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Province: Argese attacca Tomaselli

BRINDISI - Se c'era bisogno di una ulteriore conferma che sul tema del riordino delle Province si sta giocando una buona fetta di campagna elettorale, la conferma è arrivata questa mattina, con l'ennesimo comunicato di Ciro Argese a sostegno di Massimo Ferrarese e contro Salvatore Tomaselli. Viene da chiedersi che fine abbia fatto il famoso "laboratorio politico”, visto che ora siamo ai pesci in faccia, ma evidentemente la posta in gioco è talmente alta che le alleanze valide fino a ieri sono tutte in discussione e da confermare alla luce dei risultati del voto prossimo venturo. Leggiamolo allora, l'ennesimo comunicato del segretario provinciale dell'Udc Ciro Argese, che però arriva da un indirizzo mail di Noi Centro (noicentro@virgilio.it) e in chiusura fa un chiaro riferimento a Noi Centro (viene quasi di pensare che Udc e Noi Centro parlino all'unisono).

BRINDISI - Se c'era bisogno di una ulteriore conferma che sul tema del riordino delle Province si sta giocando una buona fetta di campagna elettorale, la conferma è arrivata questa mattina, con l'ennesimo comunicato di Ciro Argese a sostegno di Massimo Ferrarese e contro Salvatore Tomaselli. Viene da chiedersi che fine abbia fatto il famoso "laboratorio politico?, visto che ora siamo ai pesci in faccia, ma evidentemente la posta in gioco è talmente alta che le alleanze valide fino a ieri sono tutte in discussione e da confermare alla luce dei risultati del voto prossimo venturo. Leggiamolo allora, l'ennesimo comunicato del segretario provinciale dell'Udc Ciro Argese, che però arriva da un indirizzo mail di Noi Centro (noicentro@virgilio.it) e in chiusura fa un chiaro riferimento a Noi Centro (viene quasi di pensare che Udc e Noi Centro parlino all'unisono).

L'inizio è tutto un programma: «Dopo che il Presidente Ferrarese ha dichiarato di essere disgustato da questa falsa politica e dall?atteggiamento dei parlamentari della nostra terra, concetto che condivido pienamente, che prima hanno votato una legge che ha cancellato la Provincia di Brindisi e la città capoluogo e poi si presentano, come se nulla fosse accaduto, ad una riunione per decidere a chi consegnare quest?ultima, il senatore Tomaselli non ha perso tempo per attaccare Ferrarese ingiustamente».

Secondo Argese non c'è alcun dubbio che Ferrarese abbia fatto bene a dimettersi, per tre motivi: «Prima di tutto perché la Provincia di Brindisi è stata cancellata da quella maledetta legge da loro votata; poi perché, come previsto dalla legge, sono soltanto i sindaci delle città capoluogo ad avere ruolo e voce in capitolo per gli accorpamenti; infine avrebbe dovuto continuare ad assistere a una continua mortificazione della propria terra voluta da una legge che oltre a cancellarla l?aveva annientata sotto l?aspetto finanziario, e proprio dopo che lui e il proprio consiglio provinciale l?avevano osteggiata chiedendo ai parlamentari di non votarla. Ma vi immaginate oggi il Presidente Ferrarese, dopo aver chiesto la pari dignità, che avrebbe dovuto accompagnare il sindaco Consales, a consegnarsi a Lecce? Chi lo conosce, sa che non l?avrebbe mai fatto».

E dunque è evidente che si tenti di tirare per la giacchetta anche il sindaco. Ma forse si tratta solo di un avvertimento, visto che solo ieri (su BrindisiReport) il coordinatore cittadino dell'Udc Giampiero Epifani aveva assicurato il sostegno a Consales. Infine la stoccata finale al senatore del PD: «Mi meraviglia anche la dichiarazione con cui Tomaselli accusa Ferrarese di non averlo mai invitato, insieme ai suoi colleghi parlamentari, al tavolo con i sindaci. Mi consenta Tomaselli di fare una battuta: sarebbe stato come invitare i carnefici al funerale della vittima. Mi sarei aspettato invece dal senatore Tomaselli, e dai suoi colleghi, almeno un emendamento che non avesse consentito questo disastro. I cittadini della Provincia di Brindisi si aspettano un mea culpa da parte dei parlamentari, Tomaselli compreso, ma in questa fase, invece di decidere dove seppellire il cadavere della nostra città capoluogo, si impegnino a non votare la conversione del decreto in legge, per fare si che Brindisi resti capoluogo, non solo per lo status, ma soprattutto per tutto ciò che perderebbe anche in termini economi ed occupazionali, e che la nostra Provincia continui ad esistere anche in futuro. Noi di Centro, sia chiaro una volta per tutte, non siamo per consegnarci né a Lecce nè a Taranto, ma accetteremmo soltanto due ipotesi: quella del Grande Salento oppure quella del doppio capoluogo con un?altra provincia. Vogliamo combattere sino all?ultimo minuto, per tutelare la dignità dei cittadini che solo questo vogliono da noi e che per questo ci hanno votato».

Ed ora attendiamo la risposta del senatore Tomaselli.

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