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Porto, minacce di ricorsi anti-Casilli

BRINDISI - «Se non ravviserò l'esistenza delle competenze in ambito portuale, farò ricorso al Tar, come già feci contro la Prete». Parla Nicola Zizzi, che commenta la decisione di Haralambides di nominare Cosimo Casilli. Divergenze anche nella maggioranza di centrosinistra.

BRINDISI - «Il ricorso contro Fernanda Prete mi costò 5.000 euro, ma i giudici mi diedero ragione. Se anche questa volta ravviserò la mancanza del requisito della competenza in materia portuale, presenterò un nuovo ricorso». Nicola Zizzi, dirigente comunale, è in vacanza all’estero, ma accetta volentieri di dire la sua sulla probabile nomina dell’ex deputato Cosimo Casilli, farmacista leccese, a segretario dell’Autorità portuale di Brindisi. Fu lui ad ostacolare la permanenza della dirigente provinciale sulla poltrona di segretario, nel 2007.

L’allora presidente Giuseppe Giurgola aveva scelto la stimata professionista brindisina sulla base del curriculum, ma la Prete non aveva alcuna esperienza in materia di porti e traffici marittimi, e il Tar prima concesse la sospensiva e poi diede ragione a Zizzi nel merito del ricorso. Qualche anno dopo, i membri del Comitato portuale che avallarono la nomina della Prete, rimasta solo due mesi, furono chiamati a risarcire lo Stato per la spesa provocata: 54.000 euro.

Mercoledì prossimo il presidente Hercules Haralambides proporrà al Comitato portuale la nomina di Casilli. Di lui si sa poco: lo si conosce per i passati incarichi dirigenziali alla Provincia di Lecce e al Comune di Casarano, e per due brevi esperienze parlamentari. Haralambides svelerà se il leccese, di cui pure si dice un gran bene, abbia la competenza richiesta dalla legge 84 del 1994, che testualmente recita: «Il segretario generale è nominato  dal  comitato  portuale,  su proposta del presidente, tra  esperti  di  comprovata  qualificazione professionale nel settore disciplinato dalla presente legge».

Le ultime parole non lasciano margini di manovra. Ecco perché suonano abbastanza stonate le parole scritte ieri dal sindaco Consales, che sembravano quasi un avallo alla nomina di Casilli, persona vicina al Pd e a Letta, ma della cui scelta il Pd brindisino (almeno quello rappresentato dal segretario cittadino Antonio Elefante) nulla sapeva.

L’apertura del primo cittadino non solo è arrivata nello stesso giorno in cui il Pdl ha deciso di chiedere le dimissioni di Haralambides, dopo due anni di silenzio e sostegno, ma rischia di creare imbarazzo anche all’interno della maggioranza di centrosinistra. Francesco Renna, consigliere comunale di “Brindisi di tutti” con delega speciale del sindaco agli eventi, boccia sia il presidente che l’ipotesi Casilli, proprio in virtù del precedente Prete-Zizzi.

«Quella storia torna oggi attuale alla luce dell’annunciata intenzione di Haralambides di nominare un personaggio proveniente dal mondo della politica, ma sprovvisto dei requisiti professionali specialistici prescritti dalla legge. Appaiono scontati e con ampia possibilità di vittoria, i ricorsi che saranno prodotti contro tale nomina, qualora la stessa venga effettuata, così come saranno passibili di risarcimento dei danni su richiesta della Corte dei Conti quei componenti del Comitato che dovessero votare a favore».

Insomma, uomo avvisato mezzo salvato. Ma se non bastasse, ecco l’appello finale di Renna: «Chiedo a tutti i componenti del Comitato Portuale - a cominciare dal Sindaco - di fare in modo di non privarci di un sogno, che è quello di poter assistere alla rinascita delle attività economiche del nostro porto e della sua riappropriazione da parte della Città».

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