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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Software tributi, bando contestato

ERCHIE – Ancora una volta, salta alla cronaca una decisione dell’attuale amministrazione di Erchie. I tre consiglieri di opposizione Giuseppe Polito, Ottavio Carbone e Giuseppe Cava (gli stessi che contestarono la decisione in merito alla meridiana di qualche settimana fa) scrivono nuovamente al prefetto di Brindisi Nicola Prete, al sindaco Giuseppe Margheriti e al responsabile dei servizi finanziari del Comune di Erchie.

ERCHIE – Ancora una volta, salta alla cronaca una decisione dell’attuale amministrazione di Erchie. I tre consiglieri di opposizione Giuseppe Polito, Ottavio Carbone e Giuseppe Cava (gli stessi che contestarono la decisione in merito alla meridiana di qualche settimana fa) scrivono nuovamente al prefetto di Brindisi Nicola Prete, al sindaco Giuseppe Margheriti e al responsabile dei servizi finanziari del Comune di Erchie.

Oggetto questa volta, della missiva, contestazione del bando di gara presentato il 21 novembre 2011 dal comune di Erchie, per il servizio di supporto tecnico e professionale al settore tributi, ai fini della riscossione diretta dei tributi comunali. Chi si aggiudicherà la gara, sarà impegnato per la bellezza di sette anni e l’importo complessivo a base del bando è pari a 560.00,000 euro (al netto dell’Iva).

“In via preliminare – fanno sapere i tre consiglieri, autori della missiva – si contesta il limite temporale di affidamento, per motivi di legittimità e di opportunità. L’incarico affidato per sette anni, comporta una previsione di spesa con consequenziale impegno in più e diversi esercizi finanziari e che in ragione a tanto – continuano – trattandosi di impegno in più bilanci la decisione è, e deve essere prerogativa assoluta del Consiglio comunale e nessun altro organo può ad esso sostituirsi”.

Secondo Polito, Cava e Carbone, la decisione del limite di sette anni peraltro è alquanto ingiustificata, anche perché l’attuale giunta non sarà seduta sulle poltrone del Palazzo di Città sino al 2019, quindi perché impegnare anche la prossima amministrazione a mantenere un rapporto con il fornitore di servizio che verrà scelto per ricoprire l’incarico richiesto da questo bando di gara.

“Impegnare oggi – continuano nella missiva i consiglieri – e per il futuro, assumendo e facendo assumere responsabilità anche a chi seguirà, è azzardato sul piano degli impegni ed è irriguardoso su quello dell’opportunità. Perché impegnarsi per sette anni quando invece sarebbe meglio affidare per un periodo più limitato di tempo e ristretto (un anno), per verificare convenienza, praticabilità ed affidabilità?”, si chiedono.

Del resto, nelle casse comunali di Erchie – così come fatto sapere nella missiva – secondo i tre consiglieri di opposizione non ci sono soldi sufficienti per coprire l’importo finanziario stabilito nel bando di gara. E siccome nello stesso, c è scritto “finanziata con fondi comunali”, bisognerebbe capire quali. Ogni spesa, per legge, può essere ordinata, solo ed esclusivamente se la stessa è ben sorretta sul piano della certa esigibilità altrimenti è considerata aleatoria e generica.

Altra motivazione per cui i consiglieri di opposizione contestano il bando di gara per la riscossione dei tributi, sono le diverse condizioni volute a tutti i costi dall’amministrazione Margheriti, e che quindi lascerebbero il dubbio di ipotetici favoritismi:  “Prevedere - scrivono i consiglieri – la sola fornitura del software, senza minimamente evidenziare che dello stesso il Comune diverrà titolare, significa impegnarsi sin da ora a dover rinunciare per sempre a divenire gestore del sistema e quindi tale previsione rischia di garantire l’appalto a vita”.

Seconda scelta contestata, il prevedere “la titolarità del software” in capo alla ditta appaltatrice, in considerazione del fatto che lo stesso gestisce dati sensibili di utenti cittadini, le cui notizie sono e debbono essere riservate e gestite direttamente dall’ente Comune. Terza ed ultima scelta contestata,  la previsione della “gestione e della rendicontazione” dei tributi introitati in capo alla ditta vincitrice del bando atteso che tale incombenza è di esclusiva competenza del Comune appaltante.

Poi oltre alle tre citate precedentemente, vengono contestate anche le scelte riferite al fatturato di impresa e, nei requisiti di capacità, quelli dei servizi identici effettuati presso Comuni e realizzati negli ultimi tre esercizi. “La limitazione degli ultimi tre esercizi – scrivono ancora Cava, Polito e Carbone - manifesta capziosità ed arbitrarie previsioni. Nel caso in questione è interessante che la ditta dimostri i requisiti di capacità economico-finanziaria e che abbia riconosciute ed evidenti capacità professionali. Perché le prescelte limitazioni? Esse riducono i partecipanti a scapito di una scelta più vantaggiosa per l’Ente appaltante.”

Quello che si chiede da parte dei tre firmatari, quindi, è che il sindaco Giuseppe Margheriti, insieme alla giunta comunale, prima ancora di affidare il servizio e procedere all’apertura delle buste, rivedano le scelte fatte e mostrino, almeno alla fine del mandato “il giusto rispetto per la cittadinanza amministrata” e che il Prefetto di Brindisi, attraverso i propri organi di controllo, verifichi la legittimità del bando di gara contestato.

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