, non sono d’accordo: ad amministrare, secondo me, dovrebbero esserci politici, persone per bene espressione dei partiti, la parte tecnica è quella dei dirigenti del Comune”, spiega. Del resto l’ipotesi di professionisti esterni è stata già sperimentata dal sindaco di Brindisi per un breve periodo, salvo poi ritornare sulla strada politica.

Consales però di cambiare componenti dell’equipaggio non sembra averne intenzione. Lo ha detto giorni fa, sostenendo che la giunta quella è e quella resta, peraltro senza neanche la figura del vice sindaco. E allora che si fa? “Si continua a parlare perché credo che il dialogo aiuti molto a superare le incomprensioni”, sostiene il sindaco. “Intanto ho avuto modo di illustrare, carte alla mano, cosa è stato fatto e cosa si intende fare, di conseguenza sono sicuro che la conclusione della vicenda sarà positiva anche perché prevarrà il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto il Pd nonché la necessità di salvaguardare quel che è stato realizzato”.

Antonio Elefante e Mimmo Consales“Quanto ad Emiliano, credo ci sia stato probabilmente un difetto di comunicazione, motivo per il quale abbiamo attivato un confronto ai fini della condivisione che va al di là dell’azzeramento o della sostituzione di questo o quell’assessore”. Ma se nessuno cambia idea, chi ne uscirà vincitore? Consales che ha dalla sua il gruppo consiliare del Pd, eccezione fatta per il segretario cittadino oppure le segreterie, dalla regionale alla provinciale? Gli esponenti dei partiti di opposizione hanno aperto le scommesse in attesa di sapere quando torneranno in consiglio comunale dopo quello lampo che ha permesso l’ingresso di Vito Gloria, ex Sel al posto del neo assessore alle politiche sociali Antonio Manfreda. Altro che quiete.

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