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Comune di Brindisi: due dipendenti ricorrono allo smart working

Il sindaco Rossi replica a Pino Romano. Misura precauzionale nell'ambito della prevenzione dei contagi da Coronavirus

BRINDISI – Il consigliere regionale Pino Romano chiede che il Comune di Brindisi introduca un regolamento per facilitare l’utilizzo di smart working, evitando quindi il rischio di contagi di coronavirus sui luoghi di lavoro. Il primo cittadino, a stretto giro, risponde, chiarendo che l’amministrazione comunale ha già intrapreso questa via. Il botta e risposta 

“Ha ragione il consigliere regionale Pino Romano  - si legge in una nota a firma del sindaco di Brindisi - sulla necessità di attivare la modalità di smart working per i dipendenti comunali; circostanza già attiva dallo scorso 26 febbraio per il Comune di Brindisi”. Rossi chiarisce che “ci sono già dipendenti che hanno richiesto di farlo con motivazioni di carattere precauzionale, ai quali è stata concessa sottoscrivendo un disciplinare di comportamento”.

“Inoltre – prosegue Rossi - rappresento al consigliere Romano che, nella riunione che si è svolta ieri in prefettura con tutti i sindaci della provincia e con il direttore generale dell’Asl Giuseppe Pasqualone, come del resto previsto nei decreti governativi già emanati, il mandato di presidio sanitario è di competenza dell’Asl che sta ottemperando a tutte le prescrizioni. Dunque anche l’indagine sugli immunodepressi e i relativi provvedimenti saranno adottati su indicazione dell’organo sanitario”. 

“La soluzione concordata con il prefetto Umberto Guidato e con i sindaci è quella di non andare in ordine sparso ma essere coordinati tra noi e con Asl. Esattamente la stessa determinazione che è stata precedentemente assunta dalla conferenza dei sindaci Asl che si è svolta il 27 febbraio scorso. Vi sono pertanto tavoli permanenti la cui operatività viene attivata in tempo reale sulla scorta della conoscenza dei dati di cui solo Asl è in possesso.”

“Credo che questa organizzazione eviti situazioni di allarmismo nella consapevolezza di un monitoraggio continuo. D’altro canto ove ogni sindaco agisse autonomamente si rischierebbe di rendere inefficaci i provvedimenti trattandosi di territori aperti avulsi dalla zona rossa”, lo dichiara il sindaco Riccardo Rossi”.

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