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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Stp, passivo da due milioni di euro. Il Comune si astiene dalla votazione del bilancio

BRINDISI - Il bilancio del 2009 della Stp si chiude con un passivo di oltre due milioni di euro, e intanto dall’opposizione partono critiche nei confronti del Comune, che si sarebbe astenuta dalla votazione.

BRINDISI - Il bilancio del 2009 della Stp si chiude con un passivo di oltre due milioni di euro, e intanto dall’opposizione partono critiche nei confronti del Comune, che si sarebbe astenuta dalla votazione.

E’ il consigliere comunale di “Alleanza per l’Italia” Francesco Cannalire ad aver inviato al sindaco Domenico Mennitti e per conoscenza al presidente del Consiglio comunale Giampiero Pennetta un’interrogazione per chiedere i motivi che hanno spinto l’Amministrazione ad astenersi dalla votazione sul consuntivo.

Premesso – scrive Cannalire – che la Società Trasporti Pubblici è una società a capitale interamente pubblico suddiviso equamente tra Regione, Provincia e Comune; che la pianificazione del piano operativo aziendale consta unicamente del supporto e di indirizzi tecnici ovvero di direttive provenienti dagli enti soci, che la Stp provvede ad applicare; che la pianificazione della viabilità, dei servizi esistenti, e dei nuovi che dovessero risultare necessari, di tutto il sistema urbano che la Stp eroga alla città di Brindisi è appannaggio unico del Comune; che anche la moltiplicazione dei servizi erogati, frutto di direttive degli enti soci, sono concausa di un accumulo di passività di circa due milioni di euro, chiedo di sapere quali siano stati i motivi che, nell’assemblea dei soci convocata il 28 aprile 2010 per l’approvazione del Bilancio 2009 della società in questione, il Comune, al contrario della Regione e Provincia consapevoli delle proprie responsabilità approvando il rendiconto, ha cagionato il voto di astensione”.

E’ lo stesso Cda, nella relazione finale firmata dal presidente Onofrio Cretì, a prendere atto del passivo maturato nei dodici mesi dell’anno, e che ammonta complessivamente a 2.176.666 euro. “Anche al fine di assicurare le disponibilità finanziarie correnti, indispensabili alla gestione dell’azienda” , la proposta è stata quella di procedere con la copertura della perdita attraverso uno specifico intervento di ripiano a carico dei soci. “In alternativa, potrà procedersi all’abbattimento del patrimonio netto della società mediante l’utilizzo del Fondo Investimenti”, che ammonta invece ad oltre cinque milioni di euro.

Il documento contiene ovviamente tutte le voci relative alle attività della società nei dodici mesi, sia quelle in entrata sia quelle in uscita, dagli investimenti al costo del gasolio, passando per il costo del personale e i soldi ottenuti con i controlli dei biglietti e via dicendo.

Ricordando la figura dell’ingegner Giovanni Mitrotta, direttore dall’1 luglio 1978, scomparso proprio nel 2009, Cretì indica anche le strade che saranno perseguite dalla società per cercare di uscire dalla situazione di difficoltà: la Stp sostiene di voler puntare su interventi di comunicazione al pubblico e di formazione del personale. “Le azioni che questo Cda porrà in essere – è scritto nel documento – andranno sostanzialmente a ricondursi anche per il futuro alle tre grandi aree-obiettivo poste a base del “Piano triennale di impresa: revisione della struttura organizzativa, incrementi quali-quantitativi dei prodotti; efficientamento della gestione economico-finanziaria”. Parole, speranze ed obiettivi per il futuro: ma intanto oggi c’è da fare i conti con un nuovo passivo.

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