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Comune di Brindisi: l'opposizione chiede due commissioni di inchiesta

Una dovrebbe indagare sui servizi sociali, l'altra sui rapporti tra organi politici ed uffici finanziari. Solo Forza Italia si defila da tale richiesta

Due commissioni d’inchiesta: una sui servizi sociali, l’altra sulle vicende che hanno riguardato i rapporti tra organi politici ed uffici finanziari. Queste le proposte di delibera protocollate nella giornata di oggi (giovedì 4 febbraio) dall’opposizione consiliare di Brindisi, ad eccezione del gruppo di Forza Italia. Entrambe le commissioni dovrebbero produrre entro tre mesi dall’eventuale insediamento un documento di sintesi sulle attività svolte. Non sono previsti gettoni di presenza per i componenti. Dovrebbero essere composte da un membro per ciascun gruppo consiliare su unanime indicazione della conferenza dei capigruppo e presiedute da un consigliere d'opposizione

“Sono ormai note le criticità e le contraddizioni emerse negli ultimi due anni  - si legge in una nota - nell’ambito dei servizi sociali cosi come non sono chiare le soluzioni prospettate rispetto alle conseguenze dei tagli approvati con il piano di riequilibrio pluriennale. Inoltre, come opposizione abbiamo espresso, sin da subito, molteplici dubbi su come l’amministrazione abbia interpretato ed applicato il Piano di riequilibrio pluriennale dalla stessa approvato e, ad oggi, non sono ancora chiare le ragioni della durissima polemica con la struttura dirigenziale scatenatasi a seguito di alcuni pareri negativi. Nel pieno della nostra funzione di controllo riteniamo che la nostra richiesta di istituire le citate commissioni di inchiesta sia un atto doveroso di trasparenza nei confronti dei cittadini”.

La commissione sui servizi sociali

Per quanto riguarda i servizi sociali, si chiede di indagare “su atti e fatti posti in essere dall'amministrazione soprattutto con riferimento alle criticità ed alle contraddizioni riscontrate negli atti di indirizzo politico e di gestione dell’intero sistema di assistenza e protezione sociale del Comune di Brindisi, individuando delle priorità per la costruzione di una efficiente rete di monitoraggio e mappatura dei reali bisogni della popolazione, finalizzata alla soddisfazione delle sofferenze primarie, specie nel campo degli anziani, disabili, donne e minori, superando le attuali metodologie d’intervento sovente saltuario e non adeguatamente programmato”. L'opposizione chiede di attribuire a tale commissione “ampi poteri di indagine” e che “possa ascoltare persone informate sui fatti ed abbia libero accesso alla documentazione in seno all'amministrazione anche con riferimento alla corrispondenza tra gli uffici tra loro e con gli organismi politici”. 

I rapporti fra organi politici ed uffici finanziari

La seconda commissione di inchiesta, invece, dovrebbe far luce su “atti e fatti posti in essere dall'amministrazione soprattutto con riferimento all'applicazione del Piano di riequilibrio e ai pareri negativi acquisiti di cui in premessa, al fine di dare certezza sul reale svolgimento degli eventi e sulle successive conseguenze nella vita amministrativa dell'Ente”. Inoltre i componenti dovrebbero avere “ampi poteri di indagine, tra cui ascoltare persone informate sui fatti” ed abbiano “libero accesso alla documentazione in seno all'amministrazione anche con riferimento alla corrispondenza tra gli uffici tra loro e con gli organismi politica”. 

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