A maggio Matera sarà una delle città capoluogo che andrà al voto per l'elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale. Un quinquennio strategico che coincide con il percorso di preparazione e l'arrivo al 2019, data in cui la città lucana (di 60mila abitanti) sarà capitale europea della cultura. Il sindaco Salvatore Adduce, uno degli artefici di questo importante traguardo, si ricandida per la carica di primo cittadino. Lo ha deciso la direzione cittadina del Partito democratico. La decisione, però, ha creato una spaccatura con l'ala renziana del partito che chiedeva di fare le primarie o di favorire un ricambio generazionale. Sono quindi in discussione l'unità del partito e, quindi, della coalizione e pertanto in questi giorni si lavorerà per ricucire lo strappo.

Nel panorama politico cittadino, la novità della prossima campagna elettorale è la presenza di un movimento civico denominato "Matera 2020" che il 23 marzo sceglierà il proprio candidato sindaco proprio con le primarie. Sono in lizza Raffaello De Ruggieri, presidente della Fondazione Ze'tema e storico promotore culturale, l'architetto Venanzia Rizzi, il vice prefetto di Brindisi Maria Rita Iaculli, l'imprenditore Antonio Serravezza, il giovane Massimiliano Amenta. Anche i 5 Stelle hanno comunicato il proprio candidato che è Antonio Materdomini, attivista della prima ora del movimento di Grillo. La scelta è avvenuta con la certificazione della lista da parte dello staff di Beppe Grillo. Nel centrodestra si attende il 16 marzo, giorno in cui a Matera si terrà un incontro con Raffaele Fitto. Anche il coordinatore regionale di Forza Italia Cosimo Latronico fa parte dei "Ricostruttori".