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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Pd, segretario si dimette e attacca

OSTUNI - Dimissioni al veleno. Il primo coordinatore cittadino del Partito Democratico, Silvestro Iaia, eletto nel 2009 in occasione del congresso fondativo del partito, ha rassegnato le proprie dimissioni. E le motivazioni le ha sintetizzate in una lunga lettera indirizzata al senatore Salvatore Tomaselli, al consigliere regionale Giovanni Epifani, al componente dell’Assemblea nazionale, Sergio Montanaro, al presidente del Consiglio comunale di Ostuni, Angelo Melpignano, al capogruppo Pd Vincenzo Pomes e alla Segretaria provinciale del partito.“Pd inerme, tra incertezze sulle prossime alleanze e l’evidenza di una scadente rappresentanza amministrativa". Duro attacco su vicenda rifiuti, Attività produttive e gestione (definita "privatistica") del settore dei Servizi sociali”.

OSTUNI -  Dimissioni al veleno. Il primo coordinatore cittadino del Partito Democratico, Silvestro Iaia, eletto nel 2009 in occasione del congresso fondativo del partito, ha rassegnato le proprie dimissioni. E le motivazioni le ha sintetizzate in una lunga lettera indirizzata al senatore Salvatore Tomaselli, al consigliere regionale Giovanni Epifani, al componente dell’Assemblea nazionale, Sergio Montanaro, al presidente del Consiglio comunale di Ostuni, Angelo Melpignano, al capogruppo Pd Vincenzo Pomes e alla Segretaria provinciale del partito.“Pd inerme, tra incertezze sulle prossime alleanze e l’evidenza di una scadente rappresentanza amministrativa". Duro attacco su vicenda rifiuti, Attività produttive e gestione (definita "privatistica") del settore dei Servizi sociali”.

La lettera, dunque. “Tutti - scrive Iaia - siamo stati protagonisti di una stagione politica esaltante, credendo di poter fare politica in un Partito capace di mettere al centro la Polis, la costruzione di una nuova politica e i problemi della gente. Il mio proposito, per Ostuni, era quello di contribuire a costruire un Pd forte e capace di coalizzare intorno a sé forze e cittadini per continuare una azione di sviluppo civile e democratico della nostra città. Per questo proposito era necessario allargare le nostre alleanze e amalgamare per quanto possibile l’attuale maggioranza al Comune in una strategia politica di Centro Sinistra”.

Ma tutto questo, attacca a seguire Iaia, sino ad oggi non è stato possibile. Ed il tono della disanima è pesante: “Più volte ci siamo detti quanto deludente fosse il consenso elettorale ai partiti di maggioranza ogni volta che si è votato per elezioni regionali o nazionali. Sappiamo tutti che in Ostuni c’è una scadente rappresentanza amministrativa, che in questi  anni non ha saputo proporsi con idee e provvedimenti all’altezza dei tempi. Basti pensare alla vicenda rifiuti o alle Attività Produttive o alla gestione privatistica del settore dei Servizi Sociali. Le capacità del nostro sindaco di colmare deficienze e incapacità non ci deve consolare ma è elemento di ulteriore riflessione per fare di più e meglio”.

Ma intanto getta la spugna, non prima di mettere nero su bianco i nodi sul tappeto:  “Ho tentato disperatamente di mettere al centro del nostro dibattito queste riflessioni e di cominciare a lavorare per una profonda rivisitazione delle nostre alleanze non solo politiche, ma anche sociali. Per ultimo, nella riunione di Direzione del 23 marzo si è sviato i problemi da me posti, cercando di portare il discorso sulla difesa della correttezza dell’importante intervento edilizio cosiddette Case delle Forze dell’Ordine,  verso il quale nessuno nutre dubbi”.

“Esprimo il mio profondo disaccordo con coloro i quali credono di arrivare alle prossime  scadenze politiche ed elettorali con un  profilo basso, sperando che il solito Domenico Tanzarella ci permetta di sostituirlo, cercando di tenere compatto il variegato schieramento che lo attornia.  Questa è una tattica suicida e soprattutto mortifica il nostro Partito che deve essere protagonista di un rilancio politico e programmatico di Ostuni”.

Le conclusioni: “A questo punto, di fronte alla ennesima mia delusione e ad un corpo del partito che sembra non reagire alla ipocrisia politica, non posso che rassegnare le mie dimissioni da Coordinatore cittadino. Non posso permettere che, continuando a mettere la testa sotto la sabbia, si vada incontro  a gravi sconfitte politiche che coinvolgeranno anche importanti rappresentanze Istituzionali di cui  il nostro Partito beneficia nella nostra città”.

E rivolgendosi agli organi del partito, l’ultima sottolineatura: “Non ho dubbio che possiate considerare le mie dimissioni irrevocabili, cosi come vi prego di credere che la mia militanza nel Partito Democratico proseguirà, perché credo fermamente alla possibilità di costruire una nuova stagione politica che veda al centro un grande e forte Partito Democratico”.

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