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Marino rinuncia, Maggi e Fusco quasi

BRINDISI - Indietro tutta. D’Attis ai box da giorni, Marino rinuncia, Maggi sembrerebbe tentato dal tirarsi fuori dalla mischia, mentre Fusco e Brigante tornano a dialogare e la probabilità che uno dei due serva all’altro la candidatura a sindaco appare concreta. Giornata strana, sul fronte politico, quella odierna. Iniziata con la quasi certezza che l’imprenditore commerciale Nando Marino potesse accettare l’investitura propostagli dal Pdl e culminata con una rocambolesca retromarcia a catena. Grandi passi, dunque: all’indietro. Ad aprire le danze è stato proprio Marino, che nella tarda mattinata ha ufficializzato il proprio dietrofront, mandando in frantumi prospettive che sembrano ormai evidenti ed assodate.

BRINDISI - Indietro tutta. D’Attis ai box da giorni, Marino rinuncia, Maggi sembrerebbe tentato dal tirarsi fuori dalla mischia, mentre Fusco e Brigante tornano a dialogare e la probabilità che uno dei due serva all’altro la candidatura a sindaco appare concreta. Giornata strana, sul fronte politico, quella odierna. Iniziata con la quasi certezza che l’imprenditore commerciale Nando Marino potesse accettare l’investitura propostagli dal Pdl e culminata con una rocambolesca retromarcia a catena. Grandi passi, dunque: all’indietro. Ad aprire le danze è stato proprio Marino, che nella tarda mattinata ha ufficializzato il proprio dietrofront, mandando in frantumi prospettive che sembrano ormai evidenti ed assodate.

“Non è stato facile - scrive Marino, in una lunga lettera - prendere una decisione per il cortese invito rivoltomi dai partiti di centrodestra ad accettare la candidatura a sindaco della città di Brindisi. Il mio profondo amore per questa città e la gran voglia (credo, identica a tutti i cittadini) di rilanciarla m’avrebbe indotto ad accettare d’istinto. Senza alcuna retorica, confesso d’aver preferito pensarci, finanche passando due notti in bianco, facendo (prima di decidere) un'analisi della mia vita. Insomma, mettendo sull’altro piatto della bilancia 30 anni spesi per la famiglia e per il lavoro, senza dimenticare un impegno genuino e disinteressato per lo sport profuso da tempo immemore prima da mio padre e poi da me stesso”.

E proprio i legami che lo vedono oggi in prima linea sul fronte sportivo (basti pensare al suo ruolo di vice presidente dell’Enel Basket Brindisi), hanno spinto Marino a ritirare la propria disponibilità. L’imprenditore lascia così intuire il proprio travaglio e imbarazzo personale:  “Da una parte l’assoluta mia voglia a ridare dignità a Brindisi, a ridare fiducia ai suoi cittadini, a ridare slancio all’economia e allo sviluppo locale; dall’altra, il desiderio di non limitare - eventualmente - l’impegno politico con le necessità, giocoforza, del mio lavoro, della mia azienda, anche della mia famiglia, lanciandomi a capofitto in un’impresa che, poi, potrebbe comportare passi indietro assolutamente deleteri per il bene della collettività e lontanissimi dal mio modo di essere”.

E da qui la scelta: “Quindi, ho deciso, di proseguire nell'offrire il mio totale contributo alla città con l’attività di imprenditore ed ogni altro impegno proteso a tenere alto il buon nome di Brindisi. In particolare, in un momento di grave crisi economica, avvertito ancor di più nella nostra terra, non posso rinunciare a dar linfa alla mia azienda, riducendone l’attività e, soprattutto, mettendo a rischio alcuni posti di lavoro per i miei collaboratori che da anni condividono i miei intenti”.

La chiosa, per un’uscita di scena dalla campagna elettorale che appare definitiva: “Ringrazio di cuore i partiti di centro-destra per aver insistentemente pensato a me ma credo che il mio ruolo, al momento, nel tessuto sociale cittadino debba continuare ad essere quello sinora svolto, certamente con maggior forza e determinazione. Rinuncio alla candidatura a sindaco nella assoluta certezza che la scelta dei partiti di centro-destra ora ricadrà su altra persona di grande considerazione, perché Brindisi è una città ricca di menti e spiriti di elevata capacità e moralità”.

Punto e a capo, dunque. E così il Pdl ripiomba nella confusione. L’unico che ad oggi insiste nel ritenersi ancora in corsa per la candidatura è l’avvocato Massimo Ciullo, assessore comunale uscente, espressione della corrente di Nuova Italia.  Ma i vertici provinciali del partito la pensano diversamente e dopo la rinuncia a correre del vice sindaco uscente, Mauro D’Attis, lo hanno affermato a chiare lettere: si riparte da zero. O magari da Gianni Quarta:  primario ematologo dell’ospedale “Perrino”. Le sue quotazioni, già alte nei giorni scorsi, starebbero tornando a salire.

Lungo l’asse Pdl-Fli, intanto, potrebbe maturare un’altra clamorosa  retromarcia, quella di Lorenzo Maggi, fortemente sostenuto, quale candidato sindaco, dal coordinatore provinciale del partito, il senatore Euprepio Curto.  Maggi avrebbe manifestato la volontà di retrocedere dalla competizione elettorale, per favorire l’unità del centrodestra, arrivando ad auspicare l’indicazione da parte del Popolo delle Libertà di una candidatura unitaria in grado di consentirgli di formalizzare il passo indietro.

E nella giornata dei passi indietro, qualcosa cova anche a sinistra. Nella serata di ieri l’avvocato Roberto Fusco (sceso in campo con una lista trasversale, in nome della salvaguardia dell’Ambiente e della Salute) ed il consigliere regionale Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola)  si sono incontrati. Obiettivo: verificare la fattibilità politico-programmatica di un percorso comune che se concretizzabile porterebbe alla presentazione di un’unica candidatura a sindaco.

Traduzione logica: tra Fusco e Brigante, uno lascerebbe il passo. A margine del vertice, la pausa di riflessione. Ma nell’attesa i colloqui proseguono. Proprio l’avvocato Fusco si vedrà questa sera con i dirigenti di Italia dei Valori, che a differenza di Sel (la cui posizione ancora è incerta) ha già sancito lo strappo dalla coalizione di centrosinistra (Pd, Udc, Noi centro, Partito socialista, Api, Impegno sociale, Democratici e Repubblicani, Brindisi socialista, Partito dei Pensionati, Pri) guidata dal candidato sindaco Mimmo Consales.

I prossimi giorni ma anche le prossime ore saranno dunque decisivi per il delinearsi degli scenari ufficiali. Grosse sorprese? Forse. Certo è che a giudicare dalle alchimie in corso, Brindisi nelle ultime ore sembrerebbe ribollire di arditi chimici: laboratorio Ferrarrese docet.

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