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Pd: “Verifica subito, per rilanciare il programma e mantenere fede ai patti”

OSTUNI – “A giorni sarà verifica”. Per la serie: a furia di dirlo prima o poi la si aprirà per davvero. Dopo averla annunciata nell’agosto scorso e sollecitata qualche settimana più tardi, il Partito democratico torna a chiedere con forza al Primo cittadino di dare corso alle consultazioni in seno alla maggioranza, per avviare quella che gli stessi Democratici definiscono la “fase di rilancio”.

OSTUNI – “A giorni sarà verifica”. Per la serie: a furia di dirlo prima o poi la si aprirà per davvero. Dopo averla annunciata nell’agosto scorso e sollecitata qualche settimana più tardi, il Partito democratico torna a chiedere con forza al Primo cittadino di dare corso alle consultazioni in seno alla maggioranza, per avviare quella che gli stessi Democratici definiscono la “fase di rilancio”.

Il coordinamento cittadino del Partito Democratico avrebbe già consegnato nelle mani del sindaco un documento in funzione dell’apertura del confronto. Sempre più vicina, dunque, la verifica amministrativa: “Si tratta di un momento di riflessione già stabilito un anno fa, quando fu costituita la Giunta comunale”, puntualizzano i dirigenti locali del Pd, coordinati dal segretario cittadino Silvestro Iaia.

Ad agosto il primo messaggio, tra le righe di un documento politico interlocutorio, stilato giusto per aprire pian piano le danze: “Il Partito democratico - si leggeva - sente il bisogno di fare il punto sui problemi della nostra città, che rimangono in gran parte problemi legati ad una crescita, sulla strategie di medio e lungo periodo, sui metodi e sui mezzi per raggiungere obiettivi qualificati, soprattutto nella proposizione turistica del nostro territorio, nell’allargamento e qualificazione dei fattori produttivi, nell’ampliamento delle occasioni di lavoro per i giovani, nei gravosi impegni di sostegno ai cittadini più bisognosi, nel proposito di innescare un processo virtuoso di collaborazione fra la pubblica amministrazione e i cittadini nel preservare e difendere le bellezze della nostra città, nell’adottare comportamenti che migliorino i rapporti fra le persone e di esse con le varie Istituzioni per migliorare ancor più il vivere quotidiano”.

Poche settimane più tardi, il senatore Salvatore Tomaselli sarebbe stato più esplicito: “La verifica è necessaria e rappresenterà un momento di crescita e di rafforzamento del progetto politico”. Un percorso propedeutico, sino all’odierna richiesta ufficiale, pare già consegnata nelle mani del sindaco Tanzarella: “Si apra la verifica”.  In ballo anche una cambiale: l’impegno di rendere al Pd quel quarto assessorato rivendicato un anno fa e promesso già in origine, ossia in sede di formazione dell’esecutivo. Pronto a subentrare in Giunta, ci sarebbe il professor Francesco Prudentino, attuale consigliere comunale e già in passato assessore.

Ma Tanzarella, pur venendo incontro alle richieste dei Democratici, sembrerebbe intenzionato a chiedere al Pd di rafforzare, con un proprio rappresentante, la presenza femminile all’interno dell’esecutivo. Che tradotto in parole povere, significa: sì alla quarta delega, purché la quota sia “rosa”.

Ma questo non sarà soltanto l’unico nodo della verifica in cantiere, che potrebbe comportare staffette anche in seno alle forze che fanno riferimento al primo cittadino (Partito socialista, Progetto città, Ostuni che lavora, Tanzarella per Ostuni). Quattro assessori su 10, tra gli attuali, non a caso sulla carta sono a termine: Agostino Iaia (Viabilità e Polizia municipale, Progetto città), Pietro Marzio (Bilancio, Ostuni che lavora), Francesco Salonna (Lavori Pubblici, Ostuni che lavora), Luisa Danese (Pubblica istruzione, Socialisti). Ma in seno alle liste civiche c’è già chi frena.

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