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Registro, scontro Pd-Udc

BRINDISI – Sulla istituzione del Registro delle unioni civili, proposta dal consigliere comunale Salvatore Valentino (PD), bene accolta dal sindaco Mimmo Consales e stroncata dal vicesindaco Paola Baldassarre, intervengono anche il segretario cittadino del PD Antonio Elefante ed il consigliere comunale dell’Udc Massimo Pagliara. Interventi che confermano quanto le due anime del “laboratorio” la pensino diversamente sull’argomento.

BRINDISI – Sulla istituzione del Registro delle unioni civili, proposta dal consigliere comunale Salvatore Valentino (PD), bene accolta dal sindaco Mimmo Consales e stroncata dal vicesindaco Paola Baldassarre, intervengono anche il segretario cittadino del PD Antonio Elefante ed il consigliere comunale dell’Udc Massimo Pagliara. Interventi che confermano quanto le due anime del “laboratorio” la pensino diversamente sull’argomento.

Elefante è ovviamente dalla parte del suo consigliere: «Valentino ha sollevato tema sociale che deve prima o poi essere affrontato per permettere a tutti i cittadini di vivere  liberamente la propria vita nel rispetto degli altri e nel rispetto della legge. Poi però è partita la passerella di chi la pensa in modo diverso. Non voglio entrare nello specifico della questione, non voglio rivendicare carte costituzionali né laicità istituzionali, né tantomeno rispondere a chi crede che questa sia una proposta ideologica quando invece è un segno di progresso culturale». Però il segretario del PD invita a non trasformare la diversità di vedute sulla istituzione del Registro delle unioni civili in un tema di battaglia politica: «I cittadini si aspettano da noi la svolta, nell'interesse della città e delle generazioni future». Come a dire: evitiamo fratture su questioni di coscienza.

Pagliara invece conferma le critiche della Baldassarre, sua compagna di partito: «Reputo l’iniziativa di Valentino inefficace e puramente ideologica. Introdurre un registro è un’iniziativa inefficace e forse solo un’operazione d’immagine, o addirittura un debito elettorale che  in qualche modo qualcuno deve saldare. Abbiamo davanti l’esperienza di quanto è accaduto nelle altre città dove questo registro è poco utilizzato, comportando nei fatti  nessun vantaggio concreto alle coppie conviventi».

E anche Pagliara, come già fatto ieri dalla vicesindaco, torna sulla famiglia: «Credo che in questo momento storico le nostre energie  si debbano concentrare e accendere sulla famiglia tradizionale, che è anche la “famiglia costituzionale”, intervenendo con ulteriori provvedimenti per le famiglie numerose, per aiutare la vita lavorativa e familiare di tanti cittadini in questa gravissima crisi economica».

Insomma, le posizioni restano e resteranno distanti. E in queste condizioni, per Consales e per la sua maggioranza, c’è solo da augurarsi che l’istituzione del registro non arrivi in Consiglio comunale.

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