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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Petrolio: Regioni contro le trivelle

L’AQUILA - Tutti i Consigli regionali d'Italia sostengono la Puglia nel “no” alle prospezioni nel Mar Adriatico e in tutto il Mediterraneo europeo. “Lo stop alle ricerche petrolifere off shore e la tutela del mare diventano forte posizione comune delle Assemblee legislative, che chiedono a loro volta un incontro al presidente Monti e al ministro Clini”: è quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, che sul tema ha raccolto oggi il sostegno e il consenso di tutti i colleghi: “Sono contento per aver tenuto fede ad un impegno nei confronti dei pugliesi e ad uno degli obiettivi della manifestazione di Monopoli del 21 gennaio 2012”.

L’AQUILA - Tutti i Consigli regionali d'Italia sostengono la Puglia nel “no” alle prospezioni nel Mar Adriatico e in tutto il Mediterraneo europeo. “Lo stop alle ricerche petrolifere off shore e la tutela del mare diventano forte posizione comune delle Assemblee legislative, che chiedono a loro volta un incontro al presidente Monti e al ministro Clini”: è quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, che sul tema ha raccolto oggi il sostegno e il consenso di tutti i colleghi:  “Sono contento per aver tenuto fede ad un impegno nei confronti dei pugliesi e ad uno degli obiettivi della manifestazione di Monopoli del 21 gennaio 2012”.

L'Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti dei Consigli delle Regioni e Province autonome, riunita a L'Aquila, ha infatti approvato all'unanimità, su proposta di Introna, un ordine del giorno che invita il presidente del Consiglio dei ministri e il ministro dell'Ambiente, ai quali si chiede un incontro con una delegazione dei presidenti di Regioni e Consigli, “a voler sospendere ogni procedimento autorizzativo per indagini petrolifere in mare e adottare una moratoria di ogni iniziativa di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nell'Adriatico e nelle acque al largo di tutte le coste europee”.

Il documento condivide anche l'iniziativa, sempre avanzata da Introna, di una Conferenza delle Regioni adriatiche e del Mediterraneo europeo, da tenersi a Trieste entro il febbraio 2012. Argomento: la conservazione dell'ambiente marino. I Consigli delle Regioni dell'Adriatico si impegnano inoltre ad approvare un'iniziativa di legge al Parlamento analoga a quella adottata all'unanimità dal Consiglio regionale della Puglia il 19 luglio 2011, che prevede il divieto della prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi nelle acque del mare Adriatico prospicienti le regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia.

Non solo. Attraverso l'ordine del giorno, le Regioni chiedono di applicare il divieto anche ai procedimenti autorizzativi avviati e non conclusi al momento di entrata in vigore della legge e fa salve le autorizzazioni e le concessioni in essere fino all'esaurimento dei relativi giacimenti, nei limiti stabiliti dai provvedimenti stessi. “La Puglia non è sola - conclude Introna - in una battaglia di civiltà, di difesa del lavoro e della vita in mare e sulla costa, per la salute dell'ambiente e della gente, per il futuro di donne e uomini, pugliesi, italiani, europei”.

In settimana, intervenendo ai lavori della Commissione Ambiente del Senato, lo stesso ministro Corrado Clini, in relazione alle autorizzazioni concesse nei mesi scorsi dal precedente governo per effettuare ricerche petrolifere nel basso Adriatico di fronte alle coste pugliesi, aveva manifestato una sostanziale contrarietà rispetto ai sondaggi, annunciando:  “Sto verificando le procedure che hanno portato alle autorizzazioni. A fronte degli obiettivi e delle politiche che l’Italia si è data per concorrere alla lotta ai cambiamenti climatici e alla riduzione della CO2, appaiono in contrasto gli interventi che vanno in direzione opposta, quali l’ulteriore ricorso agli idrocarburi”.

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