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Quote per i servizi sociali, accordo tra i Comuni di Brindisi e San Vito Dei Normanni

Dopo le polemiche dei giorni scorsi è stata raggiunta l'intesa tra i due enti: il secondo deve elevare la somma a 263mila euro, rispetto alla somma richiesta negli anni scorsi di 110mila euro

BRINDISI - Dopo le polemiche sorte nei giorni scorsi fra il Comune di Brindisi e quello di San Vito dei Normanni riguardo alle rispettive quote da versare nell'ambito dei servizi sociali Br/1, arriva l'accordo. Si legge in comunicato diramato oggi, venerdì 6 maggio, dal Comune di Brindisi: "Il coordinamento istituzionale dell'Ambito Br/1 Brindisi-San Vito dei Normanni si è riunito oggi e ha stabilito le risorse proprie di bilancio dei due Comuni che dovranno confluire nella nuova programmazione economica, alla luce del V Piano regionale delle Politiche sociali".

Il comunicato del Comune pone l'accento, poi, sugli standard qualitativi delle prestazioni: "Alla luce dell'attuale momento storico che vede, a causa della pandemia, aumentate le fragilità ed i bisogni sociali, le due amministrazioni comunali intendono porre particolare attenzione al sistema di welfare di ambito, continuando a garantire standard qualitativi elevati di servizi e prestazioni sociali".

Pertanto, "in uno sforzo comune teso a garantire l’attenzione per i propri cittadini, i servizi offerti e gli attuali livelli occupazionali" - si legge nel comunicato -, è stato approvato il cofinanziamento dei due Comuni costituenti l'Ambito BR/ 1 prevedendo per il Comune di San Vito dei Normanni di elevare la somma a 263mila euro, rispetto alla somma richiesta negli anni scorsi di 110mila euro. Al contempo il Comune di Brindisi, nonostante il Piano di riequilibrio in atto, garantirà la somma residua per la spesa storica degli anni precedenti.
 

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