rotate-mobile
settimana

Il punto sul Consorzio Asi, tra l'en plein del centro-sinistra e il sogno Intel

La multinazionale punta sulla Puglia: Brindisi papabile candidata. Intanto le fresche nomine possono scompaginare i giochi a livello politico

BRINDISI - Mentre si rincorrono le voci di un ipotetico stabilimento Intel in Puglia, magari proprio a Brindisi, le nomine del Consorzio Asi (area sviluppo industriale) si riflettono sulla politica nostrana. Da un lato, c'è Ostuni, tagliata di nuovo fuori. Dall'altro, c'è Francavilla Fontana, che esprime la vice-presidenza. La scelta è caduta sulla giovane commercialista Martina Landolfa. Niente asse liste civiche-Pd, dunque. Ma la partita non è chiusa. Per spiegare come le nomine influiscano sulla situazione politica a livello locale, occorre sezionare l'argomento, partendo proprio dalla Cenerentola Ostuni. Il Consorzio Asi è espressione di Brindisi, provincia di Brindisi, Fasano, Francavilla Fontana, Ostuni e Camera di Commercio. E' bene ricordare questo prima di analizzare il resto.

Ostuni a bocca asciutta, Fasano sorride

Giacomo Rosato, imprenditore 48enne da Fasano, è stato eletto componente del Cda. E' stato avversario di Francesco Zaccaria nel 2016, quando si contendevano la carica di primo cittadino, ma ora è vicino al Partito Democratico, comunque è possibile riconoscere Rosato come espressione del centro-sinistra. E proprio il centro-sinistra ha fatto l'en plein anche in questo giro di nomine. Oltre a Rosato, come detto, c'è la giovane commercialista Martina Landolfa, anche lei espressione del centro-sinistra, questa volta francavillese. Chi non sorride è Ostuni. Non solo il sindaco Guglielmo Cavallo, amministratore di centro-destra. Ostuni tagliata di nuovo fuori, senza personalità che la rappresentino. Per Cavallo la Città Bianca è stata "mortificata", ma "sono comunque riuscito a ottenere un impegno sul cambio dello statuto che possa prevedere in tempi stretti un rappresentante per ogni associato all'interno dell'organo esecutivo", scrive il sindaco ostunese su un post Facebook. Anche il Pd ostunese è sulle barricate. Il segretario democratico di Ostuni, Fabio Giorgino, ha vergato un comunicato stampa contro il suo stesso partito, che non avrebbe tenuto conto della rappresentanza e della rappresentatività del territorio.

Francavilla Fontana, niente nomina condivisa

Nella Città degli Imperiali da giorni si rincorrono voci, in vista delle prossime amministrative, di un accordo, perlomeno di una comunione d'intenti tra l'attuale maggioranza e il Partito Democratico. Le nomine Asi sono state un banco di prova. Denuzzo è raggiante per la scelta di Martina Landolfa, ma il nome della giovane commercialista non è stato condiviso dal Pd, sebbene non abbiano certo eretto barricate. Niente convergenza, dunque. Ma la partita in vista di un eventuale accordo è ancora aperta. Da un lato, il sindaco Antonello Denuzzo dice che è ancora presto per parlare di questo argomento, ma comunque "questa maggioranza sta all'interno del centro-sinistra. Io credo che il Pd debba prima discutere al proprio interno", chiosa il primo cittadino. Un dato è palese: Francavilla Fontana è stata per anni feudo delle forze di centro-destra, se si escludono due brevi parentesi targate Mario Filomeno e l'Amministrazione Bruno. Eppure, alle ultime amministrative, a sorpresa ha vinto un fronte composto da liste civiche organiche al centro-sinistra. Questo è un dato di fatto, "come è un dato di fatto che il Pd francavillese è all'opposizione di un fronte progressista, al momento", ragiona Denuzzo. La riflessione all'interno del Pd è stata avviata. A Francavilla si registra freddezza nei confronti di questo primo banco di prova - saltato - in vista di un eventuale accordo. Ma i Democratici lasciano filtrare che non è ancora detta l'ultima parola. Dopotutto il tempo è ancora a favore di questo accordo, semmai dovesse esserci.

La suggestione Intel a Brindisi

E' una suggestione, al momento. La strada è lunga, irta di tranelli (leggi: Bari-centrismo), ma l'ipotesi c'è. Quattro parole: stabilimento Intel a Brindisi. La maggioranza francavillese ha diramato un comunicato stampa: "Pare [...] che i terreni della zona Asi di Brindisi siano tra i pochi in Puglia, se non addirittura gli unici, a possedere le caratteristiche richieste per un insediamento industriale per il quale è prevista una estensione pari a trecento ettari in area già destinata a insediamenti industriali e non occupata da capannoni e che, per dimensioni e affidabilità dell'investitore coinvolto, produrrebbe sul territorio un impatto epocale in termini sia occupazionali che economici. Appare indispensabile e urgente allora istituire una cabina di regia che coinvolga tutti i rappresentanti istituzionali del territorio (con in testa parlamentari, consiglieri regionali e sindaci) e le sigle imprenditoriali e sindacali affinché sia avanzata e sostenuta la candidatura del sito Asi di Brindisi con spirito di autentica condivisione e unità". Quindi i requisiti ci sarebbero. La pensa allo stesso modo il consigliere regionale fasanese e presidente della Commissione Bilancio e programmazione della Regione Fabiano Amati. Che rintuzza il Bari-centrismo: "Sostenere soluzioni diverse, come pure ho letto nell'opinione del mio amico Antonio Decaro, scatenando una guerra di campanili, è un'operazione tecnicamente insostenibile e che potrebbe creare le condizioni per spingere la scelta verso altre regioni". Brindisi, per Amati, ha tutte le carte in regola: "Le uniche aree disponibili, almeno in gran parte, per le caratteristiche richieste si trovano nella zona Asi di Brindisi. E Brindisi ha ottimi collegamenti stradali, un porto e un aeroporto, contigui all'area industriale".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il punto sul Consorzio Asi, tra l'en plein del centro-sinistra e il sogno Intel

BrindisiReport è in caricamento