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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Renzi, lascia o raddoppia

Riceviamo e pubblichiamo questa breve nota sull’esito delle primarie del Pd inviataci dal già senatore Michele Miraglia. La domanda che Miraglia si pone è cosa farà ora Matteo Renzi all’interno del suo partito, dopo essere stato sconfitto da Pier Luigi Bersani: rinuncerà alla sua iniziativa, oppure continuerà a fare pressing sui gruppi dirigenti?

Riceviamo e pubblichiamo questa breve nota sull’esito delle primarie del Pd inviataci dal già senatore Michele Miraglia. La domanda che Miraglia si pone è cosa farà ora Matteo Renzi all’interno del suo partito, dopo essere stato sconfitto da Pier Luigi Bersani: rinuncerà alla sua iniziativa, oppure continuerà a fare pressing sui gruppi dirigenti?

"Cosa farà Matteo Renzi da grande? Bella domanda. La mia risposta è che Matteo Renzi, il rottamatore, anche se perdente, dopo l'indubbio successo ottenuto alle primarie del centro-sinistra, non si "limiterà" a fare il sindaco di Firenze, come più volte proclamato. Se così facesse, non solo lascerebbe "orfane" quel milione di persone che hanno avuto fiducia in lui e lo hanno votato, ma darebbe ragione ai suoi molti critici, che gli rimproverano di aver agitato strumentalmente la battaglia per il rinnovamento del Partito Democratico e del Paese durante la campagna elettorale, al solo fine di vincere la competizione, senza dispiegare un successivo impegno per l'affermazione delle sue posizioni.

Per la piega che hanno preso gli eventi, il sindaco di Firenze non potrà tirarsi indietro a fare il novello Cincinnato, ma più coerentemente, come i suoi supporter si sono affrettati a dichiarare, dovrà impegnarsi a più ampio raggio e persistere nella sua battaglia, sia per corrispondere alle attese dei suoi elettori e simpatizzanti, sia per non dare spazio ai suoi avversari.  Lo farà e come? Staremo a vedere.

A chiusura della parentesi primarie, il timore che " il sinedrio dei dinosauri e dei capicorrente " del Pd ritorni alla ribalta e prenda il sopravvento, condizionando l'operato di Bersani, non è pura fantasia, ma cruda realtà, ove si consideri che i soliti noti, che controllano l'apparato, cercheranno di dimostrare che l'avvenuta affermazione del segretario Bersani, nella recente competizione, è merito loro esclusivo e, pertanto, si faranno avanti per richiedere posti e potere in loro favore, perpetuando il già visto e conosciuto". (michele miraglia)

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