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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Sindaci a maggioranza: "Ok a Taranto"

BRINDISI – La maggior parte dei sindaci che hanno partecipato oggi all’incontro convocato a Palazzo De Leo da Massimo Ferrarese si è espressa favorevolmente per la fusione con la provincia di Taranto, mentre una minoranza si è espressa a favore di Lecce. Sarà dunque l’ipotesi di un distretto amministrativo di secondo grado che si estende tra i due porti adriatico e ionico quella che sarà riportata domani a Bari all’assessore regionale Marida Dentamaro. Sul punto pare abbia cambiato posizione anche lo stesso presidente della Provincia di Brindisi, il quale all’inizio dell’estate aveva addirittura ipotizzato, in caso di scioglimento e accorpamento con Taranto, di un suo impegno a favore della Regione Salento.

BRINDISI – La maggior parte dei sindaci che hanno partecipato oggi all’incontro convocato a Palazzo De Leo da Massimo Ferrarese si è espressa favorevolmente per la fusione con la provincia di Taranto, mentre una minoranza si è espressa a favore di Lecce. Sarà dunque l’ipotesi di un distretto amministrativo di secondo grado che si estende tra i due porti adriatico e ionico quella che sarà riportata domani a Bari all’assessore regionale Marida Dentamaro. Sul punto pare abbia cambiato posizione anche lo stesso presidente della Provincia di Brindisi, il quale all’inizio dell’estate aveva addirittura ipotizzato, in caso di scioglimento e accorpamento con Taranto, di un suo impegno a favore della Regione Salento.

Nel resoconto della riunione, Ferrarese infatti comunica che “la gran parte dei sindaci ha espresso la volontà di accorpare la Provincia di Brindisi con quella di Taranto. D’altra parte alcuni propendono per un accorpamento con quella di Lecce, ma a questo proposito bisognerebbe verificare le reali intenzioni di quest’ultima considerato che potrebbe non avrebbe alcun interesse a prendere in carico i problemi di altri territori. Il discorso più concreto, quindi, è tra Brindisi e Taranto; due province che hanno le stesse condizioni. Insieme dobbiamo cercare di salvaguardare le nostre rispettive peculiarità”.

Lo stesso Ferrarese aggiunge: “Tutto ciò non sarebbe dovuto accadere ma è accaduto. Allo stato attuale quello che rimane da fare è non perdersi d’animo e rimboccarsi le maniche per lavorare al meglio sulle condizioni future di questo accorpamento”, ha detto il presidente della Provincia, motivando la propria posizione “in linea con quella, tra gli altri, del Sindaco del capoluogo brindisino, Mimmo Consales”. Il suo pensiero è quello, prosegue Massimo Ferrarese, “di unire le due Province di Brindisi e Taranto, che hanno molteplici situazioni e prospettive di convergenza. Hanno due zone industriali potentemente strutturate, due territori forti anche sotto l’aspetto economico, infrastrutturale e turistico”.

“Possiamo diventare una grande Provincia in grado di competere a livello nazionale e internazionale. Questo è quello che personalmente penso pertanto lo proporrò anche agli altri del mio Consiglio provinciale e continuerò a sostenerlo fino all’ultimo giorno del mio incarico come Presidente della Provincia di Brindisi, lottando per un accorpamento con Taranto che sia paritario e non lesivo della dignità dei due territori”, ha concluso Ferrarese.

“Una volta accertata la difficile praticabilità della istituzione di una super provincia costituita da  Brindisi, Taranto e Lecce, appare, sia pure parzialmente, condivisibile la posizione che gli Enti Locali (Provincia e Comune di Brindisi ) sosterranno nell’incontro di domani con l’assessore regionale Marida Dentamaro, e cioè l’accorpamento delle province di Brindisi e Taranto”, ha detto in una nota il consigliere regionale di Fli, Euprepio Curto.

"Costituire una super provincia - sec ondo Curto - avrebbe avuto come conseguenza in primo luogo il depotenziamento di alcune spinte centrifughe proprie di alcuni comuni brindisini particolarmente attratti dalla provincia di Lecce; in secondo luogo avrebbe determinato una realtà politico- economico- istituzionale per certi versi assimilabile ad una nuova Regione; in terzo luogo,  avrebbe indubbiamente favorito la provincia di Brindisi a causa della sua  particolarmente felice collocazione geografica che la vede baricentrica rispetto alle omologhe di Lecce e Taranto”.

"Ma anche il necessitato accorpamento con Taranto non deve essere vissuto come una sciagura, in quanto i due territori presentano specificità  geografiche, economiche, sociali e culturali che le rendono non concorrenti ma compatibili, e, soprattutto, complementari", ha concluso l'esponente di Fli.

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