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Giovedì, 28 Marzo 2024
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«Prima le case, poi il palasport»

BRINDISI - Il sindaco Mimmo Consales era stato chiaro, qualche giorno fa, in occasione della conferenza stampa convocata per illustrare le decisioni in tema di nuovo PalaEventi: «Lo faremo solo a condizione che non si debbano tagliare i servizi sociali e altre voci di bilancio». Ma il tema del nuovo palasport è da sempre scottante, e anche questa volta le critiche e gli avvertimenti non mancano. Perfino all'interno della maggioranza: il consigliere comunale del Pri, Luigi Sergi, per esempio, è categorico: «Meglio pensare all'emergenza abitativa. Prima la casa, poi il palazzetto».

BRINDISI - Il sindaco Mimmo Consales era stato chiaro, qualche giorno fa, in occasione della conferenza stampa convocata per illustrare le decisioni in tema di nuovo PalaEventi: «Lo faremo solo a condizione che non si debbano tagliare i servizi sociali e altre voci di bilancio». Ma il tema del nuovo palasport è da sempre scottante, e anche questa volta le critiche e gli avvertimenti non mancano. Perfino all'interno della maggioranza: il consigliere comunale del Pri, Luigi Sergi, per esempio, è categorico: «Meglio pensare all'emergenza abitativa. Prima la casa, poi il palazzetto».

Il capogruppo del partito dell'edera chiede che sia fatta una attenta verifica su residui attivi e passivi presenti in bilancio, proprio per capire se effettivamente ci sono i soldi a disposizione per l'investimento di cinque milioni di euro che l'Amministrazione ha deciso di portare a termine per il palazzetto. E poi passa alla critica basata su motivazioni "sociali”: «L'operazione sembra muoversi su un piano del tutto scollegato  rispetto alle gravi emergenze che affliggono la cittadinanza, prima tra tutte quella abitativa. Gli sfratti per morosità continuano a crescere esponenzialmente e i fondi stanziati in bilancio a contrasto del fenomeno sono divenuti incapienti, a fronte delle continue richieste di aiuto che vengono recapitate agli uffici competenti». E secondo Sergi il peggio deve ancora venire: «Per molti nuclei familiari beneficiari degli aiuti, l'orizzonte temporale dei 24 mesi sta per scadere, dunque è imminente una ulteriore esplosione dell'emergenza».

Il consigliere del Pri chiede che sia rimpinguato «il fondo comunale per i contributi agli sfrattati, e che sia istituito un tavolo tecnico per la formulazione di piani di lotta al disagio abitativo», così come previsto da un suo ordine del giorno presentato nell'ultimo Consiglio del 13 dicembre scorso, ma non discusso e rinviato alla prossima riunione dell'assemblea.

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