rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Santoro, Rizziello e Brigante: il Comune ha scelto i tre nomi per il Consorzio Asi

BRINDISI – Dopo infiniti rinvii di sedute consiliari e altrettanti dissidi sia all'interno della maggioranza sia nell'opposizione, il Comune di Brindisi ha evitato per il rotto della cuffia il commissariamento della Regione per il Consorzio Asi e a Palazzo di Città sono stati finalmente designati i tre rappresentanti che si aggiungeranno a quelli della Provincia, a quello della Camera di Commercio e a quelli dei Comuni di Fasano, Francavilla e Ostuni: per la maggioranza ce l'hanno fatta il coordinatore cittadino del Pdl Pietro Santoro (8 voti) e il capogruppo consiliare del Pdl Angelo Rizziello (7), mentre per l'opposizione è stato scelto il capogruppo del Pd Salvatore Brigante (per lui 7 preferenze).

BRINDISI – Dopo infiniti rinvii di sedute consiliari e altrettanti dissidi sia all'interno della maggioranza sia nell'opposizione, il Comune di Brindisi ha evitato per il rotto della cuffia il commissariamento della Regione per il Consorzio Asi e a Palazzo di Città sono stati finalmente designati i tre rappresentanti che si aggiungeranno a quelli della Provincia, a quello della Camera di Commercio e a quelli dei Comuni di Fasano, Francavilla e Ostuni: per la maggioranza ce l'hanno fatta il coordinatore cittadino del Pdl Pietro Santoro (8 voti) e il capogruppo consiliare del Pdl Angelo Rizziello (7), mentre per l'opposizione è stato scelto il capogruppo del Pd Salvatore Brigante (per lui 7 preferenze).

L'incredibile balletto di nomine, con voci relative a voti anche da uno schieramento all'altro, non si è fermato nemmeno questa mattina, in apertura di Consiglio comunale. Tanto che è stata aspramente criticata da più parti la decisione di costringere ogni consigliere comunale a dichiarare se facesse parte della maggioranza o dell'opposizione. Una decisione, hanno spiegato i promotori della proposta, tesa ad escludere la possibilità, per esempio, di far entrare in gioco anche un eventuale terzo consigliere di maggioranza, qualora fosse stato più suffragato rispetto a quello dell'opposizione. Ma l'impressione colta da tutti è che sia stata una scelta forzata, alla luce di una politica che sembra sempre più prestarsi a giochi di trasformismo, in nome di una poltrona in più.

I voti, si diceva. Che nel Pdl la partita fosse più che aperta lo si diceva da settimane, e la prova si è avuta questa mattina, a giudicare dai voti di chi non ce l'ha fatta. L'ex assessore Antonio D'Autilia, le cui quotazioni erano salite parecchio nella mattinata, ha ricevuto sei voti, appena uno in meno di Rizziello. Cinque anche per il vicecapogruppo Pasquale Dagnello, considerato sin dall'inizio uno degli “outsider” da considerare.

Un solo voto per Roberto Rizzo, di “Brindisi c'è”, che quindi non è stato votato nemmeno dagli altri consiglieri del suo gruppo. Da qui, la decisione – ufficializzata poche ore dopo in una nota – di lasciare “Brindisi c'è”. “Premesso che il gruppo avrebbe dovuto convogliare i voti sul mio nome come da accordo pregresso – scrive Rizzo - non ritengo di poter continuare a condividere il progetto politico iniziale che mi ha legato alla lista civica Brindisi C'è, pur continuando ad avere sul piano umano ed affettivo, il massimo rispetto per i miei colleghi stessi. Pertanto per il momento mi dichiaro indipendente. Circa l'appartenenza all'attuale maggioranza, mi riservo un periodo di ampia riflessione”.

Ma Rizzo non è stato l'unico a sbattere la porta. In apertura di Consiglio, lo ha fatto anche il vicepresidente del Consiglio comunale Antonio Monetti, che così come anticipato nelle scorse ore, ha ufficializzato l'addio dal Pd, proclamandosi per il momento indipendente. Per Monetti, candidato per l'opposizione insieme a Brigante, quattro voti. Due le schede bianche.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Santoro, Rizziello e Brigante: il Comune ha scelto i tre nomi per il Consorzio Asi

BrindisiReport è in caricamento