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Sabato, 20 Aprile 2024
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Piovono tessere in fotocopia, salta il congresso del Pd di Villa Castelli

VILLA CASTELLI - Pasticcio Pd a Villa Castelli. Alla vigilia del congresso fissato per il dieci gennaio scorso, sono cresciuti esponenzialmente gli iscritti, raggiungendo e superando abbondantemente le tessere del Partito democratico di una città, per fare un esempio, storicamente rossa come Mesagne. Solo che, nel caso del piccolo centro collinare, le tessere sono fotocopiate. Il segretario provinciale, e commissario per il circolo locale, Corrado Tarantino, interpella la direzione nazionale e, in attesa di verificare se quelle tessere siano valide oppure no, azzera la data delle votazioni. La sezione locale se ne infischia e vota lo stesso, eleggendo a coordinatore cittadino Benedetto Ligorio. Ma, Tarantino dixit, “l’elezione non è valida, il circolo cittadino resta commissariato”.

VILLA CASTELLI - Pasticcio Pd a Villa Castelli. Alla vigilia del congresso fissato per il dieci gennaio scorso, sono cresciuti esponenzialmente gli iscritti, raggiungendo e superando abbondantemente le tessere del Partito democratico di una città, per fare un esempio, storicamente rossa come Mesagne. Solo che, nel caso del piccolo centro collinare, le tessere sono fotocopiate. Il segretario provinciale, e commissario per il circolo locale, Corrado Tarantino, interpella la direzione nazionale e, in attesa di verificare se quelle tessere siano valide oppure no, azzera la data delle votazioni. La sezione locale se ne infischia e vota lo stesso, eleggendo a coordinatore cittadino Benedetto Ligorio. Ma, Tarantino dixit, “l’elezione non è valida, il circolo cittadino resta commissariato”.

L’antefatto. Il 18 dicembre scorso Vito Nigro, a capo del Pd di Villa Castelli, rassegna le dimissioni. Nella sezione si scontrano ormai da troppo tempo le due anime del partito, gli ex Democratici di sinistra, capeggiati da Benedetto Ligorio da una parte, la ex Margherita dall’altra, rappresentati da Alessandro Neglia. Sigle amarcord, ma assai dure a morire, che oggi fanno capo rispettivamente al segretario regionale Sergio Blasi, e al sindaco di Bari, Michele Emiliano. Per completezza di informazione val la pena di precisare che il primo dei contendenti è figlio dell’assessore Vito Ligorio, il secondo è assessore lui stesso. Tarantino, tuttavia, non demorde, e non si stanca di fare appello alla vocazione unitaria del partito. Invano.

Contestualmente alle dimissioni di Nigro, la sezione viene commissariata e si fissa il congresso per il nuovo anno. La mattina stessa del dieci gennaio, dopo essersi accorto dell’anomala crescita dei tesserati, Tarantino chiama i due contendenti al telefono e comunica che, secondo lui, il congresso non s’ha da fare. Entrambi sembrano essere d’accordo. Alla telefonata segue la comunicazione formale. L’oggetto della mail, è “urgente”, il testo recita così “Il segretario provinciale, verificata nella mattinata di lunedì 10 gennaio 2011 l’impossibilità di svolgere il congresso di Villa Castelli per approfondimenti necessari sull’anagrafe degli iscritti, dopo comunicazione verbale ai membri del comitato organizzatore del congresso, Benedetto Ligorio ed Alessandro Neglia, comunica ufficialmente che il congresso è rimandato e che nel frattempo il circolo sarà diretto dallo stesso segretario provinciale o da suo delegato”.

Non è la Bolognina, ma gli animi sono surriscaldati del pari. Val la pena di precisare che le tessere su fotocopia sono state sottoscritte da entrambe le parti, che ne acclamano la legittimità. Pare che il nazionale non abbia ancora spedito gli originali alla sezione. Ma c’è di più, anche se questo Tarantino non lo dice. Voci di corridoio, nient’altro che voci al momento, sostengono che fra quei tesserati ci sono persino iscritti di Sinistra ecologia e libertà, gente con doppia tessera insomma. Anomalia, vera o presunta, ancora tutta da verificare.

Nelle more degli accertamenti, resta un fatto che, malgrado la doppia comunicazione giunta dall’alto della segreteria provinciale, Benedetto Ligorio e i suoi seguaci ritengono di dover procedere alla elezione del nuovo coordinatore cittadino. “Tutto vero – conferma Tarantino -, ma il congresso è palesemente nullo. Ci riserviamo, prima di procedere alle elezioni, di verificare la validità delle tessere, la cui crescita ci sembra francamente abnorme”. E nel frattempo? “Nel frattempo il partito resta commissariato”, fino a data da destinarsi.

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