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"Illegali e sessiste": ricorso per annullare le liste dei candidati del Pd

I consiglieri regionali Ruggiero Mennea e Fabiano Amati si rivolgono alla commissione nazionale di garanzia dei democratici, per modificare le decisioni approvate lunedì scorso dalla direzione nazionale, in vista delle elezioni politiche

Le polemiche sulle liste dei candidati del Pd nei collegi pugliesi non si placano. I consiglieri regionali Fabiano Amati e Rugiero Mennea hanno infatti presentato un ricorso urgente alla commissione nazionale di garanzia dei democratici, per annullare e modificare le decisioni approvate lunedì scorso dalla direzione nazionale, in vista delle elezioni politiche in programma il prossimo 25 settembre. 

I due consiglieri regionali pongono questioni di legalità e di “sessismo”. Analogo rilievo era stato sollevato, nella giornata di ieri, anche dalla Conferenza delle donne democratiche della Puglia, anch’esse concordi nel chiedere una rivisitazione delle liste, ritenute penalizzanti nei confronti delle donne. “Le liste del Pd Puglia, infatti – dichiarano i due consiglieri - sono state composte in violazione delle seguenti regole: parità di genere perché composte con soli capilista uomini; mancanza di elezioni primarie o sistema di ampia consultazione (contendibilità); uguaglianza di tutti gli iscritti; designazioni collegiali; rappresentatività politica e territoriale; pubblicità della procedura di selezione; modalità democratica di approvazione delle candidature attraverso organi rappresentativi; rinunce e sostituzioni senza riconvocare la direzione nazionale”. 

Secondo Mennea e Amati sono state commesse “numerose violazioni, dunque, in grado di determinare l’annullamento delle liste dei candidati dei collegi plurinominali e uninominali per Camera e Senato della circoscrizione Puglia, così da permettere la ricomposizione delle liste con modalità legali, ossia in conformità agli Statuti del partito.  Auspichiamo un’immediata convocazione della Commissione nazionale di garanzia per la decisione del ricorso e senza alcuna esitazione”.

“E nessuno venga a dire - concludono i due consiglieri - che la questione è politica, perché la prima questione politica negli Stati democratici è la legalità: togli il diritto e lo Stato diventa una banda di briganti, avrebbe detto qualcuno molto più importante e più santo di noi”.

Le liste 

In Puglia ci sono tre collegi uninominali e uno plurinominale al Senato. Alla Camera, invece, nove uninominali e quattro plurinominali. Per quanto riguarda il Senato, è capolista il deputato uscente Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionale e le autonomie nel governo Conte II. Poi: Valeria Valente (Napoli), Antonio Misiani (Bergamo) e Loredana Capone, presidente del consiglio regionale. Nel collegio uninominale Taranto-Brindisi, il candidato sarà Giampiero Mancarelli (Taranto). 

Per quanto riguarda la Camera, uno dei quattro collegi del sistema proporzionale è quello che accorpa le province di Brindisi e Lecce, ossia il collegio 4. Qui è stato inserito come capolista Claudio Stefanizzi, capo di gabinetto della Regione Puglia, seguito dai brindisini Elisa Mariano e Francesco Rogoli. Infine la leccese Anna Toma. Ancora da decidere il candidato al collegio uninominale Brindisi-Lecce. 

Nel collegio di Bari, capolista Marco Lacarra, seguito da Anna Maurodinoia, Paolo Lattanzio, Silvia Muolo. In quello di Taranto: Ubaldo Pagano, Maria Grazia Cascarano, Massimo Moretti, Francesca Irpinia. Infine in quello di Foggia: Raffaele Piemontese, Debora Ciliento, Giovanni Vurchio, Gabriella Grieco. 

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