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Spoil-system alla cegliese: l'opposizione difende il personale comunale

CEGLIE MESSAPICA - Quando le amministrazioni cambiano, i dipendenti tremano. I passaggi di testimone fra consigli comunali e giunte, specie se comportano anche un cambio di colore politico, sono sempre eventi nefasti per l’apparato amministrativo, che può essere tacciato o di fedeltà ai predecessori fino all’ostruzionismo, oppure di infedeltà, a seconda dei punti di vista. Quasi sempre, i colpevoli, vengono additati e rimossi dagli incarichi, con tutto quel che ne consegue in termini di contenzioso ma anche di disaffezioni al proprio lavoro.

CEGLIE MESSAPICA - Quando le amministrazioni cambiano, i dipendenti tremano. I passaggi di testimone fra consigli comunali e giunte, specie se comportano anche un cambio di colore politico, sono sempre eventi nefasti per l’apparato amministrativo, che può essere tacciato o di fedeltà ai predecessori fino all’ostruzionismo, oppure di infedeltà, a seconda dei punti di vista. Quasi sempre, i colpevoli, vengono additati e rimossi dagli incarichi, con tutto quel che ne consegue in termini di contenzioso ma anche di disaffezioni al proprio lavoro.

E’ la regola, sempre, e Ceglie Messapica non fa eccezione. Vedi l’immediata rimozione dell’architetto Marina Carrozzo dall’incarico ricoperto in seno all’Ufficio tecnico. La successiva defezione dell’ingegnere Giovanni Chiatti e tutto il valzer di spostamenti da un ufficio all’altro, all’atto dell’insediamento della giunta Caroli. Così come era avvenuto all’ingresso della giunta Federico. Così come sempre è stato e sarà sempre. Ma ci sono soglie e soglie anche allo spoil-system.

Secondo il consigliere comunale  d’opposizione Nicola Trinchera, il confine traguardato dal sindaco Luigi Caroli e dal nuovo dirigente del settore Urbanistica, Sergio Attolini, supera oltremodo la misura. Riferisce Trinchera: “Il sindaco Caroli, nell’ultimo consiglio comunale, ha dichiarato che i dipendenti comunali rendono appena il 30 per cento del lavoro svolto nell’ente. Pochi giorni dopo anche il neo assunto Sergio Attolini ha dichiarato che ci sarebbe poca disponibilità da parte del personale a collaborare”. Affermazioni alle quali pare sia seguito il più assoluto, “inquietante” e “inaccettabile” silenzio da parte dei sindacati.

“Sembra”, prosegue Trinchera, “a sentire la nuova amministrazione comunale, che vi sia una sorta di ammutinamento che si rispecchia in sonnacchiose mattinate in ufficio. E’ inammissibile che un responsabile di area esprima giudizi così negativi su dei colleghi, specialmente nei confronti di chi ha vari anni di esperienza lavorativa alle spalle e che bene o male ha guidato questo ente in tutto questo tempo. La macchina amministrativa di Ceglie Messapica non è certamente inferiore, sia come capacità sia come esperienza, a quella di altri Comuni. Ha, infatti, punti di eccellenza che sono stati invidiati”.

Dietro l’affondo di Caroli e Attolini, secondo Trinchera, si nasconderebbe una sorta di maldestro tentativo di scaricare sul personale, le incapacità peculiare della politica: “In questi pochi mesi di vita amministrativa, le uniche decisioni che sono state assunte sono quelle riguardanti il personale dell’ente. Fino ad oggi tra delibere e determine sono una quindicina  gli atti prodotti in merito a questo argomento; il tutto senza un serio  coinvolgimento del personale tacciato, addirittura, di scarsa disponibilità. Accusare i dipendenti di voler mettere il bastone fra le ruote per bloccare l’azione amministrativa è un tentativo maldestro per nascondere le proprie pecche, scaricando la propria responsabilità sulle spalle dei lavoratori”.

Perché i sindacati tacciono? E’ la chiusa dell’intervento di Trinchera. Interrogativo rimasto, al momento, senza nessuna risposta. (redazione)

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