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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Ostuni

Strappo tra Pd e Tanzarella: domani si riunisce il direttivo dei Democratici

OSTUNI - E’ convocato per domani sera il direttivo cittadino del Partito democratico, chiamato ad esaminare la l’improvvisa crisi politico amministrativa scoppiata alla vigilia della notte di San Silvestro. All’ordine del giorno, dunque, la revoca delle deleghe agli assessori Francesco Francioso (Vice sindaco), Agostino Buongiorno (Turismo) e Andrea Pinto (Urbanistica), sollevati dall’incarico dal sindaco Domenico Tanzarella, dopo che gli stessi avevsano espresso voto contrario, su indicazione del partito, in merito all’istanza di “mobilità” (dal cimitero di Cisternino al Camposanto di Ostuni) presentata da un giovane operaio del posto (genero del consigliere comunale indipendente di centrodestra, Vito Semerano).

OSTUNI - E’ convocato per domani sera il direttivo cittadino del Partito democratico, chiamato ad esaminare la l’improvvisa crisi politico amministrativa scoppiata alla vigilia della notte di  San Silvestro. All’ordine del giorno, dunque, la revoca delle deleghe agli assessori Francesco Francioso (Vice sindaco), Agostino Buongiorno (Turismo) e Andrea Pinto (Urbanistica), sollevati dall’incarico dal sindaco Domenico Tanzarella, dopo che gli stessi avevsano espresso voto contrario, su indicazione del partito, in merito all’istanza di “mobilità” (dal cimitero di Cisternino al Camposanto di Ostuni) presentata da un giovane operaio del posto (genero del consigliere comunale indipendente di centrodestra, Vito Semerano).

Lo strappo tra Pd e il sindaco, continua intanto a sollevare reazioni anche tra i banchi dell’opposizione: “E’ evidente, anche alla luce delle esternazioni del consigliere Sergio Montanaro, che sono vicende - commenta Salvatore De Stradis, di Sinistra alternativa - che non riguardano il Partito Democratico ed il primo cittadino bensì una componente di questo partito e il sindaco Tanzarella. La stragrande maggioranza di iscritti e simpatizzanti del Pd è assolutamente fuori da qualsivoglia dibattito politico. Nel merito devo dire che l'intera storia non fa che confermare ciò che dico dall'inizio della legislatura, a capo dell'amministrazione non vi è un sindaco ma un monarca assoluto. Nel momento in cui all'interno della maggioranza si è alzata, per la prima volta, una voce critica, è venuto a mancare il rapporto fiduciario tra l'avvocato Tanzarella e gli assessori che hanno osato votare contro una sua decisione”.

Poi lo stesso De Stradis aggiunge: “Devo, purtroppo, constatare che il Pd  ha ritenuto di dissentire su una vicenda piuttosto marginale quando, invece,  è sotto gli occhi di tutti una situazione sicuramente  più complessa e patologica che riguarda l'intera gestione delle assunzioni presso il Comune di Ostuni e gli Enti ad esso collegati. E' evidente che, nella vicenda, la componente consigliare del Pd non veda favorevolmente questo ulteriore tentativo, da parte del capo dell'amministrazione, di allargare la maggioranza e contemporaneamente di ridurre il peso del partito, cresciuto notevolmente, all'interno della coalizione, dopo  la fuoriuscita dei consiglieri Molentino e Camassa".

"Nella realtà, con questa delibera di giunta, Tanzarella - prosegue De Stradis - non fa altro che pagare una prima cambiale, la seconda la pagherà a breve dopo un primo tentativo andato a vuoto,  sulla via di una totale integrazione del consigliere Semeraro nell'attuale maggioranza e non mi meraviglierei se, a breve, vi dovessero essere delle ulteriori new entry”. Come andrà a finire? “Ritengo che, senza essere delle novelle Cassandre, è facile prevedere che tutta la situazione rientrerà a breve attraverso un'immediata retromarcia da parte del Pd che riconoscerà di aver sbagliato e chiederà umilmente scusa".

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