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Resa dei conti: il notaio attende invano

BRINDISI - Avevano finanche scomodato un notaio, perché di buon mattino fungesse da arbitro nella singolare conta dei fondi realmente impegnati dalla Giunta provinciale targata Ferrarese per onorare il consueto appuntamento con la Borsa internazionale del Turismo di Milano. L’attesa sfida di matematica però alla fine è saltata, come da copione, peraltro. E nessuno, a margine, si è dimesso, ovviamente. L’onorevole Luigi Vitali, invitato dai vertici del centrosinistra brindisino ad esibire carte e documenti che attestassero l’esborso da parte dell’Ente di 120 mila euro (somma che lo stesso parlamentare aveva paventato nel corso di una conferenza stampa delle opposizioni), ha disertato il duello. Un’assenza già peraltro preannunciata per tempo, sabato scorso. Ma la pantomima si è tenuta lo stesso stamane, in Provincia.

BRINDISI - Avevano finanche scomodato un notaio, perché di buon mattino fungesse da arbitro nella singolare conta dei fondi realmente impegnati dalla Giunta provinciale targata Ferrarese per onorare il consueto appuntamento con la Borsa internazionale del Turismo di Milano. L’attesa sfida di matematica però alla fine è saltata, come da copione, peraltro. E nessuno, a margine, si è dimesso, ovviamente.  L’onorevole Luigi Vitali, invitato dai vertici del centrosinistra brindisino ad esibire carte e documenti che attestassero l’esborso da parte dell’Ente di 120 mila euro (somma che lo stesso parlamentare aveva paventato nel corso di una conferenza stampa delle opposizioni), ha disertato il duello. Un’assenza già peraltro preannunciata per tempo, sabato scorso. Ma la pantomima si è tenuta lo stesso stamane, in Provincia.

Il coordinatore provinciale Udc, Ciro Argese, insieme agli assessori Vincenzo Baldassarre Pietro Mita,  avrebbe atteso invano lo sfidante. E così al notaio non è rimasto altro da fare, alla fine, che dichiarare deserta la memorabile “disfida”: di Brindisi. Una pagina memorabile.

I commenti, a partire dai tre esponenti della maggioranza: “Abbiamo atteso invano, come concordato dalle ore 9 alle ore 11, con il notaio Francesco Di Gregorio e il segretario generale dell’Ente Provincia Giovanni Porcelli, l’arrivo del segretario provinciale del Pdl onorevole Luigi Vitali. Lo aspettavamo perché producesse la documentazione, più volte richiamata, che attestasse il costo della Bit 2012 per la Provincia di Brindisi. Ricordiamo che l’onorevole Vitali aveva offeso il presidente della Provincia Massimo Ferrarese, attraverso tutti i mezzi di informazione, definendolo falso e bugiardo perché, a suo dire, avrebbe speso 120.000 euro per la manifestazione di Milano”.

“Solo 48 ore dopo lo stesso Vitali aveva ammesso di aver sbagliato di sole 40.000 euro definendo comunque esagerata e grave la spesa di 80.000 euro per la partecipazione a quel singolo evento. Noi – dicono i tre rappresentanti istituzionali – ciò nonostante avevamo dichiarato che anche se avesse dimostrato la cifra ridimensionata di 80.000 euro di saremmo dimessi dai rispettivi ruoli che ricopriamo. L’aver disertato l’incontro, da parte del segretario provinciale del Pdl onorevole Luigi Vitali, dimostra  ed evidenzia che, anche in questa vicenda, il falso e bugiardo non è il presidente della Provincia”.

L’onorevole replica per le rime: “Nonostante i giullari di corte, la politica resta una cosa seria. Bugiardi restano Ferrarese e l’assessore Mita, il primo per aver detto che la partecipazione alla Bit era costata zero euro; il secondo per aver affermato che si era spesa soltanto la somma di 15 mila euro. Allo stato vi sono due delibere di giunta provinciale che impegnano circa 80 mila euro.

Bene farebbe la provincia ad esibire pubblicamente le sue carte dicendo, una volta e per tutte ad una voce, quanto è costata la passeggiata a Milano. Giuseppe Salonna (coordinatore provinciale Noi Centro, ndr) ed Argese sono gli ultimi che possono dare lezioni a chicchessia visto che da anni sono alla ricerca non di un partito (ne hanno cambiati diversi) ma di un padrone o di un incarico. Cosa che forse hanno trovato”.

Poi Vitali rincara la dose: “Ci dicano, invece i signori della provincia quale politica hanno portato avanti sulla promozione territoriale visto che nessun comune di questa provincia ha ritenuto di affiancarsi all’Ente nella missione di Milano. E spieghino pure la dazione a pioggia di denari pubblici non ad amici ma a rappresentanti politici del partito di Ferrarese per suggestive quanto onerose iniziative. Sulle dimissioni incominci a darle Argese che è stato eletto dal centrodestra per poi passare nel centrosinistra. Per il resto, sarà investita la corte dei conti con un analitico esposto che mi auguro faccia sorridere Argese e compagni”.

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