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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica Carovigno

Pronta la prima candidatura a Carovigno: è l'antropologo Antonio Palmisano

Il primo candidato sindaco ufficiale di questo inatteso ritorno alle urne per i cittadini di Carovigno è Antonio Palmisano, professore di Antropologia all’Università del Salento. Lo candida il Partito Comunista, con il quale Palmisano collabora a Carovigno da qualche tempo nelle campagne ambientali

CAROVIGNO – Il primo candidato sindaco ufficiale di questo inatteso ritorno alle urne per i cittadini di Carovigno è Antonio Palmisano, professore di Antropologia all’Università del Salento. Lo candida il Partito Comunista, con il quale Palmisano collabora a Carovigno da qualche tempo nelle campagne ambientali, in ultimo quella per la tutela del Canale Reale e delle acque della riserva di Torre Guaceto. Il Partita Comunista di Carovigno, e il suo segretario regionale Tonino Mosaico dunque non entreranno nell’alleanza di centrosinistra che il sindaco uscente Mimmo Mele, che ha rassegnato le dimissioni dopo un anno e mezzo nel tentativo di rivincere le elezioni con una maggioranza più stabile, sta mettendo insieme, convincendo sin qui il Pd, e pare anche Sel e Rifondazione a far parte di un’alleanza con le sue liste personali, che non mancheranno.

Antonio Palmisano-2Tutto il resto delle ipotesi di candidatura di muove invece nell’area di centrodestra, dove il numero degli aspiranti viene moltiplicato dalla scelta di Forza Italia. Il senatore Vittorio Zizza, ex sindaco di Carovigno e grande avversario di Mele, sta lavorando per concentrare il voto dell’area su Carmine Brandi, che fu assessore ai servizi sociali nella sua amministrazione. A favore di Brandi sin qui si è dichiarato Fratelli d’Italia, ma la sfidante di Mele un anno e mezzo fa, Tonia Gentile, probabilmente potrebbe dare vita ad una sua lista. Idem il consigliere regionale de La Puglia Prima di Tutto, Francesco Gentile, anche nella prospettiva di una non riconferma nell’assemblea regionale, stante lo scontro in atto in Puglia tra Fitto e Berlusconi che ha commissariato il partito in tutte le province per sbarrare la strada al suo unico oppositore interno, e la riduzione a 50 del numero dei consiglieri. (Nella foto, Antonio Palmisano)

Poi ci sono, sempre secondo le voci della vigilia, anche altre possibili candidature. Quella di Raffaele Peciccia, si dice, ma anche quella di Angelo Lanzillotti. Altre liste civiche in campo. Il termometro della campagna elettorale comincia a salire come le voci sui contendenti che saranno in campo sino al voto di maggio. Quella di un anno e mezzo fa fu segnata da una forte tensione emotiva, ma anche da segnali inquietanti (attentati e minacce), che si sono poi riprodotti anche in questi lunghi mesi, soprattutto attorno a questioni in sofferenza come quella della gestione della riserva naturale e dell’Area marina protetta di Torre Guaceto.

“C’è bisogno di rivoluzionare il paese e portarlo alla normalità, riportare all’ordine del giorno la politica dove al primo punto   ci devono essere i bisogni in armonia con il territorio ed il lavoro e sconfiggere le velleità del profitto facile di pochi usurpatori sui tanti cittadini.  Carovigno è stata incanalata forzatamente verso un peggioramento crescente del livello di vita media, non si può continuare ad essere osservatori passivi di tale degrado”, si legge nel comunicato del Partito Comunista di Carovigno, che annuncia la candidatura di Antonio Palmisano”.

“E’ nostro dovere non   lasciare soli in consiglio comunale coloro che della politica ne hanno fatto una ‘cosa loro’. Il popolo di Carovigno deve prendersi l’impegno del cambiamento politico – conclude il comunicato - e non far risalire nell’aula del consiglio comunale gli incapaci e chi dalla politica vuole vivere indegnamente. I servizi a Carovigno sono in caduta libera, nonostante che per essi vengano pagate le tasse anche al massimo delle aliquote previste. Noi Partito Comunista, abbiamo il dovere morale e politico di mettere sul campo l’opportunità di un’alleanza di popolo insieme ai cittadini carovignesi con il chiaro intento di ridare al paese la dignità persa già oltre 25 anni fa”.

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