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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Carovigno

S.Donaci, vince Fina. Carovigno ballottaggio

Ballottaggio a Carovigno, dove la campagna elettorale è stata e probabilmente resterà incandescente anche al secondo turno, tra Tonia Gentile del Pdl e il "risorto" Mimmo Mele. A San Donaci ha vinto Domenico Fina (ex Pd), che ha doppiato l'uscente Domenico Serio, centrosinistra ufficiale.

La lotta all’ultimo sangue per la guida del Comune di Carovigno, che da un lato vede Mimmo Mele “risorto dalle ceneri” come ha detto negli ultimi due comizi, e dall’altro una degli avvocati del Comune, Tonia Gentile, candidata del centrodestra e soprattutto candidata del sindaco uscente e neo senatore Vittorio Zizza, avrà un secondo tempo con il ballottaggio dato da tutti per scontato. Che probabilmente manterrà il tono da regolamento di conti (politico) tra Mele e Zizza che ha assunto nel primo turno, un vento rovente di colpi anche bassi che ha avuto come effetto secondario quello di ridurre gli altri due candidati, il segretario provinciale del Pd, Corrado Tarantino, e l’ex democratico Giancarlo Locorotondo, a semplici spettatori.

Al momento, l’avvocato Gentile viaggia sul 42 per cento, l’ex deputato dell’Udc invece sul 37, Tarantino al 14, Locorotondo attorno al 5. Fa storia a sé Tonino Mosaico, Comunisti, solo contro tutti, con l’1 per cento. Veleni a fiumi, dietro le quinte della campagna e sui palchi dei comizi tenuti in quasi tutti i rioni e persino nelle borgate, in un inseguimento senza tregua tra le due fazioni in cui si divide il vero potere locale.E non va dimenticato l’incendio nella villa al mare di Zizza, avvenuto prima dell’alba di domenica a Santa Sabina su cui stanno indagando i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni.

Mele ha attaccato a testa bassa, ha accusato Zizza di avere danneggiato gravemente la sua città, e Tonia Gentile di essere incandidabile per palese incompatibilità, visto che non avrebbe rinunciato all’incarico di legale del Comune. Ma questi sono i fiori meno spinosi volati tra un palco e l’altro, sono bordate che per ora hanno solo scosso le fiancate della corazzata elettorale su cui viaggiano il sindaco uscente e la sua candidata.

Secondo alcuni, al secondo turno Mele potrebbe contare sull’elettorato del Pd, o su parte di esso, poiché si attribuisce ai democratici locali, che però mai ufficializzeranno la cosa, la tentazione di allearsi col “diavolo” Mele pur di sbarazzarsi di Zizza almeno al municipio. Sono tuttavia congetture. La violenza dialettica ha però causato effetti collaterali deleteri anche visibili, durante i comizi. Il clima a Carovigno è pesante. Di programmi neppure a parlarne, siamo al leaderismo carismatico, Mele ha spinto al massimo, ha riempito le piazze, ma non è riuscito a superare l’avversaria.

A San Donaci, la coalizione Pd-Sel-Psi unita sotto il simbolo “San Donaci Bene Comune” , non ce l’ha fatta a portare alla vittoria il sindaco uscente Domenico Serio che ha chiuso al 25,55 per cento. Il nuovo sindaco è un’altra figura uscita dal Pd che ha raccolto il dissenso contro l’esperienza Serio: Domenico Fina, che con la civica “Il Sole” ha conquistato il 43,50 per cento sbaragliando il campo. Terzo Lelio Lolli del Pdl, con il 16,53 per cento e quarto Marco Pecoraro con “Liberi e Forti” con il 14,40 per cento. Sette seggi a Fina, uno a testa alle altre tre liste. Il nuovo sindaco sulla carta ha la maggioranza per fare ciò che vuole, dal punto di vista programmatico. Ma anche per Serio era così, alle precedenti elezioni.

 

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