rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

"Primarie? Sono il primo segretario eletto così, non potrei essere contrario"

BRINDISI - “Indebolire il Partito democratico è uno sport che non comporta medaglie”, chi sperava di cogliere al volo una parola chiara e definitiva del segretario Pierluigi Bersani in visita al Forum brindisino sull’energia, sulle lacerazioni in corso nel più grande partito del centrosinistra, è certamente rimasto deluso. Il signore emiliano non perde l’aplomb di gentiluomo d’altri tempi e si capisce che, finché potrà, glisserà su domande che porterebbero allo scontro frontale all’interno del partito. Checché ne pensino di lui i rottamatori capeggiati dal giovane e rampante sindaco di Firenze Matteo Renzi.

BRINDISI - “Indebolire il Partito democratico è uno sport che non comporta medaglie”, chi sperava di cogliere al volo una parola chiara e definitiva del segretario Pierluigi Bersani in visita al Forum brindisino sull’energia, sulle lacerazioni in corso nel più grande partito del centrosinistra, è certamente rimasto deluso. Il signore emiliano non perde l’aplomb di gentiluomo d’altri tempi e si capisce che, finché potrà, glisserà su domande che porterebbero allo scontro frontale all’interno del partito. Checché ne pensino di lui i rottamatori capeggiati dal giovane e rampante sindaco di Firenze Matteo Renzi.

L’unica concessione alle malizie dei cronisti, è stata l’affermazione lapidaria di cui sopra, che vuol significare assai più di quanto dice. Pare di capire chiaro e forte l’invito a evitare spaccature che, dovunque vengano, possono rappresentare una operazione suicida in un istante come questo, mai prima d’ora più propizio alle opposizioni, visto che come ora la maggioranza ha vacillato tanto pericolosamente. L’argomentazione di Bersani potrebbe lasciare (e lascia) sordo chi, sempre all’interno del Pd, pensa che questo istante esatto sia quello più propizio per la corsa ad occupare il posto di premier della coalizione.

Già. Ma quale, coalizione? Se Fini a Bastia Umbra cita “Il piccolo principe” o un Veltroni d’annata 2007, non è dato sapere. Certo è che la passione per le letture, è inequivocabilmente la stessa.  Ma Bersani, anche su questo tace. Se qualcuno gli rammenta che Emiliano ha espresso forti mal di pancia sull’invito a partecipare dei rottamatori veri o presunti, declinato senza esitazione, il segretario non risponde, o glissa. Ma se qualcuno gli chiede se sia d’accordo sulle primarie e se Nichi Vendola possa essere il prossimo leader del centrosinistra, a fronte dell’esperimento da lui stesso definito “molto positivo” in Puglia, beh, Bersani s’arrabbia. “Mi sento offeso da questa domanda che continuano a farmi”, risponde. “Sono o non sono il primo segretario eletto con il metodo delle primarie, introdotte dal mio partito? E allora? Come posso essere contrario?”.

Per il momento, è tutto quello che il segretario del Partito democratico di passaggio a Brindisi, concede. Ci sarà tempo per approfondire i temi caldi del territorio, questione energetica e rigassificatore prima e su tutte. Così come ci sarà tempo di capire, qui e altrove, quanta parte dei brindisini stanno con lui e D’Alema, e quanti con Renzi e Emiliano.  Se davvero e possibile segnare confini tanto netti. Certo è che, prima di tornare alle urne, Bersani & Co ci tengono a liquidare una questione su tutte: la legge elettorale, che ponga fine all’infamia dei listini bloccati, questione che dovrà essere affrontata da un “governo tecnico, di passaggio”, punto fermo ribadito ieri di fronte al gotha del partito democratico autoctono, ma anche di fronte al segretario regionale Sergio Blasi e alla vice presidente della giunta regionale Loredana Capone.

Il finale, è stato suggellato dalla parola d’ordine che, per il segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani, è una e una sola: “Organizzare una ripartenza”. Prossima fermata? Per questi e quelli, l’Italia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Primarie? Sono il primo segretario eletto così, non potrei essere contrario"

BrindisiReport è in caricamento