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Politiche: inflazione di candidati nel Pd

BRINDISI - Chissà se le primarie di Capodanno annunciate dal segretario Bersani avranno un effetto moltiplicatore sulle candidature per le elezioni politiche di febbraio. Se così dovesse essere, a Brindisi saranno davvero in tanti a correre nel PD per un posto in Parlamento, perché già oggi la fila degli aspiranti deputati e senatori è lunga. Ma è probabile che la conta interna prima del voto convinca qualcuno a desistere, soprattutto se non ha dalla sua parte battaglioni di sostenitori-elettori pronti a fare la fila nell'ultimo fine settimana dell'anno. Ecco, al momento, chi spera di andare (o restare) a Roma.

BRINDISI - Chissà se le primarie di Capodanno annunciate dal segretario Bersani avranno un effetto moltiplicatore sulle candidature per le elezioni politiche di febbraio. Se così dovesse essere, a Brindisi saranno davvero in tanti a correre nel Pd per un posto in Parlamento, perché già oggi la fila degli aspiranti deputati e senatori è lunga. Ma è probabile che la conta interna prima del voto convinca qualcuno a desistere, soprattutto se non ha dalla sua parte battaglioni di sostenitori-elettori pronti a fare la fila nell'ultimo fine settimana dell'anno. Ecco, al momento, chi spera di andare (o restare) a Roma.

In prima fila c'è ovviamente il senatore uscente Salvatore Tomaselli, che nella passata legislatura è stato a Montecitorio: l'ex presidente provinciale della Cna, in caso di possibilità di scelta, preferirebbe rimanere a Palazzo Madama. Alla Camera, invece, fanno un pensierino il dottor Salvatore Brigante (già candidato sindaco ed oggi consigliere comunale), ed il sindacalista della Cisl Enzo Lezzi, proposto e sostenuto da Giovanni Carbonella. Sembra che anche il segretario provinciale del Pd, Corrado Tarantino, sia pronto a proporsi, ma la decisione di passare attraverso le primarie potrebbe frenare i suoi propositi.

In provincia ci sono altri due pezzi forti: il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella, socialista, che alle ultime amministrative si impose con una maggioranza bulgara, e l'assessore regionale Fabiano Amati, fasanese. Il primo, per potersi candidare a Roma, dovrebbe dimettersi da primo cittadino entro 45 giorni dalla data del voto, e i bene informati dicono che la tentazione è davvero forte. Il secondo ha un altro dubbio, perché fa parte della schiera, sempre più folta, degli aspiranti presidenti della Regione Puglia. Una schiera che comprende da tempo il sindaco di Bari Michele Emiliano e l'ex presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, che non si candida, ma aspetta sempre che - dall'alto - qualcuno glielo chieda.

Ferrarese gioca però su due tavoli, perché per lui è pronta anche la candidatura alla Camera. Una candidatura forte la sua, e una elezione che in altri tempi sarebbe stata considerata scontata, ma con l'aria che tira, il malcontento, la crisi e l'avanzata dei grillini, nulla può essere dato per scontato. Infatti anche il senatore uscente dell'Italia dei Valori, Enzo Caforio, sta pensando se è il caso di ricandidarsi o tirarsi indietro: il partito di Di Pietro, del resto, è tra quelli che appaiono destinati al massacro elettorale.

Resta Vendola e il suo Sel: ieri il governatore ha annunciato - anche lui - le primarie per la scelta dei parlamentari. Gli uomini forti del partito, in provincia di Brindisi, sono il mesagnese Toni Matarrelli e il brindisino Giovanni Brigante. Ma il primo sembra intenzionato a restare a Bari, nella speranza di un assessorato.

Resta da sciogliere un problema, tutto interno al Partito Democratico: dove sono le donne, per le quali, almeno a parole, ci si batte? Il gioco delle candidature sembra per ora tutto al maschile. Ma anche tra le sostenitrici del partito qualche nome da spendere, e qualche disponibilità ad entrare in lista, c'è già. Per esempio a Fasano c'è Loredana Legrottaglie, componente della segreteria regionale; a San Donaci la portavoce della conferenza regionale delle donne del PD, Antonella Vincenti; mentre a San Pietro c'è Elisa Mariano, portavoce della conferenza provinciale dello stesso organismo interno. Chissà se qualcuno sarà disposto a lasciar loro un po' di spazio.

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