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Sel Brindisi: sì Onu, no British Gas

BRINDISI - La collaborazione e la consultazione tra Nazioni Unite e istituzioni locali attorno alle attività della base logistica di Brindisi costituiscono un importante passo avanti, giudizio esattamente contrario sugli esiti della seduta dell'altro giorno del Comitato portuale, che ha stabilito che il progetto del rigassificatore resta tra le previsioni del Piano delle opere triennale dell'Authority. E' questo il senso di un documento diffuso oggi dalla segreteria provinciale di Sel a Brindisi. Eccone la versione integrale.

BRINDISI - La collaborazione e la consultazione tra Nazioni Unite e istituzioni locali attorno alle attività della base logistica di Brindisi costituiscono un importante passo avanti, giudizio esattamente contrario sugli esiti della seduta dell'altro giorno del Comitato portuale, che ha stabilito che il progetto del rigassificatore resta tra le previsioni del Piano delle opere triennale dell'Authority. E' questo il senso di un documento diffuso oggi dalla segreteria provinciale di Sel a Brindisi. Eccone la versione integrale.

"Esprimiamo apprezzamento e soddisfazione alla notizia di quanto emerso dall’incontro tenutosi presso la sede romana della regione Puglia tra il Presidente Nichi Vendola e il Sottosegretario Generale Susana Malcorra del Dipartimento  supporto logistico delle Nazioni Unite.

Implementazione di nuove funzioni, rafforzamento di circa 100 nuove unità lavorative (parte delle quali con trasferimento di personale dall’estero e parte di assunzioni in loco), riduzione e concentrazione dell’area territoriale della base Onu e restituzione al demanio militare di parte delle aree attualmente in concessione, i punti qualificanti dell’intesa che andrà all’approvazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Non di meno importante, la decisione di avviare un tavolo tecnico specifico per valutare la fattibilità di una scuola internazionale di formazione utile alle famiglie straniere già presenti sul territorio pugliese ma anche a disposizione del territorio brindisino.

A tal proposito, facciamo nostre le dichiarazioni del Presidente Vendola riguardo  un territorio regionale e quindi brindisino, orgoglioso di ospitare un organismo internazionale di pace come l’Onu.

Condividiamo, inoltre, l’invito che il Presidente Vendola ha rivolto al rappresentante dell’Onu ad attivare immediatamente un tavolo di concertazione con le istituzioni locali per condividere il percorso in atto ed in particolare per trovare soluzioni coerenti con le progettazioni infrastrutturali strategiche che riguardano il territorio brindisino, a partire dal nodo interportualità – intermodalità. E’ questo, a nostro giudizio, il miglior viatico per consolidare la funzione di alto profilo sul fronte umanitario per Brindisi,  ma anche il  suggerimento di un metodo di lavoro a quegli enti territoriali che sono in questa fase impegnati a ridisegnare l’assetto economico urbanistico e logistico della città e del suo territorio (DPP al PUG di Brindisi, Nuovo Piano Regolatore del Porto).

A proposito di ciò,  esprimiamo un giudizio negativo,  in merito alle decisioni assunte dal Comitato portuale di Brindisi, in materia di programma operativo triennale  e di bilancio 2012. Una programmazione il cui contenuto è  un insieme di opere infrastrutturali inutili, in quanto privi di senso logico - strategico e con un pericoloso riferimento  al  rigassificatore della Brindisi Lng. E’ noto, infatti, quanto questa opera sia stata e lo è tuttora, fortemente contrastata da una intera comunità e per di più interessata da un procedimento penale in corso.

L’assenza registrata di un piano di sviluppo che faccia riferimento alla logistica, accresce ulteriormente la distanza del nostro porto,  non più annoverato tra i 40 scali marittimi d’interesse strategico comunitario, a vantaggio di quelli di Bari e Taranto. Dimostra, per l’ennesima volta, l’inadeguatezza di questa come delle precedenti Presidenze, calata dall’alto, prospettata salvifica delle sorti del nostro porto e che,  già prima della nomina, avevamo definito un corpo estraneo, senza  radicamento e conoscenza del territorio,  ad un contesto strategico di sviluppo economico e territoriale.

In tal senso, non abbiamo condiviso la scelta operata  dall’assessore regionale Guglielmo Minervini di abbandonare anzitempo la seduta del Comitato portuale, facendo mancare, al momento delle  determinazioni finali, il peso della posizione di un Ente importantissimo qual è la Regione Puglia, che ha fatto della creazione della piattaforma logistica regionale un proprio cavallo di battaglia e, in particolare, sul rigassificatore ha da tempo dichiarato la propria contrarietà. In questo modo hanno avuto campo libero tutti quei soggetti rappresentativi di interessi economici privatistici e di categoria, essendosi dimostrati inefficaci i distinguo espressi dal rappresentante della Provincia di Brindisi e del Commissario prefettizio del Comune di Brindisi".

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