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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Ostuni

Querelle crocifisso, "ribelli" deferiti

OSTUNI - Il segretario provinciale propone l’espulsione dei due consiglieri comunali ostunesi dell’Udc che hanno votato “contro” l’affissione del crocifisso nell’aula consiliare. Essi rispondono “di essere già fuori da tempo”, e di essere felici di aver preso le distanze. Non si placano le polemiche sorte dopo la votazione del 12 ottobre scorso su un emendamento al regolamento comunale riguardante l’obbligatorietà dell’esposizione del crocifisso nella sala di palazzo San Francesco in cui si svolgono le riunioni d’assise.

OSTUNI - Il segretario provinciale propone l’espulsione dei due consiglieri comunali ostunesi dell’Udc che hanno votato “contro” l’affissione del crocifisso nell’aula consiliare. Essi rispondono “di essere già fuori da tempo”, e di essere felici di aver preso le distanze. Non si placano le polemiche sorte dopo la votazione del 12 ottobre scorso su un emendamento al regolamento comunale riguardante l’obbligatorietà dell’esposizione del crocifisso nella sala di palazzo San Francesco in cui si svolgono le riunioni d’assise.

Il segretario provinciale dell’Udc, Ciro Argese, ha diffuso oggi una nota in cui comunica la propria intenzione di espellere dal partito “chi ha votato contro i principi dell’Udc”. Il riferimento è a Fabrizio Putignano e Angela Matarrese, entrambi vicini a Liberal, il primo ancora oggi possessore di una tessera del partito di Casini. Entrambi, dapprima schierati nell’opposizione (laddove è collocata attualmente l’Udc) sono passati poi alla maggioranza che sostiene il sindaco Domenico Tanzarella.

“La questione relativa all'esposizione del crocefisso – si legge -  nell'aula del consiglio comunale di Ostuni ha suscitato incredulità e sgomento negli organismi dirigenti provinciali e regionali”. “Il fatto che un iscritto al nostro partito – prosegue - abbia votato con la maggioranza che ha deciso di togliere uno dei più grandi simboli della nostra religione dall'aula istituzionale più rappresentativa del Comune di Ostuni ha creato in noi forte delusione verso chi, invece, ritenevamo vicino agli ideali del partito”.

“Per tale ragione - ha continuato Argese - dopo una dettagliata e puntuale relazione del vice segretario provinciale Ernesto Camassa, ho deciso di deferire al collegio regionale dei probiviri, ai sensi dell'articolo 85 dello statuto del partito che prevede l'espulsione dall'Udc, Fabrizio Putignano e Angela Matarrese”.

“La decisione – conclude -  è stata presa con grande dispiacere, ma era, purtroppo, inevitabile. Saranno i probiviri a decidere in merito. E' importante fare chiarezza in un momento in cui la dirigenza locale dell'Udc sta organizzando un importante congresso cittadino che darà slancio all'azione politica del partito di Ostuni”.

“Ci preme evidenziare alla dirigenza provinciale dell'Udc e al dottor Camassa – rispondono Putignano e Matarrese in un documento congiunto - che già da tempo abbiamo dichiarato nella sede istituzionale di aver lasciato il partito, e di aver costituito un movimento culturale-politico autonomo denominato Circolo Liberal Ostuni. Detto questo ci auguriamo che il dottor Camassa e gli altri dirigenti vogliano occuparsi di problemi concreti, anziché continuare a spendere il loro tempo nel richiedere provvedimenti di espulsione nei confronti di chi è già andato via”.

“Quanto alla questione del crocifisso – affermano, entrando nel merito della questione - è davvero squallido che si continui a disinformare. Il consiglio comunale di Ostuni non ha mai votato per ‘togliere uno dei più grandi simboli della nostra religione dall'aula istituzionale più rappresentativa del Comune di Ostuni’, come riferisce Argese, forse sul punto indotto in errore da qualche lacuna nella relazione di Camassa”.

“La questione riguardava l'inserimento nel regolamento consiliare dell'obbligatorietà o meno o di esporre il crocifisso nell'aula consiliare, aula  - precisano i due consiglieri ex Udc - nella quale il crocifisso non è mai stato esposto.  La circostanza che, su tale argomento, la dirigenza Provinciale dell'Udc stravolga la verità, strumentalizzando i fatti a fini politici, non può che confermare la bontà della nostra scelta di prendere le distanze da tale partito politico”.

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