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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Primarie Pd nel Brindisino, Zingaretti piace più di Martina

Il presidente della Regione Lazio vincitore contro il segretario nazionale uscente. Ma calano i partecipanti al voto

BRINDISI – Nicola Zingaretti batte con 385 voti contro 304 Maurizio Martina nelle primarie in provincia di Brindisi per la segreteria nazionale del Pd. Martina ha vinto a Brindisi per 65 a 16, a Ostuni  per 51 a 15, a San Pietro Vernotico per 33 a 1, a Torchiarolo per 12 a 7, a Latiano per 23 a 0, a Cisternino per 16 a 7, a Cellino San Marco per 22 a 19, Carovigno  per 34 a 15, ma è stato sconfitto a Fasano, Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, San Vito dei Normanni (da Giachetti), San Pancrazio Salentino (1 voto contro i 64 di Zingaretti), Mesagne e nei restanti circoli della provincia.

Gli altri candidati sono stati sempre fuori gioco (52 voti Giachetti, 27 il pugliese Boccia, 18 Corallo, 6 voti Saladino). Ciò che dovrebbe preoccupare il partito democratico è il dato dei votanti, solo 804 con 796 voti validi. Ben altra affluenza avevano avuto precedenti primarie, anche se – soprattutto nel capoluogo – viziate da tesseramenti dell’ultima ora e affluenza di truppe cammellate. L’impressione questa volta è che siano andati al voto gli iscritti “effettivi”.

Martina vince dove pesa ancora l’influenza degli ormai ex parlamentari e dei consiglieri regionali in carica, perde dove il pressing della base punta a una svolta più decisa e percepibile anche dagli elettori, soprattutto da quelli che si vogliono riconquistare. In questa fase Zingaretti sta al Pd, si potrebbe semplificare, come Maurizio Landini sta alla Cgil: speranze di ritorno al rapporto diretto con le nuove e vecchie problematiche sociali, scelte chiare, priorità al mondo del lavoro, leadership forte.

Si vedrà al congresso nazionale quale messaggio sarà il più forte e convincente non solo verso il partito, ma verso gli italiani che stanno ricominciando a contare gli spiccioli, e che sono di nuovo alle prese con la cessazione dei contratti di lavoro, il rialzo dei tassi di interesse e che si sono stufati dei selfie alla Nutella, ma che non hanno neppure voglia di ritorni al passato.

Nella casistica delle situazioni particolari del Pd nel Brindisino c’è a pieno titolo la vicenda del circolo di San Pietro Vernotico, dopo la sconfitta alle amministrative, e la rumorosa uscita dopo decenni dell’attuale presidente della commissione sanità del consiglio regionale, Pino Romano, che ha scelto di seguire le strategie dettate dal governatore della Puglia (Romano ha aderito al gruppo La Puglia per Emiliano, poi ad Articolo Uno, adesso al nuovo movimento in cui confluiscono anche ex di Forza Italia, Senso Civico, con cui conta di essere rieletto).

A San Pietro ha vinto Martina, ma di quello che fu uno dei circoli più forti della provincia resta ben poco, se a votare per le primarie si sono presentati in 34. Ricostruzione affidata ad un lungo commissariamento che fu deciso dalla segreteria provinciale dopo le lacerazioni pre-elettorali, e all’attuale gruppo dirigente che conta l’ex deputata Elisa Mariano, il candidato sindaco sconfitto da Pasquale Rizzo, Salvatore Mariano, e da Ernesto Musio.

Martedì 29 gennaio, nella sede di via Brindisi, gli iscritti sono stati convocati alle 18 per il ritorno alla gestione autonoma: ci sarà il congresso di circolo, per eleggere il nuovo segretario e il nuovo direttivo. Potranno partecipare al congresso con diritto di voto quanti, presenti nell'anagrafe degli iscritti 2017, abbiano già rinnovato la tessera o intendono farlo entro la giornata di martedì 29.

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